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Caritas, migliaia di poveri senza cibo: «Aiuti da Roma o affondiamo» - CorriereFiorentino.it

Caritas, migliaia di poveri senza cibo: «Aiuti da Roma o affondiamo»
Caritas e Banco alimentare in difficoltà. L’appello della Regione al Governo
di Jacopo Storni
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«Viviamo un paradosso: abbiamo tonnellate di polpa di pomodoro, ma c’è poca pasta. Abbiamo tonnellate di verdura, ma non c’è abbastanza olio». Questa volta è il Banco alimentare della Toscana a lanciare l’allarme degli scaffali semi vuoti degli enti caritatevoli. È la conseguenza della guerra in Ucraina e della crisi del grano, e poi il rincaro delle materie prime e l’effetto domino sui prezzi dei generi di prima necessità. Un tema sul quale la Caritas, attraverso le pagine del Corriere Fiorentino, ha lanciato un vero e proprio allarme : «Migliaia di poveri rischiano di restare senza alimenti». Preoccupazione condivisa da Leonardo Serni, presidente del Banco alimentare, la struttura che recupera cibo dalla grande distribuzione per distribuirlo alle associazioni. «Nell’ultimo periodo mancano le eccedenze soprattutto di pasta, riso e olio, difficile quantificare la carenza però siamo preoccupati e non riusciamo sempre a sopperire al bisogno di tutti i nostri assistiti. Succede spesso che, per alcuni prodotti, le gare vadano a rilento perché i produttori e i trasportatori sono in difficoltà e questo provoca un razionamento dei nostri scaffali».
Tutto questo a fronte del numero di persone bisognose che aumentano giorno dopo giorno, complice in primis la pandemia con i suoi effetti di lungo periodo. «Nel 2020 abbiamo distribuito 5.400 tonnellate di prodotti, nel 2021 questi prodotti sono quasi raddoppiati passando a 8 mila, e nei primi quattro mesi del 2022 siamo già a 4.500 tonnellate». Quanto al numero delle persone, «siamo passati dai 100 mila assistiti nel 2020 a 120 mila nel 2022». A confermare le difficoltà di alcuni rifornimenti è anche Conad Nord Ovest: «La maggior difficoltà del momento viene riscontrata nell’organizzazione di invii cospicui di merci considerando che oggi, rispetto a ieri, i tempi e i flussi delle merci stesse sono più discontinui: tutti siamo al corrente della mancanza di materie prime, del rialzo dei costi , delle problematiche di approvvigionamento legate alla guerra, problematiche alle quali si aggiunge la siccità di questo periodo».
Così mentre le persone da aiutare aumentano sempre di più, le risorse agli enti locali arrivano col contagocce. A lanciare l’allarme è l’assessore regionale alle politiche sociali Serena Spinelli: «Rischiamo di affondare, servono urgentemente risorse sul tema povertà, un tema su cui buona parte della politica sembra non avere un’adeguata attenzione». Suona come un appello al Governo. «Nessuno - continua - si sta adoperando concretamente per mettere fine al conflitto tra Russia e Ucraina, una delle cause principali di questa crisi economica e sociale. Contestualmente alla crisi, non ci sono fondi aggiuntivi per gli enti locali, e noi abbiamo esaurito gli strumenti straordinari». In ogni caso, ha precisato Spinelli, «convocheremo nei prossimi giorni la nostra rete per l’inclusione sociale, metteremo attorno a un tavoli tutti gli attori per trovare nuove soluzioni a questa emergenza». E dopo l’allarme lanciato dalla Caritas, si muovono associazioni e privati per sopperire alla carenza di alimenti. Tra questi il gruppo giovanile del Lions Club, che ha contattato la Caritas per organizzare una raccolta fondi straordinaria.
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2 luglio 2022 | 07:30
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