CORRIERE DI NOVARA 05-05-2022

Sezione: STAMPA NAZIONALE
"Svelato" alla città il tesoro ritrovato
Autore: Cavalli Laura

S. GIOVANNI BATTISTA DECOLLATO Presentata la conclusione del primo lotto di restauri
"Svelato" alla città il tesoro ritrovato
Per la prima volta visibile dopo secoli il prezioso affresco sotto l'antico organo
Un tesoro ritrovato quasi per caso che sabato si è disvelato alla città. Per la prima volta dopo secoli, infatti, i novaresi hanno potuto ammirare l'affresco "riemerso" durante i restauri della parete orientale della chiesa di San Giovanni Battista Decollato ad fontes di Novara. Un articolato insieme di complessi interventi, partiti dalla necessità di restaurare l'antico organo della chiesa e la cantoria su cui si appoggia per poi coinvolgere l'intera parete (che la chiesa condivide in quel tratto con il Battistero), che hanno rivelato l'importante e sconosciuto affresco: tre scene sacre databili al XVI secolo — "La salita al Calvario"; "La Crocifissione" e "La deposizione" — rimaste a lungo quasi interamente coperte da una scialbatura di epoca settecentesca e da depositi di polvere e materiali organici ormai deteriorati. Un affresco del quale, come hanno spiegato le stesse restauratrici, ancora molto resta da scoprire perché anche negli antichi documenti della chiesa non se ne trova menzione. «E' ragionevole credere che il dipinto, sul quale sembrano individuarsi tre diverse "mani", sia rimasto visibile ai novaresi solo per poco, probabilmente una settantina d'anni». Sabato pomeriggio, come detto, l'opera riportata allo splendore originario con un intervento vo lutamente conservativo è stata presentata alla città, insieme all'intero primo lotto dei restauri, fortemente voluti dalla Confraternita di San Giovanni Battista Decollato ad fontes e resi possibili grazie al contributo di Fondazione Comunità Novarese, Fondazione Crt, Lions Club Na vara Host e Cei. Il cantiere, durato poco più di un anno, ha visto coinvolto un gran numero di professionisti: progetto esecutivo, direzione lavori e coordinamento sicurezza sono stati affidati all'architetto Daniele Moro, mentre Davide Casagrande si è occupato delle indagini archeologiche e Luigi Soroldoni di
quelle diagnostiche. I restauri sono stati eseguiti da Sara Garanzini e Laura Frigeri con Barbara Rimetti (affresco); Comiceria del Valentino (opere in legno); Italo Marzi snc (organo); Arlunno Carlo srl (opere edili); Fratelli Porta sas (carpenteria); Fratelli Consolini, Edil R.M.B. e Falegnameria Santacroce (opere di finitura). Tutto l'intervento si è svolto sotto l'alta sorveglianza della Soprintendenza di Novara, Biella, Vercelli e Vco. Alla presentazione, sabato pomeriggio, hanno portato i propri saluti il vicario generale della Diocesi, don Fausto Cossalter e Davide Maggi, presidente di Fcn. Complessivamente, l'intervento è suddiviso in cinque lotti: al primo seguiranno - non appena sarà possibile - quelli sulla parete occidentale, sulla controfacciata e sulle cappelle interne della chiesa.
• Laura Cavalli
I RESTAURI A sinistra, l'organo e l'affresco riportati allo splendore originario. Sopra, i professionisti coinvolti nei restauri con il priore della Confraternita Marco Boggio e la segretaria Francesca Bergamaschi (foto Agenzia Visconti)

***

#s#31 #t#1 #c#Novara#c#