VOCE.IT 26-05-2022

Sezione: WEB
Al Rotary tutti i segreti del nostro cervello Sociale

Interessante botta e risposta con i Neurologi del Ramazzini e di Baggiovara
Al lions Carpi Host esplorati i segreti del nostro cervello
Il cervello umano, le sue potenzialità, il suo funzionamento e le sue malattie, sono state al centro di un interessante botta e risposta di alto livello medico durante l'ultima conviviale organizzata dal lions club Carpi Host presieduto per l'anno sociale 2021-22 che va terminando da Vincenzo Pennacchioli. A illustrare le ultime scoperte sul funzionamento (e purtroppo, anche sul malfunzionamento) di questo importantissimo organo, alcuni Neurologi che al cervello hanno dedicato e stanno dedicando la loro attività professionale e di studio: Gabriele Greco, già primario della Neurologia di Carpi e presidente onorario di A.Li.Ce. Carpi, l'associazione che assiste le famiglie delle persone affette da ictus cerebrale, Mario Santangelo, attuale primario della Neurologia del Ramazzini con il suo collega Luca Vaghi, e Maria Angela Molinari, neuropsicologa, responsabile della Neuropsicologia nel reparto di Neurologia di Baggiovara e docente di Neuroscienze all'Università di Bologna.
(segue)
Come ha ricordato in apertura dell'incontro il dottor Gabriele Greco, il Covid ha prodotto anche gravi ripercussioni sul sistema neurologico e non solo sul sistema polmonare: afasie, stanchezze, depressione, insonnia e altri gravi inconvenienti si stanno registrando in pazienti colpiti a suo tempo dal Covid ed ormai clinicamente guariti. Sono gli effetti del cosiddetto "long Covid". "Gli effetti a medio e lungo termine sul sistema neurologico e sul cervello sono ancora in corso di studio ma sono ormai comprovati", ha affermato il presidente onorario di A.Li.Ce. "I ricoveri nel reparto di Neurologia del Ramazzini - ha ricordato a sua volta il dottor Santangelo - nel periodo pre-Covid ammontavano a 250-280 ogni anno. Durante il Covid, con le restrizioni agli accessi e una certa ritrosia a farsi ricoverare in ospedale per timore di contagio, si registra un calo di ricoveri ma non per questo le malattie neurologiche sono diminuite, anzi se ne registra un consistente aumento". Alla dottoressa Molinari il compito di illustrare ai partecipanti all'incontro i segreti della memoria i cui centri si collocano in diversi punti del cervello e che a volte ci fanno ricordare nitidamente eventi lontanissimi nel tempo mentre ci fanno sfuggire cose banali - ma non meno importanti per la nostra vita sociale e di relazione - accadute solo pochi istanti prima. Sono i "vuoti di memoria" che a volta segnalano l'insorgenza di patologie progressive e gravi: demenze senili, Parkinson, Alzheimer. Non sempre una carenza mnemonica è sintomo di queste malattie - hanno precisato gli specialisti -; a volte i segnali sono molto più sottili e cominciano a farsi notare anche in età giovanile, come alcune percezioni odorose o del gusto. Come nel Covid. 
(Nelle foto: alcuni momenti della serata lions con i medici ospiti)
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