SECOLO XIX SAVONA
12-05-2022
Sezione: STAMPA NAZIONALE
«Cyberbullismo, genitori occhio ai social: quasi la metà dei ragazzi li usa tutta la notte»
Autore: Rebagliati Luca
Convegno dei Lions ad Alassio, con la giudice Giorgi e la psicologa Di Camillo
«Cyberbullismo, genitori occhio ai social: quasi la metà dei ragazzi li usa tutta la notte» I consigli
99,6% degli adolescenti ha uno smartphone
98,7%
ha profilo social
69% ha un profilo falso
Luca Rebagliati ALASSIO
Tutti a navigare sui social, anche di notte e all'insaputa di mamma e papà; spesso con profili fasulli. Lo dicono le statistiche sull'uso degli smartphone da parte degli adolescenti: ormai tutti ne hanno uno, e hanno anche un profilo con cui (in più del 60% dei casi) scambiano più di 100 messaggi al giorno, ma quello che colpisce è che quasi la metà lo fanno anche la notte e che più di 2 su 3 hanno un profilo falso. Sono i dati emersi durante il convegno "Interconnettiamoci... ma con la testa", organizzato dal Lions di Alassio, condotto dalla presidente Virginia Carbone con la partecipazione della giudice Fiorenza Giorgi e della psicologa e psico terapeuta Patrizia Di Camillo, alla presenza della preside Sabina Poggio e di tanti genitori. Numeri preoccupanti, soprattutto quelli sull'utilizzo notturno (che quindi sfugge a ogni forma di controllo) e dei profili falsi, che la dicono lunga sulla sfuggevolezza di quanto accade sui social, e quindi della sua potenziale pe
61,6%
invia e riceve più di 100 messaggi al giorno
ricolosità, anche in considerazione del fatto che rispetto al bullismo "tradizionale", quello telematico non consente spazi di fuga, ossia possibilità di evitare lo stalker semplicemente non frequentandolo ed evitando i posti che frequenta. «Cicerone ci racconta che perfino Augusto fu bullizzato perché poco prestante — ha detto Fiorenza Giorgi - e talvolta mi chiedo che fine abbiano fatto i bulli di Augusto dopo che è diventato imperatore. Ma tutti abbiamo letto il libro Cuore, dove c'erano bullizzati e bulli, ma anche Garrone che difendeva i deboli». Ma sui social è più facile trovare un bullo che un Garrone, e per fortuna che negli ultimi anni sono attivate le leggi a sanzionare bullismo prima e cyberbullismo poi. «Spesso si tende a definire certi comportamenti come bravate, o a pensare che ciò che avviene sui social sia qualcosa di diverso dalla vita reale, ma non è così, e anzi è ancora più pericoloso — ha ammonito Giorgi — E attenzione, perché per legge anche i genitori sono responsabili dei comportamenti illeciti dei figli minori, se non dimostra
45,5% tiene lo smartphone acceso anche di notte
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L..
no di avere fatto tutto il possibile per evitarli. Non solo, anche i "like" messi a certi post, a certi filmati, possono procurare guai, perché il codice penale dice che anche chi rafforza nell'altro l'idea di commettere un reato lo commette a suavolta: da spettatore a complice il confine è sottile». Il fatto è che spesso per i genitori è difficile accorgersi che il proprio figlio è bullizzato o si comporta da bullo. «Bisognerebbe prima di tutto ricordarsi di essere stati adolescenti — ha aggiunto Di Camillo — e di avere fatto cose che oggi ci appaiono illogiche, e poi bisogna tenere conto che i nativi digitali approcciano questo mondo in maniera diversa». —
\tolti giovani utilizzano protìli falsi. Sei su dieci mandano oltre 100 messaggi al giorno
Padri e madri devono stare attenti anche ai rischi penali di quello che fanno online i tigli
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