SICILIA SICILIA CENTRALE 05-05-2022

Sezione: STAMPA NAZIONALE
Sette detenuti di "alta sicurezza" abbelliscono una sala del carcere
Autore: Gandolfo Maria Pepe

PROGETTO DEL LIONS
Sette detenuti di "alta sicurezza"
abbelliscono una sala del carcere
Quasi 8 mesi di progetto per portare un po' di bellezza all'interno della Casa Circondariale di Caltanissetta. Il progetto "ComunicArte" (promosso e curato dal dott. Stefano Graffagnino) era stato deciso di concerto tra l'Istituto penitenziario e il Lions Club Caltanissetta (guidato dal presidente Calogero Pernaci). L'idea è parte integrante del service distrettuale del Lions dal titolo "Una mano a chi ne ha bisogno". Un'attività innovativa alla Casa Circondariale, considerato che in passato mai nulla di simile era stato fatto. L'attività è stata strutturata su 18 incontri, ben 54 ore complessivamente, ed è stata destinata a 7 detenuti appartamenti al circuito AS3 (Alta Sicurezza) e coordinata dall'architetto Michelangelo Lacagnina. La disciplina pittorica è un modo per poter esprimere la creatività e conoscere se stessi e gli altri. Portare arte e bellezza nei luoghi di sofferenza e di pena ha l'obiettivo etico di risvegliare nelle coscienze dei detenuti e nella loro sensibilità, l'amore per la vita, la possibilità di riscatto sociale, di un futuro di riabilitazione. Con "ComunicArte" sono stati realizzati dei murales all'interno
delle aree accessoriali, frequentate dai detenuti. "ComunicArte" è una sintesi rappresentativa delle emozioni dei detenuti: immagini, disegni e frasi. La sala delle video chiamate è stata così abbellita da 3 murales, che pur essendo unici, riproducono paesaggi e tradizioni della Sicilia, della Calabria e della Campania, perché i detenuti che lo hanno realizzato appartengono a quelle aree geografiche. La Sicilia rappresentata dal carretto siciliano, gli agrumi tipici ed i castelli; la Calabria con l'isola di Capo Rizzuto e gli agrumi; la Campania con le pendici del Vesuvio e Castel dell'Ovo. I detenuti hanno avuto la possibilità di esprimere le loro emozioni. L'artista in questo modo esprime se stesso, e loro stessi l'hanno definita una esperienza fantastica, un lavoro fatto con passione e con il cuore. "E' stata portata bellezza al carcere in una struttura molto vecchia. Ringrazio i Lions - sottolinea la direttrice del carcere, la dottoressa Nunziella Di Fazio - in particolare il presidente Pernaci e l'architetto Lacagnina. Un'associazione sempre vicina al carcere, che realizza attività
morali ed etiche. L'opera del carcere è di risocializzazione, prima però svolge la funzione di esecuzione della pena. Il carcere lascia comunque degli effetti collaterali, quali la segregazione. Noi da soli non possiamo svolgere questo compito di risocializzazione, la città deve appropriarsi del carcere, sviluppare un senso di appartenenza. La risocializzazione non conosce confini ed è universale". L'architetto Lacagnina ha sottolineato l'importanza di questa attività, dell'espressione libera lasciata ai detenuti che sono stati responsabilizzati. "Una iniziativa speciale e bella - afferma il presidente dei Lions Calogero Pernaci - soprattutto per questi detenuti che hanno voglia di fare e riabilitarsi". All'inaugurazione dei murales erano presenti la direttrice del carcere Nunziella Di Fazio, il comandante degli agenti Marcello Matrascia, i componenti dell'area trattamentale Michele Alessandro Falsone, Silvana Di Pietra e Luigi Lopiano. Per i Lions presenti il presidente Calogero Pernaci, Anna Filiberti, Giuseppe Giunta, Daniela Scarantino, oltre all'architetto Michelangelo Lacagnina.
GANDOLFO MARIA PEPE
Un momento dell'inaugurazione dei murales e una delle opere realizzate nella sala delle video chiamate

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