SICILIA SIRACUSA - RAGUSA 26-05-2022

Sezione: STAMPA NAZIONALE
Le contraddizioni sul fine vita tra precetti di etica e di diritto
Autore: Laudetta antonello

Le contraddizioni sul fine vita tra precetti di etica e di diritto
O Comiso: i Lions hanno promosso un dibattito sul delicato tema
O Di Rosa: «Il giudice ha cercato di colmare le lacune del legislatore»
ANTONELLO L.AUREITA
COMISO. "Etica e Diritto del fine vita volontario" è stato il titolo di un recente incontro-dibattito organizzato dal Lions Club Comiso Terra Iblea di cui è presidente Concetta Puccia con la quale hanno collaborato nell'occasione i consoci Di Sano e Russotto. Tema attuale, che intercetta le tematiche relative ai problemi del diritto vigente, di quello che il legislatore riterrà di elaborare, delle questioni morali afferenti al campo sanitario e dei problemi psicologici connessi per chi assiste il paziente. Ne hanno parlato Giovanni Di Rosa, docente all'università di Catania di Diritto Civile e Biodiritto, Massimo Pulvirenti, presidente della sezione civile del Tribunale di Ragusa, l'anestesista Corrado Presti, che pratica la terapia del dolore, e la psicologa Chiara Occhipinti, presenti tra gli altri il sindaco Maria Rita Schembari, il deputato regionale Giorgio Assenza, la presidente dell'Ordine forense di Ragusa Emanuela Tumino, il dirigente del Commissariato di polizia di Comiso Alberto Salerno. Nel corso del confronto sono emerse le contraddizioni etico-legali proprie del tema. Infatti, Di Rosa ha evidenziato, da un lato, evidenziando i principi costituzionali che tutelano il diritto alla vita, mentre dall'altro disciplinano la libertà di scelta. Si è soffermato su alcuni interventi giurisprudenziali, dove il giudice ha cercato di colmare le lacune del legislatore, evidenziando i limiti di una possibile scelta finale. Pulvirenti, a sua volta, ha evidenziato come la magistratura ha provato a dare risposte a chi ha invocato giustizia, escludendo di fatto la punibilità di chi, con le modalità previste dalla legge, agevola l'esecuzione del proposito di suicidio (sentenza n. 242/2019 Corte Cost.). Presti e Occhipinti hanno posto l'accento sui problemi psicologici che comporta la scelta del suicidio assistito sia nel paziente che nei parenti o amici che lo assistono, ma verosimilmente il problema psicologico più importante è dato dal conflitto interno di chi, per amore verso i propri cari, decide di non rivelare la propria patologia, vivendo in solitario il dramma. Problemi etici e sofferenze che coinvolgono i componenti di un nucleo familiare, che lasciano aperto ogni discorso sulla scelta secondo il credo religioso, la dignità della sopravvivenza e la libertà della persona di autodeterminarsi in ordine alla fine della propria esistenza. Ha concluso Puccia osservando che argomentazioni utili potrebbe fornire la società civile al legislatore per un testo che riesca a coniugare la libertà di scegliere di vivere o morire e il proprio credo religioso o il diritto alla vita. •

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Due momenti dell'incontro Lions tenutosi a Comiso

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