CORRIERE VALSESIANO 29-04-2022

Sezione: STAMPA NAZIONALE
Le «Genti operose del Rosa» sul palco dell'Unione. Presentato domenica scorsa, di fronte a un folto pubblico, il libro di Emilio Stainer

Le «Genti operose del Rosa» sul pako dell'Unione
Presentato domenica scorsa, di fronte a un folto pubblico, il libro di Emilio Stainer
(1.1.) - Non so come - se perché scrivo da anni sul Corriere Valsesiano o se perché ho un po' di sangue alagnese che mi scorre nelle vene otutteeduelecose - ma domenica pomeriggio sul palco dell'Unione c'ero anch'io. A contribuire a quella che è stata davvero una bellissima festa, a tratti comprensibilmente emozionante, visti gli anni del festeggiato. Che a ottobre ne farà 99: l'Emilio Stainer se li è davvero meritati tutta quell'attenzione, quell'affetto, quella gente che era lì per lui e per il suo libro, «Genti operose ai piedi del Rosa. Artigiani, imprenditori e... nell'Alagna di fine Ottocento e inizi Novecento». «Un libro semplice», come lo ha definito il sindaco Roberto Veggi, che avrà sicuramente un ruolo prezioso e importante nel trasmettere quella cultura popolare fatta di impegno, fatica, sacrifici e amore per la propria terra. Dunque, un pomeriggio così bello, intenso e felice al nostro caro carissimo «Stemi» lo dovevamo. Nonostante la comprensibile e legittima emozione, Massimo Stainer è stato molto bravo, nella sua inusuale mansione di «regista», a raccontare in breve al pubblico (molto numeroso!) la genesi del libro, la sua realizzazione (fondamentali il sostegno del Lions Club Valsesia e alcune imprescindibili collaborazioni), la sua finalità: «Il ricavato dalla vendita del volume andrà a supportare il SAV di Alagna e, in generale, l'assistenza sanitaria da garantire all'alta Valle: pensavamo anche all'acquisto di un defibrillatore a uso, sperando chiaramente non serva, della comunità». Presente in sala anche il presidente della Provincia Eraldo Botta, che ha voluto pure lui complimentarsi con l'autore ricordando la concretezza e la capacità, tipiche dei valsesiani. di attingere a risorse proprie. Le «Genti operose ai piedi del Rosa» sono poi uscite dal libro per essere narrate e descritte alla platea: è stato molto bello per me condividere questo passaggio - attraverso le vite lontane ma tornate di colpo così vicine del tornitore, del tagliapietre, del fabbro, della levatrice - con Lorena Chiara, che ci ha accompagnati a visitare la fucina, la conceria, la segheria, la cava delle piode. E la magia del passato che torna a ricordare al presente quanto sia impossibile lasciar sedimentare i ricordi senza andare ogni tanto a recuperarli si è compiuta con i ragazzi della Scenotecnica Itinerante: e allora sul palco si sono come materializzati direttamente dall'Alagna di fine Ottocento/inizi Novecento la filatrice, il bottaio, il parroco don Gatti, la mugnaia... Infine, per chiudere il cerchio e tirare le fila di una storia così bella forse perché essenzialmente popolare, qualche accenno storico sulla Casa Stainer. E poi le foto di rito, insieme a uno scrittore di soli 99 anni...

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