CORRIERE DI BOLOGNA 01-05-2022

Sezione: STAMPA NAZIONALE
Il giardino per i pazienti pediatrici - Un «giardino sensoriale» per i pazienti più piccoli Da oggi addio mascherine
Autore: Amaduzzi Marina

Il giardino per i pazienti pediatrici
Al Sanl'Orsola uno spazio terapeutico per i piccoli. Donini e l'allarme sul Pnrr
Da oggi non c'è più l'obbligo della mascherina, se non in alcuni posti al chiuso dove è più alto il rischio del contagio. Continuano i contagi da Sars-Cov-2, ma i ricoveri sono in calo e quindi si torna alla normalità. Anche negli ospedali. Ecco quindi che ieri è stato svelato un nuovo giardino terapeutico al Sant'Orsola dedicato ai pazienti pediatrici. Si chiama «L'isola che non c'è», è di fronte alla Pediatria. Per fare pet therapy o shiatsu, coltivare l'orto o suonare.
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Un «giardino sensoriale» per i pazienti più piccoli Da oggi addio mascherine
Donini: «I cittadini sanno benissimo come difendersi dal Covid» Pochi medici, «il Pnrr in sanità rischia che sia un piano edilizio»
Da oggi non c'è più l'obbligo della mascherina, se non in alcuni posti al chiuso dove è più alto il rischio del contagio. Continuano i contagi da Sars-Cov-2, ma i ricoveri sono in calo e quindi si torna alla normalità. Anche negli ospedali. Ecco quindi che ieri è stato svelato un nuovo giardino terapeutico al Sant'Orsola dedicato ai pazienti pediatrici. E normalità significa anche tornare a parlare dei problemi della sanità, in primis la carenza ormai decennale di medici, su cui anche la nostra regione ha lanciato l'allarme. Si chiama «L'isola che non c'è» lo spazio verde inaugurato ieri al Sant'Orsola tra il viale centrale e il padiglione della Pediatria. Un'area dove fare pet therapy o shiatsu, passeggiare nel giardino sensoriale, seguire la fisioterapia, coltivare l'orto, raccogliere fiori e foglie per fare un laboratorio in reparto o partecipare alla musicoterapia. Nata da un'idea di Fanep, è stata realizzata insieme a Fondazione Sant'Orsola grazie a una raccolta fondi a cui hanno partecipato anche club Lions, Rotary, il Caab e 172 donatori. «La bellezza è già di per se stessa terapeutica, questo è anche uno spazio di pace e di relazione, di cui c'è un grande bisogno in questo periodo — commenta l'aszsessore al welfare Luca Rizzo Nervo —. E un bellissimo regalo all'ospedale e anche alla città intera». Come detto da oggi addio (quasi) alla mascherina. ma il virus non è sparito. Anche ieri oltre 4.600 positivi in più in regione, ma 28 pazienti in meno negli ospedali. «Che la pandemia non conosca il calendario, nè riconosca i vari decreti che si emanano, è ovvio — sottolinea l'assessore regionale alla sanità Raffaele Donini —, la circolazione del virus c'è, ma per fortuna continuiamo ad avere l'argine della vaccinazione: non dimentichiamolo». Ad oggi «il tasso di ospedalizzazione è
molto basso, in particolare per le cure intensive — aggiunge — siamo intorno al 4%». Questo perché «le persone vaccinate tendono a non sviluppare la malattia in forma grave nella quasi totalità di conseguenza un ulteriore alleggerimento delle misure restrittive era attesa». Dopodiché, rimarca l'assessore, «i cittadini sanno benissimo come difendersi dal Covid in termini preventivi e anche indossando la mascherina nei momenti in cui dovessero riscontrare maggiori fattori di rischio». Per la carenza di medici e infermieri il Pnrr in sanità ri
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schia di rimanere «solo un piano edilizio». Quindi edifici vuoti. «È un rischio che, in maniera evidente, ho già manifestato a livello nazionale come coordinatore delle Regioni italiane — assicura Donini — per non far sì che il Pnrr resti solo un piano edilizio, occorre programmare i servizi». In Emilia-Romagna, per quanto riguarda la medicina territoriale, «siamo avvantaggiati» grazie al sistema già messo in piedi negli anni», rivendica l'assessore. «Bisogna lavorare — incalza l'assessore — i problemi ci sono e le risorse non sono ancora definite con sufficienza adeguatezza da parte dello Stato. Come Regioni, continueremo a richiederle». «In Emilia-Romagna — conclude — in questi due anni abbiamo assunto medici e infermieri con un turnover del 170%. Parliamo di più di 5oo medici, oltre 3.000 infermieri e 3.000 Oss, più tecnici e amministrativi. Continueremo a stabilizzare il personale e a cercare professionisti. E importante supplire con gli accordi che faremo con i sindacati ed elaborare strategie condivise».
Marina Amaduzzi
Oasi Il giardino sensoriale è una delle parti dell'«Isola che non c'è», spazio verde per i pazienti pediatrici (foto Nucci/LaPresse)

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