CORRIERE ROMAGNA DI RAVENNA FAENZA-LUGO E IMOLA 13-04-2022

Sezione: STAMPA NAZIONALE
Svelatigli affreschi del '600 restaurati dentro la caserma

NELLA STORICA SEDE DEI CARABINIERI
Svelati gli affreschi del '600
restaurati dentro la caserma
Quattro opere appartenenti al chiostro del Convento benedettino della Regola Alla conservazione contribuirà il Lions Club finanziando le coperture in plexiglass
IMOLA Cerimonia molto particolare al comando dei carabinieri della Compagnia di Imola, nel pomeriggio di ieri, per l'inaugurazione di alcuni affreschi seicenteschi appartenenti all'originario chiostro del Convento benedettino della Regola, sede dell'Arma dal 1861, restaurati per volere dello stesso comando e ora ben visibili proprio all'ingresso. «I carabinieri hanno cura dei luoghi storici loro affidati e si spendono per la salvaguardia dell'arte che li circonda, anche nei luoghi di lavoro — commenta la Compagnia di Imola, capitanata dal maggiore Andrea Oxilia— in piena armonia con la promozione costante di una cultura della legalità che passa anche per la piena valorizzazione dei beni materiali e immateriali appartenenti a tutti i cittadini di cui l'Arma è depositaria. Ogni cittadino, simbolicamente,
riceve oggi una porzione di quell'affresco ritrovato e salvato». Presenti alla cerimonia il primo cittadino Marco Panieri, il vescovo Giovanni Mosciatti, il comandante provinciale dei carabinieri di Bologna, colonnello Rodolfo Santovito, il comandante della legione carabinieri Emilia-Romagna, generale di brigata Davide Angrisani, e il comandante dei carabinieri per la tutela del patrimonio culturale, generale di brigata Roberto Riccardi.
II restauro A riportare alla luce gli affreschi, quattro lacerti murari raffiguranti presumibilmente le storie di San Sigismondo, è stata la Etra, società di conservazione e restauro di beni culturali e storico-artistici di Lugo. E alla loro conservazione contribuirà il
Lions Club Imola Host, che ha finanziato le coperture in plexiglass.
La Soprintendenza alle Belle arti di Bologna ha controllato che i lavori di pulitura superficiale fossero svolti con somma attenzione e nel rispetto di tutte le normative di settore, e ha accompagnato il percorso di restauro dettando tempistiche rapide e favorevoli.
L'ex convento L'edificio sede del comando venne concesso ai monaci benedettini come "Abbazia benedettina di Santa Maria in Regola" nel 567 d.C., passò ai monaci olivetani nel 1564 e ne1 1979 (a seguito della soppressione degli ordini religiosi e delle parrocchie da parte di Napoleone Bonaparte) venne diviso in due parti: a quella nord, che comprende la Chiesa di Santa Maria in Regola, il campanile e una porzione di convento, e quella a sud, ceduta alla Municipalità civile per essere destinataalla Gendarmeria nazionale fino all'Unità d'Italia.

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Alla cerimonia erano presenti anche il primo cittadino Marco Panieri e il vescovo Giovanni Mosdatti FOTO MMPH

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