SICILIA CATANIA 26-05-2022

Sezione: STAMPA NAZIONALE
Tecnici ed esperti in sopralluogo ai resti dell'antico acquedotto romano
Autore: A.l.t

MONGIUFFI MELIA
Tecnici ed esperti in sopralluogo ai resti dell'antico acquedotto romano
MONGIUFFI MELIA. Sono resti preziosi, quelli dell'acquedotto risalente all'epoca imperiale romana, che dalle sorgenti poste sulle alture del borgo antico portava il prezioso liquido alla città di Tauromenium. Un'opera di grossa ingegneria idraulica per la tutela e valorizzazione della quale è impegnato da tempo il Comune del piccolo centro collinare della Valle del Chiodàro guidato dal sindaco Rosario D'Amore, che si avvale dell'apporto di enti, associazioni ed esperti del settore. In quest'ottica va inquadrato il sopralluogo effettuato in contrada Fanaca presso l'arco di un ponte, una delle parti dell'esteso impianto ancora in buono stato di conservazione, al quale hanno preso parte i tecnici della Soprintendenza ai Beni culturali di Messina, Giusy Zevatteri e Rocco Burgio, Maria Gra11 sopralluogo all'acquedotto
zia Vanaria del Parco archeologico di Naxos-Taormina, i componenti del gruppo sentieri della sezione di Taormina del Cai, nonché l'archeologo Dino Alberto Rapisarda, assieme al vicesindaco Leonardo Longo, all'assessore al Turismo Marcello Longo, al presidente del Lions Club Letojanni Valle d'Agrò, Filippo Salvia, a Giovanni Curcuruto, memoria storica del paese, e al parroco di Mongiuffi, don Daniele Truscello. Quello in questione è stato il primo passo ufficiale per il processo di conservazione e valorizzazione di quanto resta dell'imponente struttura idraulica, che nei secoli scorsi ha contribuito a dissetare Taormina. L'intento è quello di inserire questa parte del patrimonio storico culturale, appartenente a tutto il comprensoriotaorminese, nel contesto del Parco archeologico di Naxos-Taormina, diretto da Gabriella Tigano, forte anche del sostegno di Alberto Samonà, assessore regionale ai Beni culturali e dell'Identità siciliana.
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