AGENPARL.EU 06-06-2022

Sezione: WEB
JESI ricorda VALERIA MORICONI a 17 anni scomparsa e annuncia vincitrici Premio MORICONI 2022: OTTAVIA PICCOLO per "Protagonista della scena" e FRANCESCA GAROLLA per "Futuro della scena" — Agenparl

(AGENPARL) – lun 06 giugno 2022 left-295910
COMUNE DI JESI
Enti promotoriCOMUNE DI JESI | FONDAZIONE PERGOLESI SPONTINI | CENTRO STUDI VALERIA MORICONI / AMAT
in collaborazione e con il contributo di
ROTARY CLUB FEDERICO II JESI e LIONS CLUB JESI
Comunicato stampa
IL PREMIO “VALERIA MORICONI” 2022 – PROTAGONISTA DELLA SCENA” SARÀ ASSEGNATO A OTTAVIA PICCOLO. A FRANCESCA GAROLLA IL “VALERIA MORICONI” 2022 – FUTURO DELLA SCENA”
La città di Jesi celebra, a 17 anni dalla scomparsa, la grande attrice e concittadina con la quarta edizione del premio assegnato nel 2009 a Isabelle Huppert, nel 2011 a Monica Guerritore e nel 2020 a Emma Dante. Nel ricordo dell’artista jesina, inoltre, altri due eventi: la conclusione del progetto di riordino e di inventariazione dell’Archivio Valeria Moriconi, e la mostra “Valeria. Fotoromanzo di una vita” con foto e documenti inediti.
JESI (AN), 6 giugno 2022. La città di Jesi celebra Valeria Moriconi, tra le maggiori protagoniste della scena del ‘900, a 17 anni dalla scomparsa. Con il mese di giugno dedicato al ricordo della grande attrice e concittadina, attraverso una mostra di fotografie e documenti inediti e la conclusione del progetto di riordino e inventariazione del suo archivio storico, punto di partenza di prossime iniziative di valorizzazione, ma soprattutto attraverso la quarta edizione del PREMIO “VALERIA MORICONI” 2022.
Il Premio “Valeria Moriconi”, ripreso nel 2020 con cadenza biennale, è stato istituito dalla Città di Jesi, Fondazione Pergolesi Spontini, Centro Valeria Moriconi e Amat (enti promotori) per conservare e continuare l’eredità artistica e culturale della grande attrice valorizzando il ruolo della donna sulla scena tra passato, presente e futuro. Collaborano e contribuiscono alla quarta edizione le associazioni Rotary Club Federico II di Jesi e Lions Club di Jesi.
La Commissione composta dagli Enti promotori ha assegnato la quarta edizione del Premio ad Ottavia Piccolo per la sezione “Protagonista della scena”, in virtù del magistero attorale e dell’impegno per un teatro che “metta in crisi”, “colpisca per la sua novità”, “arrivi all’essenziale”, “faccia discutere”, “serva a far capire meglio sé stessi e forse anche che senso ha la vita”. In queste parole di Valeria Moriconi possiamo trovare il senso e la motivazione più vera e profonda del Premio che in suo nome la Città di Jesi conferisce a Ottavia Piccolo. 
Alla giovane autrice, dramaturg ed interprete Francesca Garolla va il Premio “Valeria Moriconi 2022 – Futuro della scena”. È stata scelta dalla Commissione all’interno di una rosa di nomi indicata, come da regolamento, dalla vincitrice della precedente edizione del Premio “Protagonista della scena”, Emma Dante; l’assegnazione del Premio “Futuro della Scena” consentirà alla Garolla di lavorare su un nuovo progetto drammaturgico che verrà presentato al pubblico nel 2023.
Ottavia Piccolo è attrice di teatro, cinema e televisione. Già all’età di dieci anni esordisce in palcoscenico come protagonista di ‘Anna dei miracoli’ con regia di Luigi Squarzina. Proseguirà con altri registi teatrali, tra cui Visconti, Strehler, Ronconi, Orazio Costa, De Lullo, Lavia. Tra i registi che l’hanno diretta nel cinema si contano Visconti con cui ha debuttato ne ‘Il Gattopardo’, Germi, Magni, Scola, Sautet, Placido, Tessari, Bolognini – il cui ‘Metello’ le ha dato notorietà internazionale facendole vincere il Premio Palma d’Oro al Festival di Cannes come migliore attrice. Con Valeria Moriconi, la Piccolo ha recitato nel 1971 sul set televisivo de “Il mulino del Po”. Con l’assegnazione del Premio “Valeria Moriconi 2022 – Protagonista della scena”, la Commissione ha inteso sottolineare in lei “il forte impegno nelle scelte dei testi e dei ruoli che si basano su una visione etica della vita, della società e del teatro, sull’onestà intellettuale e sulla coerenza anche nell’esercizio della professione artistica. In questo modo il suo arriva ad essere un teatro di denuncia di quanto viene commesso e che non va taciuto”.
