SICILIA SICILIA CENTRALE 11-04-2022

Sezione: STAMPA NAZIONALE
Il prof. Giovanni Ruvolo e il suo costante impegno umanitario nel mondo - Giovanni Ruvolo, una vita al servizio degli altri
Autore: Minio Enzo

AGRIGENTO
Il prof. Giovanni Ruvolo e il suo costante impegno umanitario nel mondo
Missioni sia in Africa che in Europa.
ENZO MINIO PAGINA IX
Società e Cultura
Giovanni Ruvolo, una vita al servizio degli altri
Il cardiochirurgo di origini riberesi continua a distinguersi per il suo incessante impegno umanitario sia in Africa che in Europa. Ultima missione: salvare profughi ucraini
ENZO MINIO
Dall'Europa all'Africa, dall'Italia alla Polonia e all'Ucraina per aiutare quanti soffrono la povertà e la guerra. Da 20 anni vola periodicamente per la Tanzania e da alcuni giorni è tornato dalla Polonia e dal confine con l'Ucraina dove ha portato un carico di medicinali e di viveri alla popolazione martoriata dalla guerra. Il comune denominatore della sua vita è la generosità. Vive con intensità la sua professionalità di cardiochirurgo, ma il tempo libero lo dedica alla solidarietà, coinvolgendo pure la famiglia, la moglie Margherita, le figlie Mariastella e Adele. Protagonista delle iniziative di generosità è Giovanni Ruvolo, riberese di origini, dal 2014 direttore dell'Unità complessa di Cardiochirurgia dell'Università Tor Vergata di Roma, il quale ogni anno trascorre le sue vacanze come benefattore, con i volontari dell'associazione "A cuore aperto" OdV, costituita nel 2001, e con un nutrito gruppo di medici volontari, in Tanzania dove è impegnato disinteressatamente ad Ipogolo, un villaggio nei pressi di Iringa, nel centro-sud della nazione africana, presso la missione cattolica "Comunità Cristiani nel Mondo" e in collaborazione del vescovo di Iringamons, Tarcisio Mgalelakumtwa. La guerra di questi giorni lo ha portato in Ucraina, gli ha fatto ingrossare il cuore Già colmo di generosità (lui che di cuori se ne intende parecchio) e gli ha consentito di sposare la causa, promossa dal comune di Montevago, dove da oltre un lustro il sindaco è la moglie Margherita La Rocca Ruvolo, deputata regionale e presidente della VI Commissione Salute all'Ars), e supportata da alcune associazioni di volontariato del territorio, per dare vita ad un'azione benefica a favore della popolazione ucraina in fuga dalla guerra. Con i fondi dell'associazione, con i contributi offerti da privati e con la collaborazione dell'amministrazione civica montevaghese, non ci ha pensato due volte a riempire un pullman di viveri, offerti da cittadini della provincia agrigentina, e di scatoloni di farmaci e dispositivi medici, acquistati in parte dall'associazione, anche offerti dall'Agenzia Formativa Vito Guirreri di Santa Margherita di Belice e da tanti farmacisti della provincia di Agrigento e, con alcuni volontari, affrontare il viaggio di andata di oltre 3000 chilometri per raggiungere la Polonia, al confine con l'Ucraina, per consegnare generi alimentari ai rifugiati ucraini in terra polacca e soprattutto le medicine, per un equivalente di circa 20mila euro, inviati all'ospedale di Konotop, nel distretto di Sumy. Il cardiochirurgo non è tornato a mani vuote. Ha riempito il pullman con 39 cittadini ucraini, soprattutto giovani donne e bambini, e li ha portati in Italia. La missione umanitaria ha avuto successo perché Ruvolo si è avvalso della collaborazione di don Sebastian Kondzior, polacco, già cappellano del Policlinico Tor Vergata di Roma e dei ganci come Mario Palulki ed Enrico Cordiale. Questi hanno individuato le famiglie ucraine in fuga
dalle città bombardate e rase al suolo di Mariupol, Kharkiv, Chernihiv, per farle accompagnare a Montevago, che oggi ne sta ospitando 34, perché 5 ucraini si sono fermati tra Padova e Caserta. Il pullman della ditta Cuffaro, con i volontari Mariastella Ruvolo, Silvia Di Giovanna, Calogero Giuffrida, Alfonso Di Carlo e con gli autisti Angelo Pirrello, Vito Morreale ed Angelo Busetta, si è spinto fino a Lublino, a Tomaszov Lubelski, accolto dal sindaco Wojtek Zukowski, a Biatystock. Il passaggio del confine con altri mezzi è stato possibile tramite un trasporto diplomatico. E il benefattore non si ferma, affidando alla città di Montevago l'accoglienza dei profughi e pensando, se glielo consentiranno i mezzi economici, a qualche altra spedizione umanitaria nel teatro di guerra. L'Ucraina oggi. Già c'era, e continua ad esserci, nonostante la pandemia da Covid che ha bloccato da due anni i viaggi, ma non gli aiuti del professionista, la missione in Tanzania. In Africa, dove il cardiochirurgo e i suoi colleghi sono andati quasi ogni anno, da un ventennio, con oltre 10 ore di volo e con altrettante ore di viaggio in pullman o in auto per raggiungere la missione cattolica di Ipogolo, dove l'associazione, coordinata da Margherita La Rocca, dal 2005 è artefice di iniziative socio-sanitarie ed umanitarie gratuite e di sostegno all'istruzione e alla formazione soprattutto dei ragazzi. L'associazione "Un cuore per Ipogolo" ha contribuito alla ristrutturazione del dispensario della "Comunità Cristiani nel Mondo" che è dotato

