MESSAGGERO VENETO GORIZIA 04-05-2022

Sezione: STAMPA NAZIONALE
Cecilia Seghizzi entra nelle case dei goriziani L'asta con le sue 112 opere frutta 7 mila euro
Autore: Pessotto Alex

II più richiesto è stato il disegno battuto a 170 euro. Soddisfatto il Lions Club Maria Theresia, ora le borse di studio
Cecilia Seghizzi entra nelle case dei goriziani
L'asta con le sue 112 opere frutta 7 mila euro
Alex Pessotto
na somma ca.Nonpo ca. Non potevamo certo immaginare di raggiungerla» dicono al Lions Club Maria Theresia, Gorizia. Il riferimento è all'asta benefica dei giorni scorsi organizzata dal sodalizio. O, meglio, al suo ricavato. Sono state battute 112 opere di Cecilia Seghizzi: 111 acquerelli e un disegno. La base di partenza era ridicola: mediamente, di 20 euro. Ma, per aggiudicarsi questo o quel lavoro, la battaglia era notevole, a rilanci di 5 euro. Proprio il disegno, curiosamente, ha ottenuto la cifra più alta: 170 euro. Raffigura un quartetto. Di sicuro, che gli importi sarebbero schizzati così in alto non poteva prevederlo nessuno. Insomma, chi pensava che le marine e i paesaggi carsici, le composizioni floreali piuttosto che le Venezie, non arrivassero a tanto è rimasto deluso: la firma di Cecilia Seghizzi, il desiderio di poter appendere alle pareti di casa qualcosa di suo, ha suscitato l'attenzione, l'interesse di molti. L'iniziativa era cominciata alle 16 per terminare dopo le 20. Alla fine, l'incasso è
stato di 7 mila euro. Permetterà di finanziare borse di studio per giovani strumentisti. Il cuore di Cecilia Seghizzi era particolarmente vicino all'Accademia musicale Città di Gorizia, che sarà privilegiata nelle scelte dei premiati, ma non sarà questa l'unica realtà a beneficiarne. Infatti, a segnalare gli allievi più meritevoli verranno interpellate anche la Lip izer, il Csem Emil Komel, la Casa delle Arti, la Glasbena matica, la Go Music. Poi, appunto, sarà il Lions Club Maria Theresia a decidere i nomi dei vincitori. Il sodalizio, inoltre, a breve raccoglierà fondi per un'altra borsa di studio, questa volta dedicata agli studenti degli istituti tecnici del territorio, invitati a scrivere delle testimonianze personali riguardo alla pandemia. Tornando all'asta, più di un'opera è andata a Roberto Madotto, il presidente dell'associazione corale goriziana Cesare Augusto Seghizzi, papà di Cecilia. Dividendo il ricavato di 7 mila euro per il numero di lavori andati all'asta (112) troviamo poi il prezzo medio di ogni opera: 62,5 euro. Certo, si tratta sempre di importi risibili, coerenti però con una volontà molto semplice e lodevole: permettere a tutti di accaparrarsi una o più opere di un grande personaggio goriziano. Non è un caso, comunque, che tra gli aggiudicatari figurino molti amici di Cecilia, come, per fare un esempio, Gianluigi Chiozza, già presidente della Fondazione Carigo. «È stata un'iniziativa molto lunga e molto sofferta, a causa del Covid, visto che, su idea di Loredana Ferencich, avevamo già in mente di realizzarla da parecchio tempo — racconta Loredana Rossi Devetag, socia del Lions Club Maria Theresia —. Ora, finalmente, che organizzarla è stato possibile il risultato è senza dubbio soddisfacente. Al di là del ricavato, ciò che soprattutto mi colpisce è il legame tra la figura di Cecilia e Gorizia, la capacità che la città possiede ancora di sapersi esprimere al meglio quando è toccata nelle corde giuste». Ecco, allora, che al richiamo rappresentato dalla signora Seghizzi, Gorizia non si è fatta attendere nemmeno per un attimo, tributando alla compositrice, pittrice, violinista e didatta scomparsa nel 2019 a 111 anni, un sincero, commosso ricordo. —

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Cecilia Seghizzi assieme ai suoi quadri, alcuni acquerelli e un momento dell'asta Foto Pierluigi Bumbaca

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