PICCOLO GORIZIA 17-04-2022

Sezione: STAMPA NAZIONALE
Il duomo si rinnova e dietro all'altare compare un velario - Velario dietro l'altare e spazio museale nel duomo rinnovato
Autore: Covaz Roberto

Il duomo si rinnova e dietro all'altare compare un velario
ROBERTO COVAZ
Un velario in rete metallica da frapporre dietro l'altare per far risaltare il crocifisso rispetto all'organo e un analogo velario dietro al battistero. Sono alcune delle novità che interesseranno il duomo di Monfalcone. / A PAG. 27
UN RESTAURO SENZA FINE
Velario dietro l'altare e spazio museale nel duomo rinnovato
Dopo lavori che hanno richiesto una spesa di 2,5 milioni ora si cercherà di nascondere l'imponente organo
In mostra la statua La visita a sorpresa di Sant'Ambrogio di Vittorio Sgarbi che era collocata che ha incontrato nella antica chiesa don Zanetti e crollata nel 1915 il progettista Boscarol
L'INTERVENTO
Roberto Covaz
Un velario in rete
metallica da frapporre tra il crocifisso dietro l'altare e l'organo per far risaltare il crocifisso rispetto alle canne dell'organo e un analogo velario che sarà collocato dietro al battistero, sulla sinistra all'ingresso principale, per realizzare lo "spazio della luce", che rappresenta il battesimo e ad evocare le tende che nelle chiese paleocristiane separavano i battezzati dai catecumeni non battezzati. Sono i prossimi interventi previsti nel duomo di Monfalcone sottoposto da una ventina d'anni (con parroci don Romano Valle, don Dario Franco, don Fulvio Ostroman e l'attuale don Flavio Zanetti) a pazienti restauri artistici e lavori per rendere il tempio più confortevole. Sul progetto dei velari ha mostrato particolare interesse Vittorio Sgarbi che, accompagnato dall'assessore alla Cultura Luca Fasan, ha recentemente visitato il duomo accolto dal parroco don Zanetti e dal progettista, architetto Rodolfo Boscarol. Aperto al culto il 9 giugno 1929 il duomo dedicato a Sant'Ambrogio sostituì la settecentesca parrocchiale che si trovava nell'attuale via Sant'Ambrogio e distrutta dalle granate austriache, al pari del campanile, nel giugno 1915. Sulla facciata dell'antica chiesa campeggiava la statua di Sant'Ambrogio scolpita nel 1908 da Giovanni Battista Novelli, che poi avrebbe provveduto a realizzare le sculture
presenti nell'attuale chiesa. La statua fu in qualche modo recuperata e sistemata nei pressi della canonica, sotto un metro circa di terra. Dell'opera si era persa la memoria fino a quando, alla fine degli anni Novanta, durante uno scavo fu casualmente rinvenuta. Mutila però, senza l'originale mano benedicente, che era stata recuperata dagli eredi di Novelli e ancora oggi da loro conservata. Ebbene il Sant'Ambrogio mutilo si può ammirare nel piccolo ma significativo spazio mu
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seale ricavato alla sinistra dell'ingresso principale. Nella stessa sede è collocata la lapide della consacrazione del vecchio duomo risalente al 14 giugno 1767. I lavori alla "fabbrica del duomo" di Monfalcone hanno fino adesso comportato un investimento di due milioni e mezzo di euro, suddiviso in nove lotti, che come ricorda con gratitudine don Flavio è stato finanziato per la gran parte dalla Regione, poi dalla Fondazione Carigo, dalla Bcc di Staranzano e Villesse, oltre a donazioni di privati compreso il Lions club Monfalcone. Il duomo - liquidato dall'ultima guida del Touring club italiano in appena un paio di righe - conserva in realtà indiscussi tesori che al valore intrinseco sommano un valore affettivo non meno importante. È il caso dell'organo di Zanin, collocato nel 1935 nello spazio absidale in quanto non c'erano i soldi per realizzare una cantoria sulla controfacciata. L'imponente strumento musicale incombe sull'altare maggiore, sopraelevato rispetto alla quota della pavimentazione di circa due metri e mezzo. Questo è il problema principale del duomo, per quanto riguarda l'aspetto liturgico. Ciò è la conseguenza delle scelte progettuali degli architetti Benigni e Leoni in un'epoca in cui il celebrante volgeva le spalle ai fedeli. Le disposizioni successiva al Concilio
Vaticano Secondo - altare al centro dell'assemblea - nel duomo di Monfalcone non hanno potuto trovare adeguata traduzione. A solennizzare l'insolito altare è stato costruito anni fa il grande baldacchino (ciborio), uno dei rari realizzati in Europa nell'ultimo secolo. Scelta dei materiali e indicazioni architettoniche sono in stretta relazione con le necessità liturgiche. Duomo reso confortevole anche grazie ai rifacimenti del tetto e dell'impianto elettrico e la bonifica delle infiltrazioni d'acqua. Ma la "fabbrica del duomo" non chiude: una delle prossime sorprese riguarderà la cripta della Terza Armata. —
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