ILGERUNDIODELLENEWS.BLOGSPOT.COM 09-04-2022

Sezione: WEB
La generosità dei cremonesi per l’Ucraina

La generosità dei cremonesi per l’Ucraina
Pubblicato da Il Piccolo Cremona
Email
Altre app
SOLIDARIETÀ - Spedizione di “Amala... gnino” sostenuta da Lions Cremona Host e U.S. Cremonese: 60 quintali di beni portati da 4 mezzi, rientro con tre profughe
Vanni Raineri
Sighetu Marma?iei è una cittadina della Romania ai confini con l’Ucraina, celebre per ospitare il Memoriale delle vittime del Comunismo e della Resistenza. Un luogo che si lega a diversi momenti storici attraversati proprio grazie alla vicinanza col confine prima russo poi ucraino.
È qui che una spedizione partita da Cremona domenica 27 ha raggiunto un centro di accoglienza dei rifugiati riusciti a scappare dal paese in guerra. Duplice l’obiettivo: inviare materiale di vario genere e portare in Italia qualcuna di queste persone.
Ad organizzare la spedizione l’associazione “Amala… gnino Aps” di Malagnino, col supporto del Lions Club Cremona Host che ha offerto 1000 euro di contributo per finanziare la spedizione. Altri 1500 euro sono stati donati da giocatori, allenatore e dirigenti dell’U.S. Cremonese. Otto le persone partite con tre furgoni e un pullmino, coordinate da Moreno Donelli accompagnato dal figlio Filippo e poi da Giorgio, Aristide, Fulvio, Pierguido e Massimiliano. L’ottavo era Anselmo Gusperti in rappresentanza del Lions Club.
È lui che ci racconta il viaggio: «Siamo partiti alle ore 5 di domenica 27 marzo e siamo arrivati dopo mezzanotte alla cittadina romena di Sighetu Marma?iei. La missione umanitaria ci ha consentito di consegnare circa 60 quintali di carico formato da alimentari di ogni tipo, materiale igienico, medicinali, ausili per disabili, giochi per bambini e altro, tutto raccolto nella settimana precedente grazie a donazioni di aziende e privati. La mattina del lunedì alle ore 7 abbiamo scaricato gli aiuti e iniziato la procedura di identificazione delle persone da portare in Italia».
E qui sono sorti alcuni problemi: «Avremmo dovuto portare con noi 6 persone, ma mentre tre donne avevano il regolare passaporto, altre tre si sono presentate con la carta d’identità locale e non abbiamo potuto purtroppo portarle con noi, nonostante la loro disperazione. Si trattava di una donna molto anziana e delle due figlie circa sessantenni. A quel punto siamo andati al checkpoint per vedere se fosse possibile trasportare in Italia altre persone, ma i pochi presenti erano diretti altrove. Erano pochi in quanto il giorno prima i russi avevano bombardato un convoglio di profughi e nessuno quel giorno si era presentato alla frontiera».
Il racconto continua: «Verso mezzogiorno del lunedì abbiamo iniziato il viaggio di ritorno con una donna di 51 anni e le figlie di 26 e 31 che non parlavano nemmeno inglese, ed erano comprensibilmente provate e poco loquaci, pensando probabilmente ai familiari lasciati in Ucraina. Provenivano da Kharkiv (una delle città bombardate pesantemente dai russi, ndr) e ora sono ospitate da una famiglia di San Marino. Dopo aver attraversato la frontiera ungherese, e sbrigato non poche formalità burocratiche, abbiamo pernottato a Nagykanitza, dove siamo arrivati alle 22,30 circa. La mattina dopo, martedì 29, siamo ripartiti e arrivati a Malagnino attorno alle 16».
Le tre donne rimaste al confine avrebbero dovuto essere ospitate a Stagno Lombardo, chissà che non riescano a risolvere in qualche modo i loro problemi.
Ottieni link
#|#https://ilgerundiodellenews.blogspot.com/2022/04/la-generosita-dei-cremonesi-per-lucraina.html