CORRIEREETRUSCO.IT 04-07-2022

Sezione: WEB
GAVORRANO: INCONTRO TRA SCIENZIATI, RICERCATORI, INSEGNANTI E OPERATORI CULTURALI | Corriere Etrusco

GAVORRANO: INCONTRO TRA SCIENZIATI, RICERCATORI, INSEGNANTI E OPERATORI CULTURALI
Franco Balloni
Gavorrano (GR) – Il Club “La Cinghialessa”, sabato 18 giugno, grazie all’iniziativa di Franco Balloni, scrittore, saggista e memoria storica di Gavorrano e soprattutto del professor Francesco Zetti, fisico ricercatore delle alte energie e navigatore oceanico, che ha messo a disposizione la sua residenza nella splendida campagna di Gavorrano, ha organizzato un incontro anche per annunciare la ripartenza dell’attività culturale.
Hanno partecipato all’incontro ricercatori, in prevalenza nel campo della fisica, docenti universitari, dirigenti e direttori di importanti istituti. Tutti i presenti sono stati accolti dai bellissimi e numerosi fiori di una pianta di Echinopsis, un cactus la cui fioritura dura solo per un giorno. Questa meraviglia della natura è stata presa da tutti come un ottimo auspicio.
Il Club “La Cinghialessa” è nato da un’idea goliardica con fini culturali e sociali. Sono state realizzate  delle magliette ah hoc con il simpatico logo della “Cinghialessa” e il Presidente, Carlo Soldatini, di Roma, ex grafico della Treccani, ha elaborato le tessere personalizzate.
L’attività dei soci ha però anche lo scopo di valorizzare la memoria storica della Maremma e i personaggi del passato e del presente che si sono distinti in vari campi del lavoro, della ricerca, della tecnologia.
Nonostante la pandemia gli amici della “Cinghialessa” hanno lavorato per organizzare, appena è stato possibile, diversi incontri. Altri sono in programma. I più recenti si sono tenuti a Scarlino, per parlare del Brigante Falcino di Monterondo Marittimo, e a  Castel del Piano, dedicato al profeta dell’Amiata Davide Lazzaretti.
Franco Balloni
Ma il 18 giugno a Gavorrano, il Club ha voluto dedicare questo piacevole incontro al padrone di casa: il professor Francesco Zetti, uno dei decani del gruppo e che ha avuto una vita molto interessante e avventurosa. Franco Balloni gli ha infatti dedicato una divertente poesia, scritta appositamente per lui e che ha ripercorso in sintesi la sua carriera e la sua vita movimentata. Il professor Zetti è nato a Firenze e lì ha frequentato le scuole. Durante la seconda guerra mondiale, lui e la sua famiglia sono sfollati a Mestre e Monsummano, in provincia di Pistoia.
La sua era una famiglia di artisti. Il padre era pittore, lo zio xilografo, le zie musiciste dell’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino (una era violinista e l’altra pianista). Il giovane Francesco però non era attratto dalle note ma dalla scienza, soprattutto per le stelle e i misteri della natura. A 14 anni si è costruito il primo telescopio utilizzando una lente di 10 cm. di diametro, un residuato bellico. Con rudimentale telescopio, dal terrazzo di casa osservava i crateri lunari, i satelliti di Giove e gli anelli di Saturno. Dopo il diploma si è trasferito a Bologna e si è iscritto  alla facoltà di Fisica.  Si è laureato con una tesi sperimentale al Cern di Ginevra. Il relatore è stato il notissimo professor Antonino Zichichi. Dopo un biennio a Ginevra, Zichichi lo ha mandato a Frascati al nuovo elettrosincrotone a fasci incrociati Adone.
Francesco Zetti
Dopo due anni Francesco Zetti si è dimesso per seguire l’altra sua passione, la navigazione in mare!  Da Follonica ha iniziato a insegnare Fisica all’ITI di Grosseto ma, nel tempo libero, con il suo amico Niccolò Puccinelli, ha iniziato a lavorare nel suo cantiere di Castiglione della Pescaia. Dopo il telescopio Zetti ha deciso di costruirsi la sua prima barca a vela di 10,5 metri e con quella ha cominciato a navigare nell’arcipelago Toscano ma è arrivato anche in Corsica, in Sardegna, in Sicilia e in Grecia. Aveva grandi obiettivi il professor Francesco e quindi puntava all’oceano. Con la barca del suo amico Niccolò, partendo da Salinas, in Ecuador, è arrivato alle isole Galapagos, le isole Marchesi, le Tuamotu, Tahiti e molte altre, percorrendo 3000 miglia in 45 giorni di navigazione e realizzando così il suo sogno.