Sarà appunto uno spettacolo di teatro civile contemporaneo, “Donna non rieducabile”, quello che Ottavia Piccolo porterà in scena al Teatro Pergolesi di Jesi in occasione della serata di premiazione, inizialmente programmata per il 16 giugno ma rimandata a data da definire per un imprevisto impedimento di carattere familiare. Scritto da Stefano Massini e diretto da Silvano Piccardi, con musiche per arpa composte ed eseguite dal vivo da Floraleda Sacchi, lo spettacolo è l’adattamento in forma teatrale di brani autobiografici e articoli di Anna Politkovskaja, la giornalista trovata morta il 7 ottobre 2006 nell’androne della sua casa moscovita, uccisa da quattro colpi di arma da fuoco. Una pièce di grande successo, in scena dal 2008, ed in cui la Piccolo dà voce allo smarrimento, all’orrore, alla dignità e anche all’ironia di questa donna indifesa e tenace, con il rigore e l’intensa partecipazione di una attrice che in quei valori di libertà si identifica fino in fondo.
Dopo lo spettacolo, sullo stesso palcoscenico del Teatro Pergolesi, seguirà la conversazione fra Ottavia Piccolo e il direttore dell’Amat Gilberto Santini, e quindi la consegna all’attrice del Premio “Valeria Moriconi 2022”, con l’opera “Archi di Luce” donata dal fotografo Emanuele Scorcelletti (stampa fotografica su carta 100% cotton, bordi intonsi strappati a mano – si ringrazia Andrea Franceschetti – Fine Art).
Nella stessa serata, l’opera fotografica di Scorcelletti sarà consegnata anche a Francesca Garolla, vincitrice del Premio “Valeria Moriconi 2022 – Futuro della scena”.
Autrice, dramaturg e interprete, Francesca Garolla ha sviluppato un forte interesse per la ricerca e un autonomo percorso d’autrice. Tra i suoi testi si segnala, tra l’altro, “Non correre Amleto”, selezionato nel Palmarès della Maison Antoine Vitez del 2018 e segnalato da la Comédie Française nel 2019, e “Tu es libre”, anch’esso tradotto con il contributo della Maison Antoine Vitez, realizzato in residenza a La Chartreuse – Centre National des écritures du spectacle di Avignone e presentato all’interno dei Rencontres d’été durante il Festival d’Avignone 2017, segnalato da la Comédie Française come uno dei testi più significativi della stagione 2017/2018 e finalista al Premio Riccione 2017. Nel 2020/2021 è l’unica lauréat europea della sezione di scrittura teatrale della Cité Internationale des Arts di Parigi, dove scrive “Se ci fosse luce”, terza parte di una trilogia sulla libertà, ispirato ai fatti del sequestro Moro, di cui, nel 2023 curerà anche la regia, grazie ad una coproduzione LAC – Lugano Arte e Cultura ed ERT-Emilia Romagna Teatro. Nel 2022, sempre grazie ad una residenza artistica in Francia, conclude il suo ultimo testo, “Per la vita”, sostenuta dall’ Istituto italiano di culturale di Parigi che lo presenterà in francese il prossimo novembre.
Sotto il segno di Valeria Moriconi, venerdì 10 giugno ore 18 alle Sale Pergolesiane del Teatro Pergolesi, sarà presentato “VALERIA MORICONI. DAL TEATRO ALL’ARCHIVIO. DALL’ARCHIVIO AL WEB”, la conclusione del progetto di riordino e di inventariazione dell’Archivio Valeria Moriconi, conservato a Jesi presso il Centro Studi a lei dedicato, in Piazza Federico II, e che comprende anche l’archivio aggregato prodotto dal regista Franco Enriquez. L’intervento di riordinamento ed inventariazione dell’Archivio di Valeria Moriconi è stato affidato agli archivisti Matteo Sisti e Luigi De Palo nell’ambito di un progetto cofinanziato dal Comune di Jesi e da Regione Marche. Il progetto, realizzato in collaborazione con la Fondazione Pergolesi Spontini, l’Istituto di Storia Contemporanea della Provincia di Pesaro e Urbino (ISCOP), Record Data srl, e con la supervisione della dottoressa Rosangela Guerra per conto della Soprintendenza archivistica delle Marche, prevede la pubblicazione dell’inventario nel sito Memorie di Marca, dove sarà possibile consultare liberamente anche una selezione di 500 documenti digitalizzati.
L’inventario, redatto valorizzando gli elementi informativi previsti dagli standard internazionali ISAD(G) e ISAAR(CPF), contiene le informazioni descrittive già inserite negli elenchi prodotti durante il primo progetto di raccolta, riordinamento ed inventariazione curato da Franco Cecchini negli anni immediatamente successivi alla scomparsa dell’attrice jesina e alla donazione al Comune da parte delle sue eredi Adriana e Luciana Olivieri (elenchi cartacei o digitali, in alcuni casi memorizzati su file in formati non sempre idonei alla conservazione). Descrizioni che sono state in parte integrate, anche con note introduttive, e revisionate, oltre che memorizzate nel formato XML conforme agli standard EAD ed EAC, al fine di garantire – nel lungo periodo – la conservazione e la fruizione, oltre che delle ‘carte’ di Valeria, anche degli strumenti che ne descrivono il contenuto ed il contesto in cui sono state prodotte.
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