GAZZETTA DI REGGIO 05-05-2022

Sezione: STAMPA NAZIONALE
Il Consorzio investe sugli invasi 111 milioni per le opere irrigue

REGGI
O
Ilp Consorzio investe sugli invasi
111 milioni per le opere irrigue
Turazza al convegno Lions: «60 interventi strategici per l'accumulo d'acqua e la sicurezza idraulica»
Candidati al Pnrr vari progetti, tra cui la cassa d'espansione del cavo Bondeno REGGIOLO. Un programma di sessanta interventi straordinari — alcuni già in corso e altri in fase di progettazione — con un investimento complessivo di circa 111 milioni di euro, per la realizzazione di importanti opere idrauliche prevalentemente nel territorio della provincia di Reggio Emilia. Questo è quanto annunciato dal direttore generale del Consorzio di Bonifica dell'Emilia Centrale, l'avvocato Domenico Turazza, e dal direttore Area ambiente e gestione idraulica, ingegner Paola Zanetti, nel corso dell'iniziativa pubblica dal titolo "L'acqua protagonista di ieri e di oggi", organizzata dai Club Lions di Fabbrico "Rocca Falcona", di Correggio "Antonio Allegri" e di Guastalla "Ferrante Gonzaga", in collaborazione con Consorzio di Bonifica dell'Emilia Centrale, che si è tenuta all'auditorium di Reggiolo. Il direttore generale Turazza, introdotto da Aimone Storchi del Lions Fabbrico, ha tracciato una breve storia delle principali opere idrauliche che hanno concorso a formare il territorio così come lo vediamo oggi e che tuttora continuano a svolgere la loro fondamentale funzione. «Il Consorzio di Bonifica dell'Emilia Centrale, che dal 2009 è subentrato alla gestione dei due cessati Consorzi Bentivoglio Enza e Parmigiana Moglia-Secchia,
gestisce un imponente sistema irriguo, costituito da circa 3.600 chilometri di canali e oltre 70 impianti idrovori, grazie ai quali ha messo in sicurezza il territorio e provvede alla distribuzione della risorsa idrica per la produzione agricola, che si sviluppa su un comprensorio di circa 120.000 ettari, facendo confluire dai 150 ai 200 milioni di metri cubi l'anno dal Po, dal Secchia e dall'Enza» ha spiegato. Un sistema di bonifica, realizzato circa un secolo fa, che è stato via via implementato. «L'acqua derivata e il relativo volume d'invaso, pari a circa 15 milioni di metri cubi d'acqua, costituisce l'habitat ideale anche per un importante patrimonio ittico— ha sottolineato —inoltre, i canali invasati e le relative casse di espansione assolvono la funzione di corridoi ecologici in una pianura fortemente antropizzata, senza dimenticare che in alta pianura il reticolo di canali è utilizzato in modo sempre più significativo per la produzione di energia idroelettrica». Un sistema idraulico che necessita di essere mantenuto e migliorato. «Il Consorzio ha in atto tantissimi progetti per un investimento complessivo di circa 111 milioni di euro — ha annunciato l'ingegner Zanetti — alcuni progetti sono già in corso di esecuzione, altri in appalto; per altri stiamo completando le progettazione. Si tratta di interventi che riguardano sia la montagna che la pianura, sia l'irrigazione che lo scolo delle acque. Alcuni risolvono
problematiche particolari; altri a scala di bacino più ampia; altri invece sono interventi di tipo più strategico, tra questi l'invaso di Villalunga a Casalgrande, che sarà un bacino irriguo, quindi consentirà l'accumulo di risorse idriche; un altro intervento riguarda la cassa sul Naviglio, che già è una cassa di espansione per l'eliminazione delle piene che verrà convertita anche per un uso irriguo; e ancora, la traversa di Cerezzola sul torrente Enza, che alimenta una delle principali derivazioni, quelle del Canale d'Enza, con appunto la sistemazione di questa grande opera che ha necessità di manutenzione straordinaria e di adeguamento funzionale con anche il recupero di un piccolo volume di invaso. Sono strategici in questo contesto di cambiamenti climatici». Altri interventi di ristrutturazione delle reti irrigue esistenti. «Abbiamo vari progetti candidati al Pnrr o ai finanziamenti del ministero dell'Agricoltura, la cui pianificazione va in abbinamento al Pnrr, e tutta una serie di opere, tra cui la cassa di espansione del cavo Bondeno, anche questa pensata come ulteriore opera per aumentare il livello di sicurezza idraulica in un bacino importante come quello del cavo Bondeno, che sottende la città di Reggio, Cadelbosco e Bagnolo, poi salvaguarda Novellara e Reggiolo, che consentirà un accumulo di 2 milioni di metri cubi. Una sezione è destinata all'accumulo irriguo per potere affrontare i momenti di siccità».

***

Un momento del convegno organizzato dai Lions a Reggiolo

***

#s#34 #t#1 #c#Reggio Emilia#c#