ANCORA 26-06-2022

Sezione: STAMPA NAZIONALE
Presentato il libro "Operazione Barbarossa": Domenico Quirico assente per impegni

Sabato 18 giugno ai Giardini Crova
Presentato il libro "Operazione Barbarossa":
Domenico Quirico assente per impegni
Nizza Monferrato. Nel pomeriggio di sabato 18 giugno, ai Giardini Crova si è svolto l'incontro a tema storico a cura dell'avvocato Pierpaolo Berardi, coadiuvato dal magistrato Luciano Tarditi e dal collega avvocato Giacomo Massimelli e affiancato dalle introduzioni delle realtà organizzatrici Comune, Lions Clyb ed Erca. Rispetto a quanto originariamente annunciato, era assente il giornalista Domenico Quirico a causa di sopraggiunti e inderogabili impegni. "Porto i saluti del sindaco e dell'amministrazione. Bello poter ricominciare in un ambiente cosi accogliente e più fresco. Bene collaborare tra realtà anche per il passaparola" ha detto l'assessore Ausilia Quaglia. Per i Lions è intervenuto Pietro Masoero, che ha anticipato le biografie degli ospiti. Quindi la parola è passata a Tarditi, che ha introdotto il volume Operazione Barbarossa' "Si tratta di un testo di altissimo valore scientifico, con una serie di approfondimenti e di analisi che fanno riferimento a quanto di meglio scritto sul tema negli ultimi 50 anni. II pregio di questo libro, molto denso di dati, è il taglio pratico e operativo estremamente svelto. Analizza un periodo della storia del Terzo Reich, dalla presa del potere di Hitler nel 1933 fino all'inizio del conflitto". Al centro, l'attribuzione dell'aggettivo coloniale alle operazioni militari in est Europa della Germania nazista: "Si riconosceva nell'Europa occidentale almeno una superiorità culturale, mentre le operazione nella parte orientale del continente si adatta alla condotta espansiva messa in atto sia dalla Germania, che dall'Occidente quando si sparti l'Asia e l'Africa". I parallelismi con il presente vanno a fondo nella storia. "Quando da noi è alla guida Carlo Magno, l'impero russo nasce dall'asse tra Novgorod e Kiev. Lungo quest'asse si sviluppano gli scambi. La profonda anima russa è presente in questi territori, basi storiche e culturali che fanno sì che il russo medio ritenga di non potersi far portare via dall'Occidente l'Ucraina. L'entità nazionale si forma come scheletro dello stato imperiale
di Pietro il grande, degli zar e dell'unione sovietica. Premesso che lo studio della geografia è fondamentale, ma dovrebbe procedere in parallelo con lo studio della storia. E fondamentale per capire. Napoleone scrisse che la politica delle nazioni è inscritta nella geografia". Un aneddoto inatteso da Pierpaolo Berardi: "Non è una provocazione, ma quello che emerge dagli atti processo di Norimberga. Quando durante l'operazione Barbarossa le truppe entrano in Ucraina, le truppe naziste vengono accolte dagli ucraini come liberatori. Lo stesso capiterà per Estonia, Lettonia e Lituania. Si valuta perciò di affiancarli come alleati. Goering, il numero due del regime, dice: "no, la nostra politica a est è di puro sterminio". II parallelismo è perciò con la situazione coloniale, con la differenza che le operazioni militari, particolarmente sanguinolente, in Africa erano avvenute 'lontano dalla vista': "Se avviene in Europa crea scandalo, ma la tattica è identica". Altri retroterra storici si sono rivelati qui decisivi: "E passato alla storia che la Wermacht fossero i buoni e le SS cattivi. Viene stipulato tra loro un contratto su cosa fare nei territori occupati. Alla Wermacht erano pienamente consapevoli delle violenze. C'era qualche resistenza dagli ufficiali. II trattato di Versailles aveva stroncato completamente l'esercito tedesco. Per tanti anni, i futuri ufficiali andarono ad addestrarsi in territorio sovietico. Quando finirà la guerra, molti ufficiali parlavano benissimo il russo, e questo permise una certa contrarietà alla violenza nei confronti dell'Europa orientale. Hitler però aveva preso direttamente il controllo delle forze armate". E le analogie con il presente'? "Vladimir Putin era in accademia quando si studiava l'Operazione Barbarossa, quindi le somiglianze tattiche sono probabili. A livello operativo, penso si aspettasse un colpo di stato militare in Ucraina. A mio parere, qualche patto precedente al conflitto non è stato rispettato". Attento il numeroso pubblico intervenuto a questa "lezione dl storia". Red. NIzza

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