GIORNALE DI VICENZA 21-05-2022

Sezione: STAMPA NAZIONALE
Il docente al Lions «Dobbiamo chiedere scusa ai nostri figli»
Autore: Duso Marialuisa

CLUB Lezione di economia da Beretta Zanoni
Il docente al Lions «Dobbiamo chiedere scusa ai nostri figli»
«I vantaggi ottenuti da generazioni saranno scaricati tutti sui giovani»
Marialoisa Doso luisa.duso@ilgiornaledivicenza.it
N Parlare di economia dopo in Covid, immaginando scenari futuri con una guerra in atto, i prezzi che lievitano e i mercati che scendono è un po' come giocare al lotto. Ha provato a farlo Andrea Beretta Zanoni, ordinario di strategia e politica aziendale all'università di Verona, e presidente di Vicenza Univr Hub, il polo scientifico didattico dell'università di Verona a Vicenza nel corso di una serata promossa dal Lions Club di Schio. Invitato dalla presidente Emanuela Candia il docente ha scattato la fotografia di una delle situazioni più complesse degli scenari internazionali. «Rispetto a gennaio - ha detto - quello che sta accadendo in Europa ha profondamente modificato il quadro», un modo più delicato per dire che le prospettive di crescita sono state fortemente ridimensionate. «Il fondo monetario internazionale ha ipotizzato una crescita del 4,4% ma non sarà così fino a che non vedremo spiragli che per ora non ci sono». Diverse le ragioni: prima di tutto perché «Molte variabili economiche sono influenzate da variabili geopolitiche». Ciò che pesa di più è in conflitto in Ucraina «Una situazione che pensavamo di non dover rivedere ma che appartiene ad uno squilibrio più ampio che non è di oggi». Secondo il docente il vero conflitto è fra la Cina e il mondo occidentale ed è necessario costruire un nuovo equilibrio perché quello che è accaduto in Ucraina potrebbe ripetersi a Taiwan o in Corea. Per l'Unione europea la parola d'ordine è diventata autonomia: «Energetica, alimentare, tecnologica e, perla prima volta, militare perché in Europa non esiste un sistema di difesa». Un altro grosso problema sono le materie prime difficili da reperire e a prezzi alle stelle. L'impennata dell'inflazione si tradurrà in una pesante erosione dei salari e «se non ci saranno segnali di contenimento dopo l'estate, c'è il rischio che balzi al 7% e considerato che arriviamo da una politica monetaria iper espansiva, il rialzo dei tassi è una prospettiva reale». In tutto questo pesa la difficoltà di combinare i bisogni delle aziende con la disponibilità di persone in cerca di occupazione. «Oggi - ha ricordato - in Italia mancano 17 mila autisti e ci sono 34 milioni di persone inattive a fronte di 23 milioni di occupati e i flussi migratori di giovani in cerca di occupazione non vengono compensati dai flussi in ingresso». Tutta questione di disequilibrio, che porterà ad un periodo non facile. Chiosa finale: «Qui ci sono generazioni che hanno approfittato di certi meccanismi per ottenere vantaggi che vengono scaricati sui nostri figli. A cui dobbiamo chiedere scusa». •
Lions Candia e Beretta Zanoni

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