GAZZETTINO PORDENONE 17-05-2022

Sezione: STAMPA NAZIONALE
Il ricordo di Igne, scultore «sensibile e senza frontiere»
Autore: M. s.

La cerimonia
Il ricordo di Igne, scultore «sensibile e senza frontiere»
SACILE
«Giorgio è stato un artista senza frontiere ma anche uomo di umanità che si respira in tutte le sue opere sparse nella Città che ha amato, nella quale è vissuto fin da bambino quando i genitori lo hanno "consegnato" ai nonni perché Sacile in quegli anni era più sicura». Lo ha sottolineato il rappresentante del Lions Club Sacile Mario Valente, nell'incontro aperto in San Gregorio dal socio Lions Gianni Camol e dal Coro "Livenza" diretto da Toni Colombera, che ha eseguito "L'inno alla Amicizia" dedicato allo scultore Giorgio Igne. A portare il saluto dell'Amministrazione il Sindaco Carlo Spagnol che ha sottolineato come la partecipazione di così tante Associazioni
rappresenti «la conferma di cosa Giorgio sia stato per Sacile» e l'assessore alla cultura Ruggero Spagnol che ha evidenziato come «oggi sia giornata di festa che la Città ha voluto dedicare allo scultore e all'uomo con questa targa che rappresenta la conclusione di un percorso che Giorgio ha dedicato alla sua Città, oggi così numerosa a ricordarlo».
Tracciando brevemente la vita dello scultore, il dottor Valente ha sottolineato che Giorgio è
stato «scultore senza frontiere, le sue opere in tutta Europa ma anche in Argentina, Brasile Jugoslavia , hanno portato nel mondo la solidarietà, l'aspetto che ha caratterizzato la sua intera vita». I legami di una amicizia protrattasi fin da giovane, sono stati ricordati dall'architetto Ettore Pollesel che ha messo in luce
l'aspetto che ha caratterizzato tutta la vita dello scultore: la generosità e solidarietà trasmesse attraverso le sue opere, soffermandosi su alcuni episodi di vita vissuta assieme che rimarranno scolpiti nella mia memoria che mi ricorderanno per sempre il senso dell'amicizia, del rispetto dell'altro che hanno caratterizzato la vita di Giorgio. La critica d'arte Loredana Gava ha ricordato il primo incontro con Igne in occasione di un concerto in una chiesetta di Cappella Maggiore nella quale lo scultore sacilese aveva portato alcune sue opere sottolineando che nella sua scultura "Il pesce che gioca con il bambino", diventata il simbolo di Sacile «c'è il ricordo suo di bambino in riva al Livenza, fortemente legato al fiume».
M.S.
v, RIPRODUZIONE RISCRVA1A
MOW- — w — — IL RICORDO Alcuni dei presenti alla posa delta targa sulla statua di Giorgio Igne

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