GIORNALE DI SEREGNO 10-05-2022

Sezione: STAMPA NAZIONALE
Un appello a più voci per la sicurezza sul lavoro

Un appello a più voci per la sicurezza sul lavoro
Al convegno del Comitato Cesano città universitaria interessanti punti di riflessione e la toccante testimonianza di Matteo Mondini
CESANO MADERNO (bu) Una cultura della sicurezza e della legalità. E' l'auspicio uscito a piu voci durante «Prevenire per tutelare. Gli infortuni sul lavoro», il convegno ospitato lunedì sera della scorsa settimana in Sala Aurora di Palazzo Arese Borromeo e promosso dal Comitato Cesano città universitaria in collaborazione con l'Amministrazione comunale e l'Università Vita-Salute San Raffaele. Diversi e qualificati interventi, all'indomani del 1"Maggio, per analizzare da più punti di vista una drammatica problematica che non accenna a diminuire. Dopi una panoramica sulle leggi sulla sicurezza, con un focus sul lavoro sommerso e sugli effetti sociali e giuridici del fenomeno, a cura del comandante della Tenenza dei Carabinieri, tenente Sebastiano Ciancimino (tra il pubblico anche il maggiore Luigi Perrone, comandante della Compagnia di Desio), il microfono è passato a Tiziano Cogliati della Femca Cisl Lombardia: «E' necessario e
urgente un patto per la salute e la sicurezza, l'affermazione di una cultura della sicurezza con la formazione nelle fabbriche e nelle scuole, per insegnare che la prima persona che deve pensare alla sicurezza è il lavoratore e che la prevenzione non è un costo ma un investimento» ha sostenuto il sindacalista portando i drammatici dati italiani: «Sono stati 1.221 i morti sul lavoro nel 2021 e quest'anno nei primi tre mesi in Brianza e in Lombardia abbiamo già raggiunto un +40 per cento rispetto al primo trimestre dell'anno scorso». Proprio alla diffusione della cultura della sicurezza dedica la sua vita Matteo Mondini, il 39enne cesanese, vittima di un gravissimo infortunio sul lavoro a Monza nel 2010 che gli ha causato la perdita del braccio destro e un calvario di 38 interventi chirurgici. «Fino al mio ultimo respiro lotterò affinché la sicurezza sul lavoro diventi un bene per tutti - la promessa del «guerriero che gira le aziende e le scuole con il suo Safetytour - Si lavora per
Relatori e organizzatori del convegno in Sala Aurora di Palazzo Arese Bon-omeo
vivere non per morire». Di Testo unico del Decreto legislativo 81/2008: principi di sicurezza e salute nei luoghi di lavoro ha parlato Lorenzo Dell'Acqua, direttore dell'area Salute e Sicurezza sul lavoro di Assolombarda, mentre su «Le nuove forme di lavoro alienato» si è concentrato Roberto Mordacci, preside della Facoltà di Filosofia dell'Università San Raffaele che ha sede proprio a Palazzo Arese Borromeo. «Quella che va diffusa tra i lavoratori è la consapevolezza di essere in un'opera trasformativa che ha come scopo, più che la semplice produzione, la compartecipazione alle risorse universali» il messaggio del professore. Introdotto dal sindaco Maurilio Longhin e moderato da Federica lorno, presidente del Comitato, il convegno si è avvalso della collaborazione del Lions Club cesanese, di Assolombarda, di Femca Cisl, della Fondazione Forense e dell'Ordine degli avvocati di Monza.

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