LIBERTA' 13-07-2022

Sezione: STAMPA NAZIONALE
La poesia delle "donne di guerra" tra gli arpeggi alla galleria Ricci Oddi
Autore: Bardelli Mauro

La poesia delle "donne di guerra"
tra gli arpeggi alla galleria Ricci Oddi
Un evento promosso dall'Acit con Regione e Goethe Institut
Era inserito nel programma "New Voices" del Lions Club
Trascinante performance dl Carolina Migli affiancata dall'arpista Montenz
PIACENZA • Un omaggio alla poetica e alla sensibilità femminile è stato il contenuto del reading musicale allestito alla Galleria d'arte moderna Ricci Oddi di via San Siro dal Centro culturale italo-tedesco di Piacenza, con il contributo del Goethe Institut, della RegioneEmilia-Romagna e del programma "NewVoices" del Lions Club, che ha visto protagonisti la voce recitante di Carolina Migli Bateson e l'arpista Lorenzo Montenz Attraverso un'alternanza di letture e musiche, il pomeriggio ha regalato un excursus sulla poetica e la narrativa, di quelle che la presidentessa del Centro italo-tedesco Milena Tibaldi ha definito «donne di guerra», ovvero autrici che hanno vissuto in prima persone conflitti o persecuzioni in zone di «belligeranza endemica» come l'Armenia, la Palestina o il Kurdistan. Il reading, che prendeva il titolo da una lirica del poeta turco naturalizzato polacco Nazim Hikmet («Le tue parole erano tristi, amare, erano allegre, piene di speranza, erano coraggiose, eroiche, le tue parole erano uomini») è stato suddiviso in vari "quadri" ognuno dei quali dedicato ad aspetti della vita e delle persone: l'amore, la morte, i sentimenti, la natura. Apertosi con il delicato romanticismo della "Romanza in La bemolle " di Elias Parish Alvars, eseguito da Lorenzo Montenz con soave espressività, il pomeriggio musicale è stato poi animato delle suggestioni dei brani stupendamente letti da Carolina Migli Bateson, interprete dotata di notevolissima espressività e bravura, che ha accompagnato il pubblico in quella che si è rivelata una "riflessione cosmica" sull'umanità, sul mondo, sui sentimenti, sui rapporti tra le persone, sull'amore, sulla vita e la morte e sulla speranza di un mondo migliore.
Un momento della performance alla galleria Ricci Oddl FOTO DEL PAPA
La musica, brillantemente eseguita all'arpa classica da Montenz ha spaziato tra epoche, stili e autori di diversa provenienza geografica: tra Seicento e Ottocento, tra Barocco e Romanticismo, tra Francia, Germania e Inghilterra, contribuendo così in modo significativo ad accrescere il senso delle poetiche e della poliedrica espressività dei testi proposti. Tra brani eseguiti, le suggestive danze tratte dalla "Suite HWV448" di Georg Friedrich Händel (due stupende Sarabande, Preludio, Allemanda e Ciaccona), "La Reveuse" di Marin Marais, "Melancholy galliard" di John Dowland, "Preludio e Allegro disperato" diFrançois-Joseph Naderman e un'Aria di John Parry. Montenz, noto al pubblico piacentino per le numerose esibizioni a cui ha partecipato, ha sfoderato virtuosismo ed espressività, unite ad una peculiare sensibilità interpretativa. Nel finale, dopo altri interventi suggestivi da parte di Carolina Migli Bateson, Montenz ha proposto "Adagio e Allegro" tratti dalla "Sonata op 14 n. 3" di Martin Pierre d'Alvimare che hanno concluso il reading tra i calorosi applausi del pubblico.
_Mauro Bardelli

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