STAMPA IMPERIA 20-04-2022

Sezione: STAMPA NAZIONALE
Accoglienza ai profughi ucraini. In provincia ora sono settecento - La solidarietà viaggia sui social
Autore: Rapini Lorenza

I RISVOLTI DELLA GUERRA RUSSO UCRAINA IN RIVIERA
Accoglienza ai profughi ucraini
In provincia ora sono settecento
Ospitati nelle strutture o in abitazioni private. Non si fermano le raccolte e le iniziative benefiche
Sono arrivati a quota settecento i profughi ucraini ospitati in provincia di Imperia. Il flusso di arrivi, cominciato con l'invasione russa dell'Ucraina, non si è mai fermato e continua. I profughi vengono ospitati in strutture, le due maggiori sono a Taggia al convento dei
Domenicani o a Bordighera a Montenero, o nelle abitazioni private di imperiesi che hanno scelto di compiere questo gesto di solidarietà concreta. E non si fermano in tutta la provincia le iniziative benefiche dedicate a chi fugge dalla guerra. sasvrzI- P.41
La solidarietà
Gruppo whatsapp per le richieste
via a secondo il bisogno dei profughi
g i .
Al convento di Taggia arrivati i giochi per i bimbi e attivato un orto
sui
LORENZA RAPINI
Sfiorano quota 700,
perla precisione sono 695, i profughi ucraini registrati dalla Ash in provincia di Imperia e alloggiati nelle strutture (le più grandi aTaggia e a Bordighera) e presso le abitazioni di privati. La maggior parte è arrivata più di un mese fa e ora l'accoglienza, dopo il grande slancio iniziale, si organizza nella normalità del quotidiano. A Taggia, dove ci sono 49 persone, soprattutto mamme e in tutto ben 22 bambini, i frati del convento dei Domenicani che ospita i profughi, insieme ai volontari che danno una mano, stanno organizzando raccolte mirate. La solidarietà passa per i social, visto che è stato creato un gruppo su whatsapp in cui chi è a stretto contatto con gli ucraini sa ciò di cui hanno bisogno e le richieste vengono fatte ad hoc. In particolare ora vengono domandati abiti primaverili o estivi: chi è partito, abbandonando la propria casa e la propria vita in Ucraina, lo
ha fatto con maglioni pesanti e giacconi. Ora servono magliette, scarpe leggere, sia per le donne che per i bimbi, oltre che per i pochi uomini che sono con loro. Al convento è appena stato ripristinato l'orto. Questa è la stagione delle semine e, un po' per consentire agli ospiti stranieri di fare qualche attività, un po' perché è spesso abitudine di queste persone accudire l'orto, a casa propria, i frati hanno deciso di riaprire gli spazi verdi dove vengono piantate zucchine, insalate e pomodori che sono stati donati dalle serre del comprensorio, per solidarietà. Inoltre, sono gli ucraini stessi a provvedere alla cucina: le loro abitudini alimentari, come fanno sapere i volontari, sono molto diverse da quelle italiane e cucinare è un modo per tenersi attivi ma anche per portare lontano dalla patria le proprie abitudini. Zuppe e patate al posto della classica pastasciutta: questo si trova prevalentemente sulle tavole del convento dei Domenicani, in queste settimane. A Pasquetta un gruppo di volontari Lions di Taggia e
Sanremo ha portato un gioco da cortile, con scivolo e casetta, per i bimbi, donato grazie
alla solidarietà. E proprio i bambini hanno da poco cominciato ad andare a scuola: sono nelle età di elementari e medie e frequentano gliistituti della zona. Infine, la sanità. Ogni venerdì il gruppo viene tamponato, per sicurezza, per valutare se qualcuno ha preso il covonavirus ed evitare eventuali focolai. Poi ci sono medici volontari che una volta alla settimana sono al convento per visitare mamme e bimbi e vedere se va tutto bene. —

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