NUOVA FERRARA 14-04-2022

Sezione: STAMPA NAZIONALE
Centro Bassi tra sacrifici e rinascita - Il centro sociale Ugo Bassi tra sacrifici e rinascita
Autore: Barberini Beatrice

CENTO
Centro Bassi tra sacrifici e rinascita
«I12022 sarà un anno difficile, di sacrifici, ma anche di rinascita per il centro sociale Ugo Bassi». / PAG. 24
CENTO
Il centro sociale Ugo Bassi
tra sac• • •
rifici e rinascita
All'assemblea illustrati i conti e i progetti nella nuova sede al Don Zanandrea «Mancano 50mila euro: Toselli ci aveva promesso aiuto, Accorsi tentenna»
Presidente e vice chiedono l'intervento alla nuova amministrazione CENTO. «Il 2022 sarà un anno difficile, di sacrifici, ma anche di rinascita per il centro sociale Ugo Bassi. Ma abbiamo bisogno di una mano. Mancano ancora all'appello 57mila euro a copertura delle spese sostenute per la realizzazione della nuova sede al Don Zanandrea. L'amministrazione Toselli ci aveva promesso un aiuto, l'attuale continua a dire "vediamo"». Alanciare l'appello all'amministrazione Accorsi, sono stati ieri il presidente Franco Cattabriga e la vice Liliana Pareschi, nel corso dell'assemblea dei soci per l'approvazione, avvenuta poi all'unanimità dei presenti, del bilancio consuntivo 2021. LE DIFFICOLTÀ
«Questo — ha sottolineato il presidente Cattabriga—è il primo bilancio negli spazi da poco inaugurati del nuovo centro realizzato al Don Zanandrea. Siamo davvero soddisfatti della nostra nuova sede. Finalmente, dopo tanti anni, siamo in un ambiente dove possiamo realizzare al meglio le nostre attività. Speravamo in un'apertura all'insegna di importanti eventi, ma si è rivelato troppo costoso per le nostre possibilità. Dobbiamo fare i conti con il bilancio, oltre che con una realtà e una città difficlie, dove il volontariato è lodato, ma si fa fatica a riconoscere lo sforzo e il prezioso lavoro svolto. Bravi bravi bravi, ma manca il riconoscimento dovuto. Per questo dobbiamo rimboccarci le maniche. Abbiamo un difetto: abbiamo sempre dato, senza mai chiedere. Ma essere altruisti è nel nostro dna». Sono al contempo partiti, seppur in fase di sperimentazione, gli appuntamenti nei locali della nuova sede: «Il lunedì c'è il pranzo sociale e alla sera la tombola. Il martedì stiamo pensando di rimanere aperti tutto il giorno. Il mercoledì il pranzo sociale. Il giovedì ilballo alla sera. Il venerdì il pomeriggio i gnocchini e alla sera ilburraco». Da sempre il centro sociale Ugo Bassi, affiliato Ancescao, ha cercato la collaborazione con le altre associazioni locali, ma non solo: «Davvero costruttivo il dialogo avviato con le associazioni di volontariato e i commercianti del centro storico. Oggi abbiamo spazi belli e adeguati, quindi possiamo accogliere tutta una serie d'iniziative. Mentre prosegue il rapporto con le scuole per la biblioteca vivente, puntiamo ad ampliare, attraverso
il confronto con l'assessore alla cultura Bidoli, le attività culturali da realizzare nella nostra nuova sede. Siamo in contatto con la Fondazione Teatro. Una volta sistemato il parco, si pensava di spostare una parte degli eventi del Settembre Centese, nella prima piazza verde del centro storico di Cento. Del resto, il centro sociale è proprio al centro del polo culturale che unirà, una volta recuperate, la pinacoteca civica e la biblioteca. Dobbiamo promuovere la cultura, richiamando giovani e nuovi collaboratori, e con loro nuove idee, vitalità e socializzazione». IL CONTRIBUTO Poi la bella notizia: «È arrivato il contributo della Regione pari a 107mila 450 euro, per cui martedì abbiamo chiuso alla Credem il fido. Così abbiamo dimezzato i debiti. L'impegno è quello di proseguire con determinazione». Alla vicepresidente Liliana Pareschi il compito d'illustra
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rei conti: «Siamo partiti 10 anni fa con 300mi1a euro. Tra progettazione e lavori, per la nuova sede del centro sociale abbiamo sostenuto una spesa totale di 487mi1a 500 euro. Abbiamo ricevuto il contributo della Regione di 107mi1a 450 euro, 30mila euro dalla Fondazione CariCento, lOmila all'anno dalla convenzione con il Comune, mille euro dal Lions Club di Cento, 4 mila euro dall'Agenzia delle Entrate. La Bce ci ha concesso un ulteriore mutuo di 50mila, in aggiunta agli alti 50mila, coperto in gran parte dalla CoperFidi. Per finire di pagare gli ultimi lavori, mancano ancora 50mila euro. L'amministrazione Toselli ci aveva detto di sì. Speriamo che l'amministrazione Accorsi, smetta di barcamenarsi e di dire "mah vedremo", e decida di aiutarci. Ne abbiamo davvero bisogno».
Beatrice Barberini
Un momento dell'assemblea con l'intervento del presidente

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