PROVINCIA COMO 10-06-2022

Sezione: STAMPA NAZIONALE

Nata "Asso di cuori" La casa che ospita pazienti nei weekend

Autore: G.Cri.

Nata "Asso di cuori" La casa che ospita pazienti nei weekend
Salute Inaugurata la sede dell'associazione che segue persone affette da sindrome di Prader Willi
Asso L'Associazione Prader-Willi Lombardia ha una propria casa in paese, una casa costituita da tre ampie strutture in ristrutturazione, anzi due in ristrutturazione perché la prima completata è stata inaugurata domenica e si chiama "Asso di Cuori". Qui l'intenzione dell'associazione è portare le persone affette da questa sindrome per dei fine settimana in autonomia. Una volta sistemati tutti e tre gli edifici la volontà è di avere anche venti persone per una o più settimane con la presenza di anche una decina di persone a supporto, da psicologi a medici, per formarli. «L'open day di domenica è andato davvero bene c'erano tante persone - spiega Davide Bellan dell'associazione Prader-Willi -. Il meteo ci ha rovinato in parte il pomeriggio ma gran parte della giornata è andata come programmata con la messa e il taglio del nastro. Era presente Andreina Comoretto, presidente nazionale dell'associazione e la dottoressa Maria Adele Pozzi, psichiatra in rappresentanza dei Lions di Erba, presenti poi il parroco di Asso don Rino Tantardini
e il sindaco Tiziano Aceti. Il Romagnosi di Erba ha allestito e cucinato con i professori Angelo Giangreco, Giuliana Pileggi, Cristina Zappa, Carmelo Militello, Roberto Volpe e Carmine Zannino. Ringraziamo loro e tutti partecipanti alla manifestazione». L'inaugurazione è il primo tassello di un percorso: «Le unità abitative che stiamo sistemando sono tre chiamate: Asso di Cuori, di Quadri e di Fiori - continua Bellan -. Domenica abbiamo inaugurato la parte chiamato Asso di Quadri ma poi alla fine i tre edifici funzioneranno nello stesso modo. Ci saranno delle case famiglia per età destinate a persone con la sindrome di Prader-Willi, a pieno regime contiamo di ospitare anche una ventina di persone per più settimane». C. Cri.

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