Terminata la sua avventura marinara e di insegnamento, il professor Bellettini, direttore dei laboratori nazionali di Frascati, lo ha convinto a tornare alla fisica come dipendente INFN di Pisa dove si stavano svolgendo esperimenti al Tevatron di Fermilab e Francesco Zetti ha dato il suo contributo alla scoperta del Top Quark. Dopo la collaborazione con Pisa e il Lawrence Berkeley lab, ha firmato un contratto con tali Laboratori per lavorare, prima all’esperimento di Fermi, e poi al nuovo Atlas al LHC del Cern. È rimasto a Berkeley per quasi 10 anni e poi è tornato al Cern, prima di ottenere la sua meritata pensione nel 2006. Adesso si diletta a curare la sua tenuta di Poggio al Fabbro. Durante l’incontro, i presenti, hanno ricordato frammenti di storia della Maremma, scoprendo storie degli amici del Club o dei loro familiari che, pur vivendo e lavorando in tanti luoghi diversi, riscoprono le proprie radici maremmane. Franco Balloni ha raccontato la storia della famiglia Tagliaferri e della tenuta “La Magia” di Giuncarico, grazie ad un articolo di giornale del 1977 conservato nella sua raccolta di documentazione di storia locale.
L’incontro ha inoltre rinnovato la voglia di ritrovarsi e di dare impulso alle future attività perché dietro questo gruppo di studiosi c’è una grande storia di eccellenze a livello nazionale e talora mondiale che hanno dato lustro a questa zona rurale e mineraria, svelando anche una sorprendente capacità di emergere nei diversi campi della cultura e della scienza.
A questo proposito sono stati dedicati i convegni del ciclo “Astri di Maremma”, un’idea nata nel 2016 su iniziativa di Franco Balloni, a seguito della pubblicazione sulla rivista “Le Antiche Dogane” delle biografie degli illustri scienziati che erano nati nel territorio gavorranese. Insieme all’Architetto e professore Paolo Ceccarelli, consulente e coordinatore delle cattedre delle facoltà di architettura per l’UNESCO dell’area mediterranea e l’architetto Etra Occhialini, presidente del laboratorio europeo ILAUD, fu portato avanti questo progetto con cadenza annuale, che trattava tematiche diverse ad ogni edizione e rivolto soprattutto alle scuole.
I meeting nazionali “Astri di Maremma” sono stati promossi da diverse istituzioni come  il Comune di Gavorrano, il Parco Nazionale delle Colline Metallifere, la Nuova Pro Loco gavorranese, il gruppo “Amici del Cosmo” Gavorrano e il Lions Club Alta Maremma. Gli incontri hanno fatto conoscere e ricordare gli scienziati locali (come Franco Fuligni, Piero Fanti, Marcello Ceccarelli, Oreste Piccioni, Marcello Cresti, Mario Grossi e altri) che hanno dato importanti contributi internazionali nel campo dell’astronomia e degli studi sullo spazio. Hanno poi stuzzicato l’interesse di molti giovani locali per la scienza e la tecnologia. L’ultima iniziativa si è svolta nel 2019 a Massa Marittima, poi la pandemia ha fermato l’attività.
Ma Balloni non è rimasto inattivo: ha scritto le biografie di personaggi illustri di Gavorrano e del suo territorio, entrando in contatto con parenti e amici di tali personaggi. Così è stato creato il Club “la Cinghialessa” con l’obiettivo di riunirsi e raccontare storie di personaggi prettamente maremmani che non hanno avuto quella visibilità che avrebbero meritato. Ovviamente ci scappa anche momento culinario. Insomma un club enogastronomico-culturale che si riunisce almeno una volta al mese con belle persone e con storie inedite e affascinanti.
Il gruppo di appassionati di cultura e tecnologia si è dato appuntamento alle future iniziative.
In particolare è in cantiere una visita dedicata alla storia dei conti Piccolomini e del Castello di Triana, nei pressi di Roccalbegna.  Un altro incontro sarà quello per ammirare il prezioso affresco del ‘400 scoperto alcuni anni fa in un’abitazione di Scarlino, segnalato e visitato dal notissimo critico d’arte Vittorio Sgarbi.
CONDIVIDI SUI SOCIAL NETWORKS:
#|#http://www.corriereetrusco.it/2022/07/04/gavorrano-incontro-tra-scienziati-ricercatori-insegnanti-e-operatori-culturali/