GAZZETTA DI MODENA 18-06-2022

Sezione: STAMPA NAZIONALE
«L'esercito europeo che nascerà va intitolato a Montecuccoli»
Autore: Monatanari Daniele

L'appello del colonnello Di Santo a Pavullo per i 60 anni dei Lions
«L'esercito europeo che nascerà
va intitolato a Montecuccoli»
L'anniversario Ha visto la presentazione del plastico di Ricci che raffigura il castello nel massimo splendore d i Daniele Montanari
Pawl° «Se la guerra in Ucraina ha riportato alla ribalta il tema di un esercito comune europeo, occorre ora il richiamo a una grande figura per dare ideali e concretezza al progetto. E non può essercene una migliore di Raimondo Montecuccoli, generale che ha combattuto per 15 nazioni europee riscuotendo ovunque ammirazione, e successi. Da Pavullo, lancio un "proclama" perché si vada al più presto in questadirezione». A dirlo non è uno qualunque, ma il colonnello Franco Di Santo, direttore della Rivista Militare, periodico trimestrale dell'Esercito Italiano, e membro dell'European Military Press Association (Empa). E stato ospite al castello di Montecuccolo sabato in occasione delle celebrazioni per i 60 anni del Lions Club Pavullo e del Frignano. Ha ricordato come già nel 1952 fu fondata la Comunità europea di difesa (Ced) che prevedeva un esercito comune tra Italia, Francia, Germania e Benelux per fronteggiare una possibile invasione dell'Urss. Poi con la fine della
Guerra Fredda non se ne fece più nulla. Ora, dopo l'attacco della Russia all'Ucraina, il progetto sta ripartendo, contando intanto su un piccolo nucleo di 5.000 soldati. «L'esercito europeo farà sicuramente parte del nostro futuro - ha detto Di Santo - perché come diceva Raimondo "nessuno Stato può difendere la sua libertà senza armi". Ma un esercito quando nasce ha bisogno di ideali a cui ispirarsi. E quale miglior punto di riferimento di Montecuccoli? Nell'esercito imperiale asburgico ha combattuto per 15 nazioni interpretando tutto lo spirito europeo. Con lui si raggiunge tutta Europa: sarebbe bello che il nuovo esercito europeo fosse costituito il 21 febbraio, giorno della nascita di Raimondo, o il 1° agosto, in ricordo della vittoria nella battaglia di San Gottardo per la difesa dell'Europa. Il Lions, con la sua rete internazionale, si faccia carico di questa sfida: l'intitolazione al grande condottiero pavullese». L'idea ha subito affascinato tanto i presenti: se ne riparlerà senz'altro. La cronaca della giornata ha visto in apertura il presidente Aldo Tomasi ricordare con orgoglio le iniziative di sostegno al territorio fatte dai Lions pavullesi, a cominciare dalle borse di studio per gli studenti più
meritevoli del Frignano istituite nel 1963 che hanno condotto alla premiazione di centinaia di ragazzi e ragazze d'eccellenza. Poi un saluto al presidente entrante Nicola Pini e l'intervento di Giordano Bruno Arato, governatore del distretto 108 Tb. Ma anche, attraverso Stefania Cargioli, la parola al dottor Giovanni Ulrici, tra i fondatori del club il 26 maggio 1962. «Sessant'anni di bene sul territorio sono qualcosa di enorme - ha sottolineato il sindaco Davide Venturelli - dunque non può esserci augurio migliore che quello di altri 60 di questi anni». «L'impegno è quello di continuare su questa strada maestra - ha detto Gian Paolo Lenzini - mantenendo comprensione e amicizia tipica della gente di montagna, poco incline a mode effimere e verbosità». presentazione del grande plastico realizzato da Giuseppe Ricci con la supervisione del Frignano dei Montecuccoli (presente Alessio Bononcini) che riproduce il castello tra il XVI e il XVII secolo, nel massimo splendore con due cinte murarie e tutti i camminamenti. «Una cura straordinaria del dettaglio, tutta da ammirare» ha sottolineato Bononcini. E stato donato dai Lions al museo, a ricordo de160°. •

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L'opera Foto di gruppo dei Lions con il grande plastico di Giuseppe Ricci
Raimondo Montecuccoli Il grande condottiero (1609-1680) ha combattuto per 15 nazioni e ha fatto da collante per l'Europa

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