LAPROVINCIAONLINE.INFO 23-04-2022

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Premio letteraio "Il Candelaio" a Marrone, Cucinotta, Raiz e Biazzo

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Nola. “Se il mio cuore fosse pietra”,  “Vite senza paura”, “Il bacio di Brianna” e “60 d.D dopo Diego” questi i titoli che hanno portato i loro autori a ricevere il premio letterario “Il Candelaio”, rassegna culturale ispirata a Giordano Bruno, il filosofo nolano arso vivo per eresia a Roma nel 1600. Durante la prima delle tre serate dedicate all’evento nella suggestiva cornice del Museo Archeologico di Nola sono stati premiati: la giornalista de Il Mattino Titti Marrone, la bellissima e bravissima attrice Maria Grazia Cucinotta, il cantante e frontman della band Almamegretta Gennaro Della Volpe in arte Raiz e il giornalista sportivo Salvatore Biazzo. Il premio è organizzato dal circolo culturale Passepartout, anima della manifestazione Rosa Barone. A moderare il premio la giornalista Autilia Napolitano che ha dialogato con gli scrittori toccando tematiche complesse e spinose; dalla Shoah all’orrore dell’attuale guerra in Ucraina, dalla violenza sulle donne alla convivenza tra culture diverse. E poi lo sport e il ricordo del grande Maradona leggenda napoletana. Il premio è stato realizzato dalla Fonderia Del Giudice ed è una fedele riproduzione in metallo bronzeo di uno dei sigilli disegnati da Giordano Bruno. Un diagramma ermetico che rappresenta l’espressione più viva della visione mistica del frate filosofo, l’opera è stata gradita sia dai premiati che dal pubblico. Motore dell’intera manifestazione i ragazzi che hanno letto i libri e incontrato gli autori. Proprio ieri Maria Grazia Cucinotta ha dialogato con gli alunni del liceo Durante di Frattamaggiore,  mentre questa mattina i ragazzi del liceo Albertini di Nola hanno incontrato Raiz. La prima autrice ad essere premiata, nella serata di venerdì, è stata la giornalista Titti Marrone per il suo libro “Solo se il mio cuore fosse pietra”, a dialogare con lei la giornalista Carmela Maietta. A dare il premio alla Marrone il presidente del “Lions Club Nola Host Giordano Bruno” Raffaele Castaldo e la preside del liceo Torricelli di Somma Vesuviana Anna Giugliano. Un romanzo storico e pedagogico centrato sui bambini sopravvissuti ai lager nazisti. I bimbi vengono accolti in una villa inglese messa a disposizione da un benefettore. I piccoli, alcuni nati nei campi di concentramento e ignari della vita al di fuori dell’inferno, vengono ospitati e curati nel corpo e nello spirito dalla pedagogista Alice Goldberger che con il supporto di Anna Freud, figlia di Sigmund, scopre traumi e ferite profonde inflitte nell’animo di questi bambini. Ma la Goldberger non si lascia sopraffare dalla pietà ma è decisa con tutta se stessa a dare loro una seconda possibilità di vita. Premiata dalla presidente della “Fidapa” di Nola Annamaria Silvestro l’attrice Maria Grazia Cucinotta per il suo libro “Vite senza paura” , una biografia che punta su una tematica che sta a cuore tutte noi: la violenza sulle donne. Lei stessa ne è stata vittima, scampata miracolosamente ad un tentativo di violenza, la celebre attrice all’epoca poco più che 20enne oltre alla paura che le era entrata nella pelle per non abbandonarla mai più, dovette affrontare un’altra umiliazione, la più sadica: l’ insinuazione di aver provocato il suo molestatore. Rea di essere troppo bella, questa la sua colpa. Un copione assurdo che a distanza di anni però non è cambiato. La Cucinotta dopo quella terribile esperienza è da anni in prima linea per difendere le donne. Il riconoscimento è andato anche al cantante Raiz che durante il lockdown ha dato vita a 20 racconti, storie che compongono uno dei testi più amati dai giovani studenti che hanno partecipato al premio, “Il bacio di Brianna”. Autobiografia e fantasia, le vicende prendono spunto dalle sue esperienze vissute e dalla sua vulcanica creatività. Riflesso di sentimenti comuni, vicini e lontanti, i racconti sono come le sue canzoni entrano dritte nell’anima. Realisticamente cruda ma affascinante la sua penna ha costruito storie e personaggi ambientati in diversi posti del mondo. Non solo Napoli al centro dei suoi racconti ma anche Milano e Tel Aviv. Le vite dei suoi personaggi hanno in comune la passione, che esplode in maniera dirompente sulla calda tela del Mediterraneo. A premiare il poliedrico artista il rappresentante del carella fondazione Hyria Novla, Guido Grosso. “Maradona, luce che diventava abbagliante” a ricevere il sigillo bruniano infine il giornalista sportivo Salvatore Biazzo per il suo libro “60 d.D Dopo Diego”. Un omaggio alla leggenda sportiva più controversa di tutti i tempi, Biazzo racconta un Maradona geniale, capace di infiammare il mondo con un suo tocco al pallone. Non solo glorie, Biazzo rievoca anche l’altra metà: un uomo con debolezze e incomprese fragilità. A dare il premio al noto giornalista il presidente della associazione Mamna NOLA, Nicola Cutolo. Durante la premiazione ci sono stati dei momenti musicali curati da Diana e Claudio, ambasciatori della posteggia napoletana nel mondo. Il duo ha anche proiettato un docufilm in onda su Sky contro la violenza sulle donne. A tutti i premiati Peppe Avolio ha regalato una “caricatura” realizzata a mano. Partner dell’evento l’Hyria Novla.
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