PROVINCIA SONDRIO 16-06-2022

Sezione: STAMPA NAZIONALE
Basta con gli abusi sui minori Riparte il progetto "Porcospini"
Autore: N.Col.

Basta con gli abusi sui minori
Riparte il progetto "Porcospini"
L'impegno Capofila i Lions Club si comincerà alle primarie con le quarte e le quinte Cinque incontri in classe s¦, Riparte il "Progetto Porcospini" per la prevenzione di abusi sui minori, che vede come capofila i Lions Club riuniti con il patrocinio di Pro Valtellina, dell'Asl, Provincia, Comune, ufficio di Piano e le associazioni di settore di Sondrio insieme alle scuole Primarie con i Genitori in Rete. Nato nel 2014, il progetto si ramificato sul territorio con la consulenza del professor Alberto Pellai e della collaborazione della cooperativa sociale onlus "Lo Specchio Magico" di Lecco. E, dopo la parentesi forzata del Covid, si ricomincerà con le quarte e quinte (le più significative per il raggiungimento degli obiettivi previsti) delle primarie dell'istituto C. Sondrio Centro, dei Paesi Orobici, di Tirano, la Damiani e la Spini-Vanon di Morbegno, Traona, Berbenno e Chiavenna. Un bambino. Uno scampolo di paradiso su questa terra con la sua gioia di vivere. Ma com'è possibile - orribile osare solo pensarlo - profanare la sacralità assoluta della sua innocenza? «Meglio una macina al collo per essere gettato nel mare» - ancora meglio arso nel fuoco della Geenna - recita il messaggio evangelico che stigmatizza aspramente il più satanico vulnus di subdoli pedofili scarnificatori dell'amore più puro. Il fenomeno dell'abuso sui minori è una triste realtà anche nel nostro Paese, e pochi sono ancora gli interventi di prevenzione primaria. Noti i fattori di rischio, "terreno di coltura" in cui si sviluppa e sedimenta il fenomeno dell'abuso: una famiglia multiproblematica, una storia di pregresso maltrattamento, un genitore con una storia di maltrattamento, una famiglia isolata senza familiari di supporto (nonni, zii), un atteggiamento "culturale" verso la violenza intesa come
strumento per risolvere i problemi e raggiungere gli obiettivi. Necessario dunque aiutare i bambini a discriminare il rischio potenziale in situazioni che prevedano una interazione con adulti conosciuti e non, a conoscere il proprio corpo e la sua inviolabilità, a riconoscere i comportamenti sessuali inappropriati, ad apprendere le modalità per fronteggiare un'aggressione subita da conoscenti o estranei, a richiedere aiuto in caso di pericolo. In ogni classe viene individuato un docente referente che segue ogni fase di lavoro con il coinvolgimento dei genitori. Un progetto forte e incisivo che in questi anni ha già coinvolto moltissime scuole primarie della provincia, con oltre 2000 bambini. Il lavoro in classe, in 5 incontri, viene svolto da psicologi formati e uno psichiatra psicoterapeuta Lions, ed è personalizzato sulla situazione della singola classe per fornire al bambino le competenze e le conoscenze per riconoscere un abuso sessuale ed essere in grado di reagire di fronte a una situazione di disagio per non restarne vittima, e richiedere l'aiuto dei genitori o di adulti di cui si fida, modificando eventuali comportamenti di eccessiva fiducia verso comportamenti anomali di persone sconosciute e conosciute. «Un'educazione alle emozioni e all'affettività, al rispetto dell'altro, rivelandosi anche essere anche un momento di prevenzione di fenomeni come il bullismo e il cyberbullismo», spiega il coordinatore scientifico Lions, Claudio Marcassoli. Ogni bambino sarà provvisto di una sorta di "diario" personale mentre in ogni classe sarà disponibile "La scatola delle confidenze", in cui ognuno potrà inserire dei biglietti con domande, dubbi, problemi e aneddoti. Tutto in nome della discrezione perché i piccoli imparino ad essere vicini, ma con prudenza. Come i porcospini. N.CoL

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