LASTAMPA.IT 20-05-2022

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Il mio eroico Beethoven vince sulle avversità

Il mio eroico Beethoven vince sulle avversità
Concerto benefico IL 23 A PINEROLO E IL 26 AL CONSERVATORIO DI TORINO
20 Maggio 2022 alle 06:27
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Tutta la forza e l’energia della musica per ritrovare il piacere di stare insieme facendo anche del bene. Un doppio appuntamento con protagonisti talenti emergenti sarà in programma lunedì 23 alle 21 al Teatro Sociale di Pinerolo in piazza Vittorio Veneto 24 e giovedì 26 alle 21 al Conservatorio di piazza Bodoni a Torino. Organizzato dal lions club Pinerolese Host e il lions club Torino Due, sarà un concerto interamente dedicato a Beethoven declinato secondo la sensibilità dell’Orchestra Sinfonica Giovanile del Piemonte diretta da Mario R. Cappellin, con solista al piano Edoardo Turbil. Il musicista torinese, dopo essere entrato nella prestigiosa Juilliard School di New York, dove ha conseguito il dottorato insegnando anche pianoforte, a febbraio è diventato docente di pratica e letteratura pianista al Conservatorio della sua città.
Qual è lo scopo di questo doppio evento?
«Visto il difficile periodo che stiamo attraversando, volevamo in qualche modo celebrare il graduale ritorno alla normalità. Saranno due serate a sfondo benefico il cui ricavato sarà devoluto al progetto di ampliamento della Casa di Accoglienza La Madonnina di Candiolo».
Cosa proporrete?
«Abbiamo scelto un programma dal significato simbolico con il Concerto Imperatore e la Quinta Sinfonia di Beethoven. Entrambi i brani sono il paradigma romantico, quello della vittoria sulle avversità. Esempio lampante è proprio la Quinta che è una sorta di testamento, scritta intorno al periodo in cui il compositore si sta rendendo conto di essere ormai vicino alla sordità e, nonostante abbia pensieri cupi, si convince di riuscire a superare quello che il fato gli ha riservato. Lo stesso vale per il Concerto Imperatore che fa parte del periodo eroico ed è esso stesso emblema della riuscita».
Cosa vuol dire essere pianista nel 2022?
«E’ un lavoro complicato e ci vuole spirito di sacrificio, soprattutto in questi ultimi anni in cui i valori della classica vanno scemando. Quindi essere un musicista è anche interrogarsi sul significato di questa professione cercando di riportare in auge quello che si sta perdendo. La classica sta attraversando un periodo difficile, il pubblico, soprattutto quello più giovane, sembra allontanarsi».
Cosa bisogna fare per avvicinare i ragazzi?
«Occorre trovare il modo per rendere la classica attuale senza snaturarla. Esempio concreto è “Livemotiv”, il progetto di educazione all’ascolto promosso da De Sono che, attraverso un’esperienza didattica coinvolgente, cerca di sfatare alcuni luoghi comuni. Il mondo si evolve, progredisce e se non si sta al passo con i tempi si rischia di estinguersi. Questo è vero per molte cose, soprattutto per la classica».
Biglietti a 25 euro; 10 il ridotto. Tel. 366/71.66.884. —
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