CORRIERE DI SAVIGLIANO 06-07-2022

Sezione: STAMPA NAZIONALE
Cambio alla presidenza del Lions Club

Il saluzzese Guido Dalmasso ha preso il posto alla guida del saviglianese Simone Pittavino
Cambio alla presidenza del Lions Club
Venerdì 24 giugno, al ristorante "La Porta delle Langhe", è andata in scena la serata conclusiva dell'anno sociale del Lions Club Saluzzo-Savigliano.
Durante la serata, che ha visto l'ingresso della nuova socia Sandra Isoardi e di due nuove Leo (Sabrina Poma e Sofia Ghibaudo) c'è stato anche il passaggio di consegne tra il presidente uscente Simone Pittavino, saviglianese, e il saluzzese Guido Dalmasso, che sarà il presidente del club fino al 2023.
Nel salutare, Pittavino ha riassunto le attività di servizio realizzate dal Club durante l'anno trascorso, specificando che il Club ha agito in diversi ambiti quali l'assistenza ai bisognosi, cultura e territorio, attività del Lions Club International, sport e salute.
II Club ha infatti realizzato interventi a favore della Caritas Diocesana di Saluzzo, della Croce Rossa Italiana (Comitato Provincia Granda) per l'emergenza ucraina, della Pro Loco saviglianese e degli Amici Ospedale Santissima Annunziata Savigliano.
Inoltre, il Club ha finanziato l'interessante ciclo di incontri "Seminare Cultura" sulla sicurezza sul lavoro in agricoltura ideato dall'associazione culturale Grabriele Alladio, ha contribuito alla proiezione del film "Dove danzeremo domani" che è stato proposto in Saluzzo in occasione del Giorno della Mermoria.
Inoltre, il Club ha curato e finanziato il consueto Premio Cario Alberto dalla Chiesa con le scuole saviglianesi in tema di legalità, ha curato e finanziato gli scambi giovanili, ha raccolto fondi per la Banca degli Occhi e finanziato la Fondazione Lions.
Inoltre, è stata realizzata e donata al Comune di Savigliano l'area fitness "Lions Arena" (nel parco Cervina Longhi), dedicata all'allenamento a corpo libero e alla disciplina del calisthenics, ricordando che quest'ultima è la seconda area attrezzata che il Club dona alla città, dopo il giardino inclusivo nell'area verde di via Lamarmora.

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