QUICOSENZA.IT 19-04-2022

Sezione: WEB
Covid, madre e figlia di 3 anni in terapia intensiva a Cosenza - QuiCosenza.it

B.S.
RENDE (CS) –  Da una parte l’intensificazione dell’attività di controllo del territorio e dall’altra l’auspicata collaborazione dei cittadini invitati a fungere da “vedette” e segnalare qualsiasi movimento sospetto. Un mix di “ingredienti” per una Pasqua all’insegna della sicurezza nella provincia bruzia.
Grazie all’attività dei carabinieri della Compagnia di Rende sono finiti in manette 3 soggetti nei Comuni di Montalto Uffugo, Luzzi e Lattarico.
Era già sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari un soggetto di nazionalità albanese, di 40 anni, per atti persecutori nei confronti dell’ex compagna e di un altro soggetto ritenuto dall’arrestato, la causa della fine del rapporto sentimentale con la donna. Ad entrambi continuava a rivolgere minacce e molestie perpetrare tramite l’utilizzo di mezzi informatici, mediante foto e messaggi minatori ed offensivi pubblicati su “Facebook” con utilizzo di falsi profili ma facilmente a lui riconducibili. I comportamenti persecutori tuttavia, si manifestavano anche dal vivo, poiché ogni volta che le persone offese passavano nei pressi dell’abitazione dell’arrestato, questi si affacciava per insultarli e minacciarli. In un’occasione li avrebbe addirittura sputati e minacciati passandosi il dito della mano sulla gola con il pugno chiuso, mimando il gesto di “tagliare la gola”. L’escalation della violenza trovava un ulteriore riscontro nell’episodio in cui l’arrestato, alla guida della propria autovettura, tentava di investire l’amico dell’ex compagna per ben due volte, per poi scendere dell’auto armato di bastone e coltello ed inseguirlo colpendolo più volte. Gli elementi puntualmente rassegnati dai militari dell’Arma – che hanno consentito di ricostruire le reiterate condotte persecutorie e lesive in danno delle vittime, pervase da un perdurante e grave stato di ansia e paura per la propria incolumità – hanno permesso all’Autorità Giudiziaria di emanare il provvedimento restrittivo che ha disposto la custodia cautelare in carcere.
I carabinieri della Stazione di Luzzi hanno rassegnato all’Autorità Giudiziaria le molteplici violazioni poste in essere da un uomo di 51 anni, già sottoposto alla misura del divieto di soggiorno nel Comune Luzzese, per le reiterate condotte offensive e persecutorie rivolte nei confronti di parenti e di chiunque non assecondasse le proprie “richieste”. L’uomo, infatti, perpetuava le proprie azioni moleste e minacciose nei confronti di più soggetti. In una circostanza, in evidente stato di ebbrezza alcolica, danneggiava l’interno di un bar a seguito del rifiuto, da parte dell’esercente, di somministrargli bevande alcoliche. Altre volte compieva atti osceni inseguendo e molestando una ragazza incontrata per le vie cittadine, la quale, impaurita, trovava rifugio in una pizzeria. Le condotte, ricostruite minuziosamente dai militari dell’Arma hanno mostrato il carattere della “diffusività” poiché non riguardavano un novero limitato di soggetti, ma rappresentavano una seria e concreta minaccia per la tranquillità di un’intera comunità. Con questi presupposti l’A.G. Cosentina ha emanato il provvedimento di custodia cautelare in carcere.
A Lattarico, infine, i carabinieri hanno sorpreso un soggetto gravato dalla misura dell’allontanamento dalla casa familiare e dai luoghi frequentati dalla persona offesa, sotto casa dell’ex coniuge, procedendo all’arresto in flagranza del medesimo per la violazione delle prescrizioni imposte. Proseguirà, senza sosta, l’attività di prossimità posta in essere dal Comando Compagnia di Rende finalizzata ad assicurare e prevenire ogni fenomeno di illegalità.
B.S.
