GIORNALE DI BRESCIA 15-06-2022

Sezione: STAMPA NAZIONALE
Un maxi assegno di 65mila dollari per i mini alloggi al nuovo dormitorio
Autore: Borrelli Antonio

Un maxi assegno di 65mila dollari per i mini alloggi al nuovo dormitorio
La somma è stata raccolta dai Lions Club di Brescia per gli spazi destinati alle famiglie in difficoltà
La prima tranche della donazione è arrivata dagli Stati Uniti La struttura di via Trivellini accoglie 40 ospiti
Solidarietà
Antonio Borrelli antonio.borrelli@teletutto.it
• Un maxi assegno di 65mila dollari svetta tra sorrisi e applausi nella sala convegni del Dormitorio San Vincenzo De' Paoli in via Trivellini. È la rappresentazione plastica del forte impegno solidaristico che ha visto impegnato il Lions Club Brescia Host, in collaborazione con tutti i Lions Club di Brescia e i distretti di Brescia, Bergamo e Mantova. Il fondo economico - in valuta statunitense per uniformarlo all'iniziale donazione proveniente dagli Usa- è stato investito totalmente per acquistare gli arredamenti degli 8 minialloggi destinati a piccoli nuclei familiari in condizioni di criticità.
II progetto. «All'inizio dell'anno deciso di non disperdere le risorse in tante iniziative ma di sceglierne una importante - spiega il presidente di Brescia Host Paolo Coluccelli -. Abbiamo scelto la partnership con la San Vincenzo perché è un ente particolarmente organizzato per aiutare le persone in difficoltà. Fino a ieri le famiglie venivano separate perché esistevano camere per uomini e donne. I miniappartamenti sono concepiti per mantenere le famiglie unite, noi abbiamo deciso di contribuire alla spesa per l'arredamento». La San Vincenzo da anni rappresenta uno dei poli cittadini capaci di portare aiuto a senzatetto e apersone in difficoltà con il primo dormitorio in contrada Sant'Urbano, in centro storico. Ora la struttura di accoglienza può contare sul nuovo centro all'avanguardia, che ha aperto poco prima di Natale - frutto del progetto OspitiAmo lanciato dall'associazione e sostenuto da una
raccolta fondi solidale a cui hapartecipato anche Editoriale Bresciana e accoglie circa 40 tra uomini e donne, più della metà italiani. Per comprendere la portata del fenomeno sociale anche nel contesto urbano di Brescia, basti pensare

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che sono più di 250 le persone senza un tetto attualmente accolte in dormitori e altre strutture in città, mentre all'help center di viale Stazione sono arrivate oltre 400 richieste di aiuto.
Oltre l'emergenza. In via Trivellini, però, si pensa anche alla fase post-ospitalità. «Nel 2021 ben 8 persone sono uscite dalle nostre strutture per andare ad abitare in autonomia. È un risultato molto significativo che ci spinge a lavorare sulla singola persona», commenta il presidente dell'associazione Giuseppe Milanesi. E se il profondo impegno dei Lions è evidente nella mano tesa alla San Vincenzo, la solidarietà a tutto tondo del gruppo è ben più ampia e si dirama durante tutto l'anno: «Questo è uno dei progetti più significativi - spiega Ivo Benedetti, governatore del Distretto 108Ib2 -, ma abbiamo un problema umanitario enorme da affrontare in Ucraina sul quale siamo attivi da 6 ore dopo l'apertura del conflitto con progetti di accoglienza in fase di sviluppo». it
La donazione. La cerimonia di consegna del maxi assegno
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La struttura. L'esterno del nuovo centro di accoglienza in via Trivellini

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