GAZZETTA D'ASTI
13-05-2022
Sezione: STAMPA NAZIONALE
Un viaggio tra le marionette e la storia della nostra cultura
Autore: Porcellana Patrizia
A San Martino inaugurata la mostra di Vincenzo Tartaglino
Un viaggio tra le marionette
e la storia della nostra cultura
Dallo scorso 6 maggio e fino al 26 giugno, nella splendida sagrestia e nel coro della chiesa di San Martino si può ammirare la mostra "Le marionette di Vincenzo Tartaglino, il marionettista di San Rocco': Un evento nato nell'ambito delle iniziative organizzate per promuovere la conoscenza e la valorizzazione della settecentesca chiesa, uno degli esempi più interessanti del barocco astigiano. A voler onorare, dopo la mostra dedicata al pittore Paolo Viola, la pluridecennale attività del borghi sano, classe 1940, salvaguardando e promuovendo una tradizione locale unica nel suogenere, di cui poche persone sono a conoscenza, sono state l'associazione culturale San Martino e la parrocchia in collaborazione con il "Lions Club Storici, Artisti e Presepisti di Asti". E all'inaugurazione prendono la parola per primi proprio coloro che hanno promosso l'iniziativa. Il parroco, padre Luigi Testa, spera che San Martino, grazie a mostre e convegni, con museo e chiesa sempre aperti, diventi un motore culturale non solo per il borgo ma per la città, augurando poi a Vincenzo tanti bambini in visita per raccontar loro le sue storie. Mauro Imbrenda del "Lions", amico di Tartaglino dal 1998, e Raffaella Ferrari, presidente del sodalizio, fanno sapere che richiederanno di inserire la mostra in "Asti Teatro" grazie agli spettacoli delle 16 del sabato e della domenica, giorni in cui il marionettista, spiegata l'origine delle sue creazioni portate in giro per l'Italia, darà vita a vere e proprie rappresentazioni come "Gianduja e la farina magica" andato in scena lo scorso 25 aprile durante la Fiera "ViviVerde" a CastellAlfero. Seguono altri due interventi, quello del superiore provinciale degli Oblati, padre Fiorenzo Cavallaro che, lodando l'iniziativa, spera che serva anche a "far entrare qualcuno in più in chiesa", e del sindaco Maurizio Rasero il cui discorso, davvero appassionato, rievoca un'infanzia del tutto diversa da quella odierna, fatta di semplici giochi, che tuttavia rendevano i bambini più appagati: E di marionette che devono "dialogare con
Tartaglino e i personaggi di Pinocchio • IWc PUHCEI ZANA
i piccoli ma anche con i grandi raccontando ognuna la sua storia", parla poi Vincenzo dalle cui parole traspare tutto l'amore che ha per queste sue "creature" che ha ideato, modellato in legno e creta, vestito con stoffe adatte alla storia e al ruolo del personaggio. I canovacci e i copioni sono in parte stati trascritti da lui, e per questo il suo archivio ha una valenza storica notevole. Altri sono tratti da romanzi e fiabe. Il viaggio inizia presentando, inserite in strutture in legno predisposte da Lorenzo Pregno, Biancaneve e i sette nani, poi ecco la Bella e la Bestia, indi Pinocchio, con un'eccezionale balena in cui entra il burattino alla ricerca del babbo, Aladino, il Piccolo Principe, che affronta temi come il senso della vita e il significato dell'amore e dell'amicizia, Colombo e le sue caravelle... Nel coro ecco il ciclo carolingio con i paladini (uno grande, autentico siciliano viene donato a Vincenzo durante l'inaugurazione), la complessa costruzione egizia per la quale occorse davvero molto materiale, ed anche pezzi rari acquistati da Tagini, sotto i portici di piazza Statuto. Infine, un duplice omaggio a Vittorio Alfieri e a Giorgio Faletti con la rappresentazione della sua favola morale "La piuma" Orari di visita: venerdl e sabato dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 18. La domenica dalle 11 alle 12 e dalle 16 alle 18. Ogni sabato e domenica pomeriggio sarà possibile, alle 16, assistere ad uno spettacolo del marionettista. Per informazioni 0141/593477.
Patrizia Porcellana
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