PREALPINA 19-06-2022

Sezione: STAMPA NAZIONALE
Verso la balneabilità «Ma non sarà Rimini» - «Non sarà Rimini»
Autore: Morlacchi Adriana

— LAGO
Verso la balneabilità «Ma non sarà Rimini»
Sul bacino serve un turismo sostenibile, senza masse
Morlacchi a pagina 18
«Non sarà Rimini»
VIVILAGO Balneabilità associata a turismo sostenibile
La balneabilità del lago di Varese - che si aprirà il 2 luglio alla Schiranna e a Bodio Lomnago - avrà riflessi sul turismo, ma «la Schiranna non diventerà Rimini». La conferma arriva dall'assessore regionale all'ambiente Raffaele Cattaneo. Non ci saranno spiagge, ombrelloni, musica e rumorose sedute di aquagym. Bensì attività studiate sul connubio sport-ambiente, con particolare focus sulla bicicletta e il canottaggio. «La balneabilità del lago di Varese è il primo passo di un processo teso alla valorizzazione del territorio in chiave turistica, le cui proposte non si rivolgeranno al turismo di massa. Sarà un turismo "delicato", lento, di qualità, attento all'ambiente - ha specificato Ivana Perusin, vicesindaco del Comune di Varese, al convegno "Vivere il lago di Varese tra realtà e prospettive" organizzato dai Lions Club Varese Sette Laghi nell'ambito della manifestazione Vivilago (foto Blitz) -. La balneabilità, in questa ottica, vuole essere uno stimolo per la salvaguardia di tutto l'ecosistema». La balneazione, che quest'anno sarà permessa nei mesi di luglio e agosto, è definita sperimentale proprio per monitorare l'impatto dei bagnanti sull'ambiente. «Se si domanda ai varesini qual è il lago più bello della provincia, il 90 per cento risponderà Monate perché lì si va a nuotare. Peccato che Monate non abbia preso alcun riconoscimento ambientale. Questo perché i bagnanti (con la creazione di lidi, spiagge e parcheggi, ndr) hanno ucciso l'habitat naturale», ha spiegato Alessio Martinoli, ricercatore dell'università dell'Insubria, mostrando come invece il lago di Varese figuri come area di importanza internazionale per la presenza di uccelli e per la vegetazione lacustre. A mettere tutti d'accordo - chi vuole tutelare il lago, e chi vuole sfruttarlo in chiave turistica - è l'idea di valorizzarne la vocazione sportiva. Il turismo sportivo, del resto, rappresenta il 10 per cento dell'industria turistica mondiale, con una crescita del 6 per cento all'anno. Un italiano su quattro, inoltre, sceglie la meta delle proprie vacanze anche in virtù dell'offerta ginnica. «Nessuno vuole trasformare il lago di Varese in un hub sportivo di massa, ma pensiamo a un luogo dove l'ambiente sia servizio dello sport e viceversa», ha precisato Simone Rasetti, direttore unità sport e grandi eventi sportivi della Regione. La balneazione, ad esempio, renderebbe ancora più attrattivo il nostro lago per gli eventi nazionali e internazionali di canottaggio. «A fine luglio, alla Schiranna, si svolgeranno i campionati mondiali under 19 e under 23, che richiameranno circa 2 mila iscritti che si fermeranno sul territorio per 10 giorni, riempiendo gli alberghi da Varese fino alla fiera di Milano - ha affermato Pierpaolo Frattini, direttore della Canottieri Varese -, gli eventi sportivi sono anche un modo per avvicinare i bambini e i cittadini in generale alla pratica del canottaggio». Un altro esempio sulle ricadute positive della balneabilità è dato da Villa Recalcati che, con 350 mila euro, procederà con la riqualificazione del tracciato della ciclabile, la posa di cartelli informativi e di panchine. Coniugare il turismo con la volontà di preservare l'habitat naturale è la scommessa. «Dobbiamo andare verso il "turismo sostenibile" - è il suggerimento di Amerigo Giorgetti, ideatore e curatore dell'archivio storico del territorio dei laghi varesini -, in cui le attività di fruizione non alterino l'ambiente e lo stile di vita delle popolazioni residenti». Sarà possibile godere i benefici del turismo senza snaturare il territorio?
Adriana Morlacchi

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VERSO IL 2 LUGLIO
Chi si tuffa per primo «Sicuri con i controlli»
(a.m) - Sabato 2 luglio l'assessore regionale Raffaele Cattaneo sarà uno dei primi a tuffarsi nel lago di Varese: «Non c'è il pericolo di diventare fosforescenti - ironizza -. Nel lago di Varese, nei mesi di luglio e agosto, il monitoraggio dell'acqua avverrà quotidianamente attraverso prelievi, mentre in Costa Smeralda awiene una volta al mese. II lago di Varese è il più controllato d'Italia, anche grazie a una boa in mezzo al lago che ne rileva i valori h24 e che può dare un'allerta precoce, cosa che consente di sospendere la balneazione con una semplice ordinanza. Negli ultimi cinque anni, inoltre, non ci sono mai stati superamenti dei livelli di allarme (solo due volte sono stati superati i livelli di attenzione)». I bagnanti, per avere la certezza delle balneabilità, potranno inquadrare con il telefonino un QRcode, dal quale si accederà alle analisi aggiornate. Il presidente di Alfa, Paolo Ma77ucchelli, conferma che è pronto a tuffarsi il 2 luglio, portando con sé i due figli, ad ulteriore conferma della sicurezza delle acque, un po' come Edward Jenner che inoculò al figlio il vaccino del vaiolo per dimostrarne l'assenza di pericolo. Mentre il vicesindaco Ivana Perusin va più cauta: «Metterò dentro i piedi». Ma il problema nel suo caso sembrerebbe essere più legato a motivi personali, che alla mancanza di fiducia nella balneabilità. II sindaco Davide Galimberti difficilmente potrà tirarsi indietro.
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