GAZZETTA DI REGGIO 26-05-2022

Sezione: STAMPA NAZIONALE
Diga di Vetto, se ne parla sabato con gli esperti all'università

Diga di Vetto, se ne parla sabato con gli esperti all'università
Annosa questione H primo progetto per la diga di Vetto risale al 1860, quando un bacino sull'Enza fu ideato dall'ingegne Grisanti
Vetto Costruire invasi per trattenere l'acqua e contrastare la siccità è una priorità ormai non più rinviabile. La Regione Emilia Romagna ha recentemente chiesto un finanziamento statale per la progettazione di un invaso sul fiume Enza: una questione che si trascina da anni e che i cambiamenti climatici ora stanno rendendo indifferibile. II Lions Club Reggio Emilia Host "Città del Tricolore", al fine di offrire un momento di confronto qualificato in merito alle soluzioni più idonee da realizzare, organizza un incontro dal titolo "Quale invaso perla Val d'Enza?", che si terrà sabato dalle 9.30 nell'aula magna "Pietro Manodori" di Unimore (vialeAllegri 2 a Reggio Emilia).
I relatori dell'incontro sono Meuccio Basai, segretario generale dell'Autorità distrettuale del fiume Po; Guglielmo Garagnani, vicepresidente del Consorzio del Parmigiano-Reggiano; StefanoOrlandini, professore ordinario di Costruzioni idrauliche a Unimore; DomenicoTurazza, direttore generale del Consorzio di bonifica dell'Em ilia Centrale. «La valle dell'Enza è l'unica in Emilia che consenta di realizzare uno sbarramento sufficiente— si legge in una nota degli organizzatori —. A distanza di trentacinque anni dal progetto poi sospeso nel 1989, la realizzazione di una diga a Vetto torna necessariamente d'attualità» . •

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