GAZZETTINO PORDENONE 14-05-2022

Sezione: STAMPA NAZIONALE
Centraline rumorose: costretti ad aspettare la fine dei lavori - Centraline, costretti all'attesa
Autore: Scarabellotto Michelangelo

Sacile Centraline rumorose: costretti ad aspettare la fine dei lavori
L'Amministrazione comunale di Sacile e residenti del condominio "Bella Venezia" non nascondono la loro «disperazione» per le vibrazioni provocate da due centreline lungo il Livenza. Ma le rimostranze si scontrano con la legge: potranno far valere i loro diritti solo quando saranno terminati I lavori di recupero degli impianti.
Scarabellotto a pagina X
Centraline, costretti all'attesa
>La dura protesta degli abitanti per i rumori nell'area ?I1 Comune mette le mani avanti: impossibile ogni adiacente agli impianti idroelettrici in via di recupero azione finché l'azienda non avrà terminato i lavori
SACILE
Sono sulla stessa linea l'Amministrazione comunale di Sacile e i residenti del condominio "Bella Venezia", che non nascondono la loro "disperazione" per le vibrazioni provocate da due centraline: quella del Rampo Biglia per 24 ore, quella del ramo Pietà per 12. Nelle abitazioni la tranquillità è messa a dura prova, perciò sia gli abitanti che il Comune intendono continuare a fare pressione su Arpa e Regione per effettuare il collaudo delle opere, già sollecitato ma rimandato alla conclusione dei lavori, pronti etrambi ad intraprendere un'azione giudiziaria. Lo hanno più volte ribadito, nel corso del convegno organizzato dal Lions Club Sacile svoltosi nella Sala del Ballatoio di Palazzo Ragazzoni, il sindaco Carlo Spagnol e l'assessore alle opere pubbliche Roberto Ceraolo, presente il responsabile dell'area tecnica Roberto Cauz. Il vice presidente del Lions Giuseppe Nadin ha ricordato l'impegno dell'Associazione in progetti che riguardano l'ambiente, la sicurezza, la salute, evidenziando l'importanza del «bene acqua, vettore energetico, indispensabile alla vita ma anche portatrice di morte se è incontrollata». È quindi intervenuto il
sindaco Spagnol informando come l'aspetto idroelettrico sia una componente del Piano energetico del Comune assieme al fotovoltaicogià adottato in diversi edifici pubblici con nessun impegno di denaro per il Comune. Ad entrare nel merito del problema è stato l'assessore Ceraolo che dopo essersi dichiarato d'accordo sulla necessità dell'intervento ha subito sottolineato che «non lo rifarei così come fatto», aprendo subito al malcontento dei residenti del Condominio "Bella Venezia" presenti in sala che hanno chiesto una «maggiore azione del Comune nei confronti di ARPA e Regione affinché accelerino il collaudo per definire cosa non va e prescrivere i rimedi». L'assessore ha ricordato la storia della vicenda partendo da11992 quando la Mineraria ha ceduto le quattro centraline (Biglia, Pietà, Campo Mario e Rio Paisa) al Comune a cui è seguito un lungo periodo fino al 2002 senza che succedesse nulla. Nel 2002 «l'interesse del Comune a recuperare le centraline, attraverso un intervento diretto del Comune, è stato «vanificato dal patto di stabilità dello Stato che ci impediva di assumere nuovi mutui. Siamo quindi ricorsi al "Project financing" mediante gara pubblica che ai tanti interessamenti ha prodotto una sola offerta della ditta che sta eseguendo i lavori». Che cosa non vada, lo hanno lo hanno spiegato i residenti del Condominio Bella Venezia: «I rumori, le vibrazioni che ci rovinano la vita, dunque è necessario intervenire per sollecitare il collaudo delle opere, al fine di poterci tutelare». L'Amministrazione comunale, ha tenuto a precisare il Sindaco, «non si è svegliata oggi, ma ci siamo attivati subito dopo le prime segnalazioni con la Regione e l'ARPA, ottenendo però la risposta che un loro intervento è possibile solo a lavori ultimati essendo quella rilasciata alla ditta una "Autorizzazione unica". Ha assicurato che l'Amministrazione è «ogni giorno con voi e lo sarà anche in caso di azione giudiziaria, aggiungendo che se fosse stato nelle nostre possibilità saremmo interventi fin dalle prime proteste». Gli aspetti tecnici e burocratici della vicenda sono

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stati illustrati dal capo dell'area tecnica del Comune Roberto Cauz che si è anche soffermandosi sulla potenzialità delle centraline una volta recuperate, grazie al progetto da' 3 milioni 700 mila euro che consente alla ditta la proprietà dell'intero impianto per 29 anni nel corso dei quali il comune riceverebbe una percentuale pari a 1,3 per cento su ogni 100 euro, pari a 10 mila euro l'anno. Michelangelo Scarabellotto
PROGETTO (.sazie all'investimento da 3 milioni 700 mila euro la ditta clic recupererà le centraline avrà la proprietà dell'impianto per 29 anni e il comune riceverebbe circa lo mila curo l'anno
RECUPERO Alcuni dei lavori per il ripristino di centraline elettriche sul Livenza a Sacile

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