TOSCANA OGGI 19-06-2022

Sezione: STAMPA NAZIONALE
Mario, a 81 anni a piedi lungo l'Italia in memoria del figlio Stefano
Autore: Bernardini Andrea

Mario, a 81 anni a piedi lungo l'Italia in memoria del figlio Stefano
Partito da solo dal Monginevro, Messerini arriverà a S. Maria di Leuca, il «tacco» d'Italia in fondo alla Puglia. È possibile seguirlo su Facebook e donare qualcosa per un'associazione libanese
DI ANDREA BERNARDINI
«? tuoi passi camminano su una strada, ma il tuo cuore deve battere per il mondo intero». Cosi scriveva molti anni fa il giovane capo scout Agesci pisano Stefano Messerini. Stefano era un ragazzo pieno di interessi e di vita. Era volato in Spagna, a Cordoba, per studiare grazie al progetto Erasmus. E qui aveva conosciuto una ragazza, con cui aveva in progetto una vita a due. Era a un passo dalla laurea in Agraria. Ma il destino voleva portarlo in cielo. E cosi il 22 gennaio del 1998, mentre si stava arrampicando insieme a un amico sulla Pania della Croce, cadde e perse la vita. Il suo corpo fu recuperato dal soccorso alpino. Stefano era il primogenito di Mario Messerini, dottore in economia, già direttore del Consorzio agrario di Pisa e past president del Lions dub di Pisa Certosa e del Serra dub di Pisa e marito di Paola Buonomini, una laurea in lingue e una vita spesa nell'insegnamento del francese alle scuole medie e nell'impegno nel Centro italiano femminile di Calci. Da allora a oggi Paola e Mario hanno cercato, in qualche modo, di «rielaborare» il lutto. Mario lo ha fatto anche facendo ricorso al pellegrinaggio. Ha percorso il cammino di Santiago nella sua totalità, è arrivato a piedi in Terra Santa. E adesso, che ha 81 anni - di cui 25 vissuti senza il «suo» Stefano - ha deciso di partire di nuovo. Dal colle di Monginevro sulle Alpi Mario Messerini arriverà a Santa Maria di Leuca, percorrendo tutta l'Italia, da nord a sud, passando per Camaldoli, La Verna, Monte Sant'Angelo. Cercando accoglienza in parrocchie, conventi, monasteri, ostelli.
Dalle sette alle nove ore al giorno di cammino, per
tappe lunghe tra 25 ed 134 km. Un pellegrinaggio di circa 1500 km in solitaria («anche se qualche amico mi ha detto che mi affiancherà
per qualche tappa») per meditare e pregare, nel ricordo di Stefano. Nei primi giorni di pellegrinaggio ha attraversato le gorge di San Gervasio, «uno spaccato del monte scavato dalla Piccola Dora», affascinanti e al tempo stesso paurose.
Arrivato a Susa si è diretto verso l'abbazia benedettina di Novalesa, fondata nel Settecento, dove è stato accolto dai monaci benedettini e ha condiviso «in rigoroso silenzio» il pasto con la comunità. A Sant'Antonino di Susa è stato il parroco a spalancargli le porte. Nei giorni successivi il pellegrino dei record ha fatto tappa alla Sacra di San Michele, un imponente monastero costruito sopra un monte a 930 metri di altezza: «un luogo affascinante, un po' misterioso, che mi ha dato un grande senso di spiritualità e religiosità». Fascino e mistero: la Sacra di San Michele «è in un punto di una linea retta che parte dall'Irlanda e dall'Inghilterra e passando dal monte Saint-Michelle in Francia, prosegue verso un altro monastero dedicato a San Michele situato sul Monte Sant'Angelo sul Gargano, fino ad arrivare al Monte Carmelo in Israele. E questo il monastero che ha dato ispirazione a Umberto Eco per il suo romanzo «Il Nome della Rosa» ed è stato utilizzato per girare alcune scene del film». Chi segue il pellegrino pisano attraverso la pagina facebook (ahi ilcamminodimario pub aderire alla raccolta fondi che è poi il secondo scopo dell'iniziativa: cioè quello di aiutare l'associazione «Oui pour la vie» del Libano, che da diciannove anni presta servizio a Damour, quartiere «disastrato» di Beirut, accogliendo e offrendo un pasto caldo ai poveri del luogo e ai numerosi profughi che qui cercano un rifugio. Una realtà che la famiglia Messerini, come molti altri, ha conosciuto grazie alla testimonianza di padre Damiano Puccini, sacerdote missionario originario di San Frediano a Settimo e che di quella associazione è volontario. L'altra associazione destinataria del crowdfunding è «Casa Ilaria», nata tra Forcoli e Montefoscoli nel ricordo della religiosa missionaria suor Ilaria Meoli: «Casa Ilaria» aiuta ragazzi e persone con difficoltà fisiche e mentali ad integrarsi nella società.

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