***

di ambulatorio di cardiologia, a cui Bernard Mumm, imprenditore tedesco ha donato un ecocardiografo. Sono stati acquistati apparecchi per emocromo, per esami ematochimici e alcuni elettrocardiografi e anche un terreno adiacente per un ampliamento del dispensario. E' in piena attività il progetto "Runningdoctors" perché, in attesa che si formino in loco medici ed infermieri, dato che i pazienti non possono raggiungere gli ospedali lontani, l'associazione ha pensato di portare la salute, la prevenzione e le cure nei villaggi e nelle missioni sparse nella vasta regione. «I Lions Club della IX circoscrizione Sicilia, provincia di Agrigento - precisa Ruvolo - hanno donato 30 mila euro con i quali è stato acquistato un fuori strada Toyota, che percorre ogni volta centinaia di chilometri e permette di eseguire visite mediche, elettrocardiogrammi ed ecocardiogrammi. E' in attività, realizzata dalla "Comunità Cristiani nel mondo", la nuova scuola materna ad Ihimbo, nel distretto di Kilolo, per la bontà di tanti agrigentini, ma soprattutto grazie alla donazione di mons. Calogero Lupo, già parroco della chiesa di San Vito di Agrigento. La scuola materna ha 80 alunni, tra maschi e femmine, ed è stata già costruita pure una casa per le suore. Con l'associazione,abbiamo acquistato banchi, sedie, cattedre, arredi per il refettorio e per la casa delle suore. Tutte le iniziative sono state realizzate grazie a contributi di imprese, aziende, associazioni, gruppi di volontariato, medici e operatori della sanità, e alle donazioni ricevute
attraverso il 5 per mille. Tanti, poi, sono i giornalisti che aiutano, diffondendo ampiamente le iniziative dell'associazione, fondata a Favara da madre Margherita Piolo e da mons. Giuseppe Di Marco». Il "Progetto studenti" conta oggi 250 ragazzi, infermieri, tecnici di laboratorio, medici, archivisti che sono sostenuti economicamente in parte dall'associazione e in parte da singoli benefattori che prendono in adozione gli studenti per tutta la durata del corso di studi. Si può donare il 5 per mille all'associazione "A cuore aperto", codice fiscale 97172180826 oppure altre offerte possono essere indirizzate a "Un cuore per Ipogolo" sul conto corrente postale n. 58891946 oppure al conto corrente bancario IT 12T0200883140000103513256. •

***

Giovanni Ruvolo dal 2014 è direttore dell'Unità complessa di Cardiochirurgia dell'Università Tor Vergata di Roma. O gni anno trascorre le sue vacanze come benefattore, con i volontari dell'associazione "A cuore aperto" OdV, costituita nel 2001, e con un nutrito gruppo di medici volontari, in Tanzania dove è impegnato ad Ipogolo, un villaggio nei pressi di Iringa.

***

#s#73 #t#1 #c#Agrigento - Caltanissetta - Enna#c#