RIVIERA 16-06-2022

Sezione: STAMPA NAZIONALE
"9mila passi contro il diabete" Passeggiata solidale sabato a Imperia

"9mila passi contro il diabete"
Passe: alata solidale sabato a Imperia
Sabato 19 il Lions Club Imperia La Torre e il Comitato San
Giovanni di Oneglia organizzano la camminata "9000 passi contro il diabete". Partecipazione aperta a tutti, premi in palio e iscrizione simbolica di cinque euro. Il ricavato sarà interamente devoluto per la lotta al diabete infantile. Il percorso - adatto anche a famiglie con bambini - si snoda fino al confine con Diano Marina, lungo l'Incompiuta, con partenza alle ore 10 e iscrizioni alle 9. Al ritorno si potrà pranzare nella tensostruttura allestita dal Comitato San Giovanni. «Si tratta di un percorso che consentirà di ammirare alcune interessanti caratteristiche della nostra zona - sottolineano dal Lions - La passeggiata parte e a poca distanza dalla sponda sinistra del torrente Impero, dove si trova l'ex pastificio Agnesi, sorto a fine "800 nelle vicinanze del porto per velocizzare gli approvvigionamenti di grano. Poco più avanti si incontra il porto di Oneglia, con le gru, ormai in disuso, che ai tempi d'oro movimentavano 150mila tonnellate annue di merci varie». Praticamente di fronte al molo delle gru si apre, sulla sinistra, Piazza De Amicis. Una targa sul palazzo che oggi ospita la Guardia di Finanza ci informa che proprio lì è nato l'autore del libro "Cuore". I passi successivi ci portano sulla Calata Cuneo (G.B. Cuneo fu un patriota risorgimentale che lasciti una cospicua eredità, utilizzata per costruire il porto). Sul muro di uno dei palazzi che fronteggiano il mare si possono ancora vedere alcune palle di cannone sparate contro la città durante una delle tante guerre in cui venne coinvolta a causa della sua appartenenza ai Savoia che la acquistarono dai Doria nel 1576. Una piccola deviazione per un decina di metri verso l'interno, a circa metà Calata, consente di leggere una targa marmorea (vicina all'ingresso di una farmacia) che ricorda come in quella casa sia nato Andrea Doria. Una leggenda
metropolitana sostiene che la pizza riccamente coperta di pomodoro, qui chiamata piscialandrea, (tradotto improvvidamente Pizza
all'Andrea) porti questo nome perché il Doria ne era ghiotto. Si tratta di un falso sto
NADIA POLLAROLO
del Lions Club Imperia La Torre e sotto il manifesto dell'iniziativa "9mila passi contro il diabete'
rico, dato che ai tempi di Andrea Doria il pomodoro, in Europa, non era ancora coltivato... Poco distante, un'altra targa, sollevata su Largo Sabatini, ricorda come Oneglia sia stata insignita del titolo di "Civitas Fidelissima" dei Savoia. Uscendo dal porto, se si tiene d'occhio la pavimentazione si noteranno tracce di percorsi che ricalcano le fondamenta delle antiche mura, mentre guardando a
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sinistra, sul muro di una casa, un'altra targa rammenta l'antico Borgo Peri, un quartiere di pescatori che venne raso al suolo dal terribile terremoto del 1887. Ancora oggi l'inizio della passeggiata
a mare che costeggia gli stabilimenti balneari viene definito "la spianata", in ricordo dei detriti spianati sul mare. Poco più avanti si incontra la chiesetta di N.S. di Loreto e San Martino di Tours, che custodisce le spoglie integre di San Felice. Proseguendo si percorre la litoranea intitolata a Angiolo Silvio Novaro, l'industriale poeta che abitava nella Casa Rossa sulle pendici di Capo Berta. Subito dopo si pub ammirare lo scoglio della Galeazza, che si protende in mare verticalmente alla costa, e poi ci si incammina lungo una strada in fieri da decenni, e per questo chiamata "L'Incompiuta", che corre in mezzo a due Siti di Importanza Comunitaria. A monte, sul Berta, il SIC terrestre, caratterizzato da piccola vegetazione di scogliera, ginestre, timo, orchidee, palme nane e qualche pino d'Aleppo, in mezzo ai quali scorrazzano lucertole e svolazzano diverse specie di uccelli. A mare, anzi "sotto il mare" c'è il SIC marino che inizia qui e si protende fino a Capo Mimosa, ospitando diversi tipi di alghe, ma
- soprattutto - Cymodocee dove l'acqua non è profonda, e praterie di Posidonia Oceanica dove si abbassa sotto i dieci metri di profondità. Un habitat dove prosperano polpi e crostacei, pesci ago e San Pietro, e dove si possono osservare vari tipi di coralli: gorgonie rosse, gialle e bianche; pinnacula e spugne. AI termine del percorso di andata, prima di iniziare il ritorno verso il punto di partenza, ci si presenta davanti il golfo di Diano Marina, che comprende sette borghi tutti caratterizzati dal toponimo "Diano" in omaggio - si presume - ad un tempio dedicato alla dea Diana. La zona infatti ospitava una mansio romana, tappa tra Albenga e Taggia lungo la via Julia Augusta, attorno alla quale si sviluppb, in età imperiale, una cittadina di cui sono state trovate piccole ma numerose tracce.
F.B.

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