COSENZA – Cultura, arte e solidarietà si sono intrecciate nel corso delle ultime iniziative portate avanti dal Comitato provinciale Unicef di Cosenza insieme ad importanti realtà del territorio. I fondi raccolti verranno utilizzati per garantire alle famiglie e ai bambini dell’Ucraina protezione, rifugi, coperte, cure mediche, acqua potabile, kit per l’igiene personale e supporto psicologico.
Alle atrocità della guerra è dedicata la speciale opera “Omaggio a Mia” dell’artista cosentino Massimo Melicchio. Nella splendida cornice di Villa Rendano, le opere serigrafate sono state “adottate” ed il ricavato devoluto all’Unicef. Hanno partecipato, oltre all’artista ed alla presidente del Comitato provinciale Unicef di Cosenza Monica Perri, il presidente Francesco Pellegrini e la direttrice Anna Cipparrone della Fondazione Attilio ed Elena Giuliani, il giornalista Valerio Giacoia, la curatrice del progetto “Art for Ukraine” Marilena Sirangelo, titolare con la sorella Claudia della Galleria d’Arte Ellebì. “L’opera rappresenta Mia, la neonata venuta alla luce nella metro di Kiev – specifica Marilena Sirangelo – mentre sullo sfondo una Guernica dai colori della bandiera ucraina grida con la sua forza l’orrore della guerra”. “La piccola Mia – aggiunge l’autore – simboleggia la vita, la capacità del popolo ucraino di resistere, di sperare ancora in un futuro migliore”.
Di cultura e società, passione per i libri e per la crescita civile si è discusso in occasione dell’inaugurazione presso la Casa Editrice Pellegrini a Cosenza del Baby Pit Stop Unicef, uno spazio dedicato alle mamme che allattano e che hanno bisogno di cambiare il pannolino. A tagliare il nastro del Baby Pit Stop la vice sindaco del Comune di Cosenza Maria Pia Funaro che ha illustrato i progetti dell’amministrazione per rendere la città più vicina alle esigenze dei bambini, la presidente del Comitato Unicef Perri insieme alla referente del progetto per l’allattamento Gabriella Coscarella che ha illustrato il senso dell’iniziativa, la direttrice editoriale Marta Pellegrini della casa editrice che ha parlato di “un forte segnale di attenzione nei confronti dei diritti dei più piccoli ed un contributo alla valorizzazione dell’idea di coesione e di crescita sociale”, presente anche il giornalista Francesco Kosner che ha moderato la tavola rotonda sul tema. La serata è stata arricchita dall’estrazione dei premi della riffa solidale per l’Ucraina, promossa dal Leo Club di Cosenza con il presidente Matteo Colla e patrocinata dal Lions Club Cosenza Host presieduto da Roberto Siciliano e rappresentata dal segretario Alberto Casaleno, animata dalla simpatia ed energia dell’artista Nunzio Scalercio.
Il Comitato provinciale Unicef di Cosenza fa il punto sulla situazione attuale: la guerra in Ucraina sta avendo un impatto devastante sulle condizioni di vita dei bambini e delle loro famiglie. L’esposizione prolungata a pericoli e sofferenze influisce sulla salute e sullo sviluppo dei bambini. In Ucraina, 7,1 milioni di persone sono sfollate all’interno del paese, tra cui 2,8 milioni di bambini. Ospedali, strutture idriche, scuole e asili sono stati distrutti a causa della guerra. L’accesso ad acqua ed igiene, istruzione, salute, mezzi di sussistenza e al supporto dei servizi sociali risulta interrotto. “La solidarietà che stiamo registrando – conclude la presidente Monica Perri – sta contribuendo ad alleviare atroci sofferenze, a portare aiuti concreti nelle aree più colpite dalla guerra ed a favorire una adeguata accoglienza sui nostri territori. I minori, specialmente quelli non accompagnati, hanno urgente bisogno di protezione, di supporto psicosociale e di prevenzione dei rischi di tratta, sfruttamento e abuso sessuale, del lavoro minorile, insieme a fondamentali servizi di assistenza medica, per la nutrizione, l’istruzione, l’accesso all’acqua e all’igiene, ai mezzi di sussistenza e a sistemi di supporto sociale. Insieme possiamo fare molto per loro”.
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