CORRIERE DELLE ALPI 10-05-2022

Sezione: STAMPA NAZIONALE
Una coalizione di associazioni per rilanciare la sanità feltrina
Autore: Milano Laura

VOLONTARIATO ATTIVO
Una coalizione di associazioni per rilanciare la sanità feltrina
Superata la pandemia si mobilitano le realtà local) più impegnate nel sociale
Faronato: «Il convegno ci dirà qual è stato l'impatto sul sistema sanitario»
Laura MllanO/FELTRE
Una grande "Famiglia" per la rinascita della sanità feltrina dopo due anni di pandemia, e perla conferma evalorizzazione delle eccellenze del Santa Maria del Prato. Con la regia di Famiglia Feltrina e l'impegno scientifico di Pierpaolo Faronato di lunga esperienza e carriera nel management sanitario, scende in campo la cordata delle associazioni più attive e rappresentative nel settore, dal Rotary ai tre Clubs dei Lions, da Mano Amica al Filo di Arianna, con il supporto della Comunità di Valle Primiero e Vanoi, per riprendere le fila di un percorso rallentato dalle restrizioni pandemiche. Con un convegno previsto per venerdì "Le lezioni di una pandemia". Un'iniziativa che, come ha sottolineato il presidente di Famiglia Feltrina Enrico Gaz, «stimoli la comunità a riprendere attenzione nei confronti della sanità feltrina legandola al pensiero sociale che ne ha sempre accompagnato lo sviluppo e l'evoluzione». Già nel periodo pandemico, nonostante le difficoltà, le associazioni hanno continuato a dare: «Come Mano Amica di cui sono terzo presidente dopo Antonio Bortoli e Enrico Gaz», ha detto Paolo Biacoli, «ci siamo confrontad con le criticità collegate alla pandemia e alla carenza di medici, come nel caso di Cure Palliative attualmente in capo a un unico professionista, ma ci siamo anche attrezzati per la ripartenza con altri progetti innovativi». Antonio Bortoli, esponente di Famiglia Feltrina e attuale presidente del Filo d'Arianna, ha sottolineato l'importanza della prevenzione della malattie dell'apparato digerente e l'impegno del sodalizio in netta crescita come numero di soci, per confermare la valenza del centro di riferimento regionale per Oncologia gastronterologica. «Siamo a fianco del primario Andrea Buda e alla sua équipe per dare l'aiuto possibile affinché le campagne per la prevenzione del tumore siano sempre più efficaci». Lions e Rotary si sono distinti, quanto a service, in periodo pandemico e guardano al futuro di una piena ripresa della sanità feltrina. «Ci sono persone, nel nostro sodalizio, che hanno lasciato il segno e mi riferisco a Michele De Boni, Leonisio Doglioni, Nicolino Penile e Angelo Pasquale Pioggia che vorremmo ricordare in occasione del convegno», ha detto il presidente Lions, Paolo Raineri. «I loro insegnamenti sono sempre vividi nel nostro spirito di servizio». Ed Enzo Guarnieri, presidente del Rotary Club ha ricordato le dotazioni durante la pandemia, «per le quali si sono impegnati circa 200 mila euro» e i progetti per la terza fase, quella della rinascita. «Puntiamo molto sullaa scuola e il segno di quanto possiamo essere attrattivi è dato anche dal fatto che alcune centinaia di studenti hanno ottenuto il patentino Blsd per il soccorso con l'utilizzo del defibrillatore». Il convegno di venerdì organizzato da Pierpaolo Faronato avrà lo scopo, ha spiegato l'ex direttore generale dell'Ulss di Belluno, «di dirci come ha impattato il virus su un sistema sanitario maturo, ma ci metterà anche nella condizione di riflettere sulle strategie e le risorse per la rinascita tenuto conto che gli ospedali sono già passati per lo stress-test della prima pandemia della contemporaneità». —

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I rappresentanti delle varie associazioni che scendono in campo per rilanciare la sanità feltrina

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