GAZZETTA DI REGGIO 28-05-2022

Sezione: STAMPA NAZIONALE
I ragazzi di Casa Gioia scelgono lo sport

I ragazzi di Casa Gioia scelgono lo sport
Due pomeriggi a settimana alla "Da Vinci". «Così nasce l'inclusione»
Reggio Emilia Ostacoli, tiro a canestro, bowling, esercizi con la palla e alla spalliera: c'è tutto questo nei due pomeriggi alla settimana che i ragazzi di Casa Gioia, centro psico-educativo ABA che accoglie utenti dai tre anni fino all'età adulta, trascorrono nella palestra Leonardo Da Vinci, a Reggio Emilia, nell'ambito del progetto sviluppato con la collaborazione di All Inclusive Sport. Obiettivo quello di promuovere una comunità più inclusiva proprio attraverso la pratica sportiva. I percorsi sono rivolti ai giovani autistici o con disabilita cognitiva che frequentano il centro di via Gioia e tengono conto delle diverse diagnosi e possibilità di ognuno. Ogni attività si svolge sotto l'occhio attento del tutor di All Inclusive Sport Matteo Bertelli, laureato in Scienze Motorie e insegnante di educazione fisica, il quale evidenzia che l'allenamento viene differenziato «in base alle caratteristiche di ogni ragazzo». In campo, ad affiancare i ragazzi in un rapporto di
uno a uno, presenti anche gli psicologi di Casa Gioia. «L'attività sportiva - dice Stefania Azzali, presidente di Casa Gioia - consente all'individuo di migliorare le qualità fisiche, di potenziare gli aspetti cognitivi e psichici e di sviluppare competenze socio-relazionali molto preziose, specialmente nel caso di soggetti in condizione di disabilità: per questo Casa Gioia offre percorsi mirati e personalizzati in questo importante ambito». Se a Casa Gioia lo sport può rivestire un ruolo centrale è anche grazie al sostegno economico dei Lions Club della nostra provincia, i quali hanno incluso il centro presieduto da Stefania Azzali nell'iniziativa "Adotta una scuola", che promuove progetti di educazione motoria e sportiva rivolti a giovani con disabiliti. Enrico Prandi, delegato dei Lions Club delle zone 10 e 11, sottolinea l'impegno dei soci nel «finanziare corsi di avviamento alla pratica sportiva, fino agli sport paralimpici. •
C RIPRODUZIONE g9Eli VAIA
Un allenamento 0 alla palestra Leonardo Da Vinci di Reggio Emilia Stefania
Azzali «L'attività sportiva fa sviluppare competenze sociali e relazionali preziose, specie nel caso di soggetti disabili»

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