GIORNALE DI MONZA 03-05-2022

Sezione: STAMPA NAZIONALE
La Casa del volontariato apre agli ucraini

Grazie ai sei Lions Club di Monza e all'associazione Adrenalina Culturale i piccoli profughi potranno seguire lezioni di italiano
La Casa del volontariato apre agli ucraini
L'emozione di una famiglia in fuga da Nikolaev: «Grazie per tutto il calore che dimostrate e per la vostra ospitalità»
MONZA (gm2) «Dove c'è un bisogno c'è un Lion», si dice. E ancora una volta le parole, lo scorso mercoledì, sono diventati fatti. Grazie ai sei Lions Club di Monza e all'associazione Adrenalina Culturale, la Casa del Volontariato della nostra città ha infatti aperto le sue porte a tutti i bambini e ragazzi ucraini, per fornire loro, ma anche alle loro mamme e nonne, momenti di aggregazione, attività ricreative e lezioni di italiano. La Casa del Volontariato di via Correggio, che era stata costruita qualche anno fa sempre con il contributo dei Lions, si dedicherà ad accogliere e inserire i cittadini ucraini tutti i mercoledì dalle 16.30 alle 19. «In questi mesi abbiamo lavorato duramente per dare alle famiglie Ucraine che sono arrivate a Monza il miglior benvenuto possibile. E stato da noi anche attivato un apposito numero a cui fare riferimento per richieste e problemi, da dubbi sull'emissione dei documenti a bisogni di assistenza; ad oggi quasi mille persone vi hanno fatto affidamento. Ma non possiamo fermarci qui. Dopo una fase di prima assistenza infatti, è necessario ora costruire un ponte ancora più solido tra monzesi e ucraini, facendo fronte all'esigenza di socializzazione, specialmente di bambini e ragazzi, e al superamento della barriera linguistica. Questa iniziativa per noi è un grande abbraccio a tutti voi», ha spiegato l'Assessore alla Famiglia e alle Politiche Sociali Desirée Merlini. All'inaugurazione erano presenti anche il Presidente dei Lions Club Monza Host Franco Brambilla, il Presidente dei Lions Club Monza Regina Teodolinda Rosa Angela Di Clemente, il Presidente dei Lions Club Monza Parco Sergio Pozzi e il Governatore del distretto 108 Gino Ballestra, che così è intervenuto: «Fino a questo momento i Lions di tutta Italia hanno destinato più di un milione di euro al sostegno dei nostri colleghi polacchi, ungheresi e rumeni, che forniscono una prima assistenza direttamente sul posto nei territori di confine.
Avrete sempre nei Lions degli amici pronti ad aiutarvi in qualsiasi momento e modo ne abbiate bisogno; sentitevi quindi tra amici, perché siete accolti con il cuore». Un ringraziamento unanime da parte di tutti coloro che sono intervenuti è andato poi alla coordinatrice del progetto, nonché Presidente dell'Associazione Adrenalina Culturale Vlada Novikova Nava, che dall'inizio dell'emergenza ha anche assunto il fondamentale ruolo di mediatrice linguistica, consentendo la comunicazione tra i volontari e i nuovi arrivati. Tanta, durante l'inaugurazione, l'emozione visibile sui volti dei cittadini ucraini presenti alla Casa del Volontariato lo scorso mercoledì. Emozione che è persino sfociata in qualche lacrima durante una performance musicale che ha seguito i discorsi delle autorità, e che ha visto rappresentare alcune delle più importanti canzoni popolari ucraine. A interpretarle dapprima le dita magiche del piccolo-grande musicista Timoteo Tabakar, 10 anni, e in un secondo momento il pianista Konstiantin Tabakar e la voce calda della cantante lirica Anna Tabakar. La famiglia è scappata da Nikolaev ed è in Italia da circa un mese; precisamente vive attualmente a Cesano Maderno. «Grazie per tutto il calore che ci state dimostrando e per la vostra ospitalità. Oggi non esiste la guerra dei russi e quella degli ucraini: questa guerra è di tutti, e tutti dobbiamo batterci affinché finisca», ha detto commossa Anna. Il dolore della famiglia per l'abbandono della propria terra e per il conflitto comunque, è emerso in ogni singola nota. A concludere l'evento un rinfresco di specialità tipiche Ucraine, dolci e salate, forse per provare a far sentire bambini, ragazzi, mamme e nonne un po' più a casa. Nonostante fosse una nuova apertura infine, nessun nastro di inaugurazione è stato tagliato: «non c'è bisogno di aprirvi le porte della nostra dimora: voi qui siete già a casa», ha concluso Franco Brambilla.

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Foto di gruppo con i partedpanti alla serata presso la Casa del Volontariato di via Correggio

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