NUOVA FERRARA 18-06-2022

Sezione: STAMPA NAZIONALE
Il libro Via dalla pazza guerra conquista il premio Melvin Jones
Autore: Bianchi Matteo

Il libro Via dalla pazza guerra
conquista il premio Melvin Jones
Vince lo scrittore afghano Shiri: il nostro percorso tra la vita e la morte
II di Matteo Blanchi
Ferrara E il giornalista afghano Alidad Shiri, con "Via dalla pazza guerra" (Harper Collins, 2021) il vincitore della seconda edizione del Premio letterario nazionale "Melvin Jones", organizzato dal Distretto Lions 108 tb, la cui cerimonia si tiene oggi, alle 18.30, al Ridotto del Teatro Comunale. A giocarsi il secondo e terzo posto - con un ex aequo - saranno Viola Ardone con "Olivia Denaro" (Einaudi, 2021), Marco Balzano con "Quando tornerò" (Einaudi, 2021) e Antonella Boralevi con "Tutto il sole che c'è" (La Nave di Teseo, 2021). Il fil rouge dei romanzi premiati è la capacità di affrancarsi chi dalla guerra, chi dalla povertà, chi da pesanti condizionamenti culturali. L'evento sarà aperto da un messaggio del direttore Moni Ovadia, mentre Camilla Ghedini dialogherà con il vincitore sul suo libro, racconto del suo viaggio da bimbo, durato quattro anni verso l'Italia, scappando dall'Afghanistan di inizio 2000, dove genitori, sorella e nonna erano stati uccisi.
Via dalla guerra «Avevo un'infanzia serena, andavo a scuola, giocavo con gli amici, anche se la guerra turbava talvolta il clima familiare - ci racconta Alidad Shiri -, quando mio papà doveva assentarsi o quando, tornando da scuola, mi chiedevo se li avrei ancora trovati sani e salvi. Dopo la perdita improvvisa dei miei cari e un periodo passato con i miei zil in Pakistan, si rafforzò in
me la necessità di allontanarmi da quel clima di pericolo costante. A sostenere il mio cammino sono stati il grande affetto ricevuto da piccolo e l'incoraggiamento di mio papà a emanciparmi, attraverso lo studio». Non c'è finzione letteraria nelle pagina dell'autore, se non per una questione di pudore e pur denunciando la crudeltà della guerra, le ripetute violazioni dei diritti umani, le lacrime per le difficoltà indicibili e fin troppo sangue, non mancano le gioie inattese, il superamento dei sogni dellavecchia vita e la nuova rinascita.
Empatia In un momento in cui il numero complessivo dei rifugiati ha sfiorato per la prima volta nella storia i 100 milioni di individui (dato Unhcr), Shiri ribatte argomentando il potere dell'accoglienza in Italia, dove ha incontrato persone che lavorano in silenzio per un mondo più umano. L'autore descrive anche la situazione drammatica delle donne in Afghanistan, a seguito del ritorno dei talebani al vertice nell'agosto dell'anno scorso. «Chi legge con attenzione o ascolta il racconto di altri rifugiati può capire come il nostro sia stato un percorso sospeso tra la vita e la morte. Si tratta innanzitutto di ascoltare. Sta nell'essere umano l'empatia, la capacità di mettersi nei panni degli altri; ma occorre prendere sul serio la testimonianza di chi arriva sotto casa nostra-conclude il vincitore - senza lasciarsi offuscare dai pregiudizi». •
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VIa dalla pazza guerra è il libro di Alidad Shiri che gli vale il premio letterario nazionale Melvin Jones
Alidad Shiri da piccolo ha lasciato l'Afgh an ista n per l'Italia in un viaggio durato 4 anni

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