GIORNALE DI LECCO 03-05-2022

Sezione: STAMPA NAZIONALE
Un progetto per combattere la povertà educativa
Autore: Crippa Micaela

l'iniziativa, alla seconda edizione, è sostenuta dal Comune, da Fondazione Comunitaria del Lecchese, dalla Fondazione Scola e dal Lions Club Lecco Host
Un progetto per combattere la povertà educativa
Emanuele Manzoni: «Spesso il disagio è causato da occasioni mancate ma anche da quelle non concesse durante il periodo della giovinezza»
LECCO (cmc) Un progetto per contrastare la povertà educativa. E' questo il leitmotiv che anche quest'anno viene riproposto nell'iniziativa «EducAzioni 2.0». Infatti il progetto che raccoglie in rete Comune e associazioni è nato lo scorso anno sull'onda della pandemia che ha colpito duramente il tessuto economico e che ha creato nuove pesanti situazioni di disagio fra i più giovani. «EducAzioni 2.0», ampliato e sviluppato rispetto al 2021, è stato presentato martedì mattina a Palazzo delle Paure. Al tavolo dei relatori Manuela Farinelli di Artiterapie, Giuseppe Manzoni del Lions, Emanuele Manzoni assessore al Welfare, Maria Grazia Nasazzi presidente di Fondazione Comunitaria del Lecchese, Carlo Colombo di Girasole. La rete dei poli educativi (una decina in tutto) quest'anno coinvolgerà 300 studenti, un numero approssimato per difetto. «Ripresentiamo un progetto in cui abbiamo fortemente investito e creduto - ha esordito Emanuele Manzoni - Il contesto pandemico ha visto l'esplosione di diversi tipi di povertà fra cui anche quella educativa che è particolarmente odiosa perché è la causa di altre povertà. Che spesso è causata da occasioni mancate durante la vita di una persona, ma anche di quelle non concesse durante la giovinezza. La nostra è una sfida che riguarda tutti, per questo abbiamo deciso di unire risorse e competenze in una rete capace di creare una dimensione di ascolto, confronto e dialogo che consenta ai bambini di avere un futuro». Il progetto - sostenuto dal Comune, da Fondazione Comunitaria del Lecchese, dalla Fondazione Scola e dal Lions
Club Lecco Host - è già partito a marzo, si concluderà nel giugno 2023. «Sarà attuato in tutti i rioni - ha aggiunto l'assessore al Welfare - e coinvolge un numero importante di sodalizi che saranno in grado di offrire un futuro pieno di speranza a tanti bambini e bambine». Il motore che coordinerà le risorse di «EducAzioni 2.0» è rappresentato dall'Impresa sociale Girasole. «Abbiamo sottoscritto un accordo con trenta associazioni - ha precisato il presidente Colombo - La pandemia ci ha costretti ad essere un po' più distanti, ma siamo comunque riusciti a generare una rete con sodalizi, parrocchie, Cri e soggetti del Terzo settore. Il nostro obiettivo è prestare soccorso la dove si presenta la povertà educativa che negli ultimi anni è peggiorata». Maria Grazia Nasazzi, richiamandosi al nome del progetto ha sottolineato la necessità di educare «con azioni concrete, inserite nel contesto della città che cosi ne diventa parte attiva». E ancora: «Se guardiamo a tutte le esperienze che sosteniamo come Fondo, ci rendiamo conto che quella che riguarda la povertà educativa ha ottenuto fino ad oggi maggiore attenzione, questo perché il processo va continuamente alimentato, non dobbiamo mollare». Per far sì che l'ascensore sociale possa davvero funzionare «è fondamentale sostenere le fasce della popolazione più fragili e penalizzate, in questo caso i giovani che più di altri hanno patito le conseguenze della pandemia e che ora non è cosi semplice aiutare» ha aggiunto Giuseppe Manzoni, presidente del Lions. «Quando il nostro Consiglio ha saputo che c'era in pista questa iniziativa si è fatto
avanti per dare un aiuto concreto. Sappiamo quanto sia difficile dare una mano a questi ragazzi, anche perché il nostro Club ha già aiutato un progetto di don William, coadiutore di Oggiono, autore di un'iniziativa simile che ci ha fatto capire quanto sia complicato il momento che stiamo vivendo». A entrare nel merito di «EducAzioni 2.0» è stata Manuela Farinelli che ha spiegato come la prima edizione del progetto sia servita a mettere a punto «un processo più idoneo per aiutare i ragazzi». «Ci siamo resi conto che dopo la pandemia c'era un grosso disorientamento - ha detto - All'inizio dello scorso anno scolastico dovevano ripartire le attività, ma non erano chiare neppure le modalità con cui avrebbero dovuto svolgersi. Così è iniziato un confronto in rete con la consapevolezza che era imperativo strutturare un tavolo che aggregasse parrocchie, associazioni, coop, liberi cittadini che in questi anni hanno dato vita a poli educativi». «EducAzioni 2.0» si declina in diverse azioni concrete, prima fra tutte l'organizzazione di eventi sociali e aggregativi. Poi il potenziamento dell'ingaggio di giovani competenti, il rinforzo del sistema di rete con le scuole, la creazione di micro-equipe di quartiere. «Attiveremo anche percorsi di supporto genitoriale - ha concluso Manuela Farinelli - e di supporto linguistico alle famiglie straniere. Infine verranno sperimentati moduli laboratoriali rivolti ai minori che sostengano attraverso l'uso di linguaggi artistici la rielaborazione dell'esperienza e dei vissuti legati alla limitazione delle interazioni sociali».
Micaela Qippa

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Da sinistra Manuela Farinelli, Giuseppe Manzoni, Emanuele Manzoni, Maria Grazia Nasazzi e Carlo Colombo

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