CORRIERE DELLE ALPI 15-05-2022

Sezione: STAMPA NAZIONALE
Un meleto per Osnato e un assegno dai Lions per ii 300 compleanno di Fraternità a Landris
Autore: Pasuch Nicola

SEDICO
Un meleto per Osnato e un assegno dai Lions per 11300 compleanno di Fraternità a Landris
II notaio firmò nel suo studio la fondazione della comunità Dal 1992 aiuta chi soffre di dipendenze da alcol e droga
SEOICO
Spegne trenta candeline la comunità Fraternità di Landris, in comune di Sedico. Era il 1992 quando la realtà impegnata (in verità già dalla fine degli anni Settanta, anche se con una veste meno istituzionale) nel recupero delle persone che soffrono di dipendenze da alcol e droga si costituì formalmente nello studio del notaio Pasquale Osnato. E proprio ad Osnato è stato intitolato, ieri mattina, il nuovo meleto realizzato a pochi passi dalla struttura grazie al contributo del Lions club che, ieri mattina, ha consegnato al presidente della comunità, don Cesare Larese, un assegno da cinquemila euro con il quale sono stati finanziati i lavori di realizzazione del frutteto. Si prenderanno cura del meleto gli ospiti della comunità. «Ci sono tre motivi per celebrare questa giornata: i 30 anni dell'associazione, la nuova piantagione e i lavori realizzati sulla casa. Tra i 24 soci che sottoscrissero l'atto costitutivo c'erano anche alcuni tra i presenti, come Stefano Ianiro e Alessandro Burigo», ha sottolineato don Larese, che ha poi ricordato alcune figure centrali nella storia
della comunità Fraternità: da Vittorio Marelli a don Francesco Cassol, che ne era il presidente quando venne tragicamente ucciso. «Essendo io, allora, parroco di Sedico, mi avvicinai a questa realtà. Sono entrato in punta di piedi, ma in verità, prendendomi per i piedi mi hanno trascinato dentro». A ricordare la storia della comunità Fraternità è stato in primo luogo Stefano Ianiro, rappresentante del Lions club ma anche della schiera di volontari che dedicano energie, tempo e risorse alla struttura di Landris. La direttrice di Landris, Giulia Gallinari, ha rivolto il suo grazie «a tutti gli ospiti della comunità che si sono impegnati nella manutenzione della casetta e del verde e che quotidianamente svolgono i loro compiti e ai colleghi che mi supportano e sopportano per la parte strettamente terapeutica». È stata poi la volta dei numerosi interventi da parte delle autorità: dal sindaco di Sedico, Stefano Deon (che ha parlato di «un luogo fantastico dal punto di vista ambientale dove si toccano alcuni problemi veramente importanti delle persone» e di «un lavoro fondamentale perché dà speranza»), al consigliere regionale veneto Giovanni Puppato. Sono stati anche portati i saluti dell'assessore regionale Manuela Lanzarin e di don Gigetto De Sortoli, che fu tra i soci fondatori. Sono intervenuti, poi, tra gli altri, Fabio Ferrari (presidente Coyest) e Amalia Manzan (direttrice del servizio dipendenze dell'Ulss Dolomiti). Giovanna Losso (presidente del Lions club Belluno) ha consegnato a don Cesare Larese (in rappresentanza del movimento Fraternità Landris onlus) un assegno da cinquemila euro. È stata quindi la volta della benedizione della struttura (recentemente oggetto di un importante lavoro di riqualificazione energetica che ha consentito di migliorare la qualità della vita all'interno della casa e di contenere i costi) da parte del parroco di Sedico, don Mirko Pozzobon. Infine, assieme alla folta schiera di presenti, la cerimonia si è spostata di qualche decina di metri, di fronte al nuovo meleto, dove è stata scoperta una targa dedicata alla memoria di Pasquale Osnato. I familiari, commossi, hanno sottolineato il suo grande attaccamento nei confronti di questa comunità. -
NICOLA PASUCH

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La consegna dell'assegno e l'inaugurazione del meleto a Ladras

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