BERGAMONEWS.IT 12-05-2022

Sezione: WEB
I ricercatori del Mario Negri incontrano 800 studenti: “Esperienza stimolante e formativa”

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Bergamo. Ottocento studenti bergamaschi hanno incontrato i ricercatori dell’Istituto Mario Negri per conoscere meglio il mondo della ricerca scientifica e il lavoro che svolgono gli studiosi. Questa preziosa possibilità si è concretizzata in occasione di “Appuntamento con la scienza”, incontro di orientamento che ha avuto luogo mercoledì 4 maggio all’auditorium del collegio vescovile Sant’Alessandro, a Bergamo in via Garibaldi, 3/H.
L’iniziativa è stata organizzata da lions club Bergamo Le Mura in collaborazione con il dipartimento scuola e cultura del Distretto 108 lb2 e il patrocinio dell’Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri. Hanno collaborato, inoltre, l’ufficio scolastico per la Lombardia – Bergamo e la fondazione Opera Sant’Alessandro dando vita a una proficua sinergia.
L’idea, che è stata proposta per la prima volta con questa formula, è scaturita dalla dottoressa Marina Morigi, ricercatrice dell’Istituto Mario Negri da 35 anni e presidente del lions club Bergamo Le Mura. “Essendo impegnata in entrambe le realtà – spiega la dottoressa Morigi – ho immaginato che potessero dare vita a un progetto molto interessante che coinvolgesse l’ambito scolastico. Ci siamo rivolti agli studenti delle classi quarte di 17 scuole superiori fra licei e istituti tecnici bergamaschi. Abbiamo focalizzato l’attenzione su di loro perché a questa età si trovano a decidere come proseguire il proprio percorso formativo scegliendo fra le tante discipline e proposte di studio”.
In questa occasione hanno conosciuto vari ricercatori dell’istituto Mario Negri, esperti in settori delle scienze biomediche, dalla genetica al tissue engineering fino alla medicina molecolare. I relatori hanno illustrato come indagini “microscopiche” siano alla base di qualsiasi progresso e come le nuove tecniche e metodologie che oggi sono disponibili impatteranno direttamente sulla cura del paziente. “È stata un’opportunità per avvicinarli al mondo della scienza e apprendere gli studi e il percorso professionale che hanno intrapreso i ricercatori, possibili esempi di ispirazione per i giovani che si troveranno presto a scrivere il proprio futuro” – continua la dottoressa Morigi.
Complessivamente sono stati coinvolti circa 800 ragazzi, di cui 400 in presenza e 380 in streaming. Nell’auditorium vi erano gli studenti di nove scuole: l’istituto superiore “Giulio Natta”, il liceo classico “Paolo Sarpi”, il liceo scientifico “Filippo Lussana”, l’istituto superiore Valle Seriana, l’istituto superiore “Ettore Majorana”, il centro studi Leonardo Da Vinci, i Licei Opera sant’Alessandro, l’istituto scolastico paritario Suore Sacramentine e l’istituto superiore Archimede. Erano collegate online, invece, altre classi appartenenti a otto realtà: l’itis Quarenghi, il liceo Mascheroni, l’Itis Natta, il liceo Sarpi, il liceo Lussana, l’Isis Majorana, l’Isiss Valle Seriana e l’Isis Archimede.
Dopo i saluti istituzionali, l’introduzione del convegno è stata affidata alla dottoressa Ariela Benigni, coordinatore dell’istituto Mario Negri, che ha tracciato una panoramica degli obiettivi che guidano questa realtà e le attività che promuove. I lavori, poi, sono proseguiti concentrandosi su due macro-aree: “Medicina rigenerativa” e “Genetica e malattie rare”, che hanno suscitato molto interesse tra i ragazzi.
La prima ha visto l’intervento del dottor Christodoulos Xinaris, capo laboratorio Organ Regeneration (“Rigenerare gli organi in laboratorio”), seguito dalla dottoressa Barbara Imberti, capo laboratorio di biologia cellulare e medicina rigenerativa (“Cellule staminali e medicina rigenerativa”) e la dottoressa Sara Conti, ricercatrice (“La microspia elettronica: lo sguardo sull’invisibile”). Nella seconda parte, invece, hanno preso la parola la dottoressa Marina Noris, capo laboratorio di immunologia e genetica delle malattie (“Il ruolo della genetica nella comprensione delle malattie rare e oltre…”) e la dottoressa Susanna Tomasoni, capo laboratorio di terapia genica e rigenerazione cellulare (“Dalla terapia genica all’editing del genoma”).
Infine, hanno portato la loro testimonianza il dottor Alexandru Scarlat e la dottoressa Rayan Mahmoud Ali Mahmoud, due studenti che stanno effettuando il dottorato internazionale all’istituto Mario Negr (“From academic studies to scientific research: the journey of a modern researcher”),
“Colgo l’occasione per ringraziare tutti gli intervenuti – afferma la dottoressa Morigi – per l’importante contributo che hanno dato. Ringrazio, inoltre, don Luciano Manenti, rettore delle scuole dell’Opera Sant’Alessandro, che ha ospitato l’iniziativa. In apertura dei lavori, all’interno dei saluti istituzionali, ha approfondito la figura del ricercatore come modello per i giovani fornendo tanti spunti di riflessione. Il mio ringraziamento, poi, va a Ivo Benedetti, governatore del Distretto 108 Ib2, che ha assicurato la propria collaborazione e supporto. Rivolgo un accorato grazie anche alle socie del lions club Le Mura che mi hanno aiutato: Tullia Vecchi, coordinatore del Dipartimento Scuola Distretto Ib2, che ha contattato tutte le scuole, e Raffaella Fidanza che, con i suoi collaboratori della società di servizi e comunicazione Eurotarget, ha organizzato un collegamento di altissima qualità in streaming con gli studenti che hanno seguito l’evento da remoto”.
Evidenziando il valore di questa proposta, la dottoressa Morigi conclude: “È stata un’esperienza molto stimolante e formativa. Inizialmente i ragazzi hanno ascoltato i vari interventi che si sono susseguiti nel corso della mattinata, ma nell’arco di breve tempo, hanno preso coraggio e posto domande molto interessanti ai ricercatori. Gli interrogativi hanno riguardato soprattutto la libertà, il senso dell’etica e l’apertura mentale per dedicarsi a queste professioni. L’auspicio è di poter organizzare nuovi Appuntamenti con la scienza in futuro perché è stata un’avventura bellissima”.
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