GAZZETTA D'ASTI 17-06-2022

Sezione: STAMPA NAZIONALE
Successo per la corsa delle botti

SUCCESSO PER LA CORSA DELLE BOTTI
I viticoltori dl Castelnuovo Calcea hanno trionfato per la terza volta (non anno poiché la manifestazione é stata rinviata per due volte a causa dell'epidemia) consecutiva alla "Corsa delle botti". Dopo una vivace partenza durante la quale ogni squadra in lizza ha cercato di guadagnare la prima posizione essendo poi facile da mantenere per tutta la durata della competizione nonostante i tentavi di sorpasso messi continuamente In atto dagli "spIngltori" concorrenti, i castelnovesi hanno tagliato II traguardo davanti agli antagonisti messi in campo da Aresca Vini di Mombercelli, Ca' de Lion di Canelll, Bottega del Vino dl Calamandrana, Cantine d'Incisa e Le tre Cascine di Nizza. A seguire ex-aequo al settimo posto tutti gli altri non qualificati per la finale: Produttori di Mongardino, Produttori Bazzanesl di Mombaruzzo, Produttori di Vinchio - Vaglio, Produttori Sanmarzanesi e l'azienda vitivinicola Plerangelo Iglina di Bruno. Nel suo complesso 8 stato un successo che ha ricordato gli eventi pre pandemia; la sua riuscita ha soddisfatto tutti: gli organizzatori, i concorrenti e soprattutto il pubblico che non é mancato attratto anche dal fatto di poter gustare i piatti della cucina tradizionale tardo primaverile proposti nella manifestazione parallela Monferrato in Tavola che ha proposto numerose occasioni di gustare un buon piatto fin da sa- bato sera. E rivissuta così un'usanza che In origine era un lavoro e non un divertimento. Un'incombenza affidata ai garzoni di bottega o di cantina a seconda dei cast; i primi venivano incaricati dal mastro bottalo dl consegnare i contenitori appena realizzati facendoli rotolare sul selciato al vignaiolo committente e poi da quest'altro di trasportarla alla stessa maniera, una volta riempiti di vino, dalle loro cantine alla stazione dove ad attendere vi erano i commercianti interessati poi a distribuirne il contenuto in tutta Italia. Grazie alle pro loco di Amici di Bazzana, di Bergamasco, di Calamandrana, di Canelli, di Carentino, dl Castelnuovo Calcea, di Incisa Scapaccino, di Mombercelli, di Mongardino, di Nizza Monferrato e di San Marzano Oliveto i visitatori hanno potuto anche arricchire la memoria di un ricordo enogastronomico acquistando agli stand di piazza Garibaldi quanto più era di loro gradimento riguardo vino o cibo. Nota curiosa che in quell'ambito non era accettata come moneta corrente l'euro poiché l'unica valuta riconosciuta era il Carlino, emesso straordinariamente per l'occasione dalla Zecca di Nizza e distribuito all'ingresso nell'apposita area attrezzata.
> Di. Esse. Bi.

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