POPOLO FRIULI V.G. 23-07-2022

Sezione: STAMPA NAZIONALE
Pittura, scultura e fotografia si fondono nella mostra "È per sempre - Magredi"
Autore: Venturin Simonetta

PORDENONE
Al Museo Civico d'arte fino al 15 agosto
Pittura, scultura e fotografia si fondono
nella mostra "È per sempre - Magredi"
Gli uni fragili e dall'equilibrio delicato da preservare, l'altra praticamente eterna e resistente al passar del tempo: non potrebbero essere più diversi e agli antipodi: la bellezza selvaggia e scabra dei magredi da una parte, l'indistruttibilità tossica della plastica dall'altra. A legarli una mostra, inaugurata i17 luglio a Palazzo Ricchieri, sede del Museo civico d'arte di Pordenone, intitolata: "E per sempre - Magredi" contraddistinta dall'esposizione delle opere di Mara Fabbro, Alberto Pasqual e Sergio Vaccher; patrocinata dal Comune e promossa dal Lions Club Pordenone Naonis e presentata da due soci del sodalizio, Alessandra Santin e Renzo Spadotto, con l'intervento speciale di Michele Pontrandolfo e il violino di Leonardo Mariotto. "La ricerca degli artisti si coniuga perfettamente con le attività che caratterizzano il Lions Pordenone Naonis, - ha dichiarato la presidente Fabia Panfilio - La nostra associazione è da sempre attenta alla promozione di una cultura dell'ambiente, alla sua salvaguardia in quanto patrimonio da trasmettere possibilzioni future". Il leit motiv sono i Magredi. La mostra si caratterizza per due sezioni espositive: l'espressione creativa degli artisti che si manifesta attraverso la pittura e la scultura e l'intensità artistica che emerge dalla fotografia che ne immortala il paesaggio.
E' una mostra itinerante, che prima di Pordenone è stata ospitata a San Vito al Tagliamento, Venezia, Rimini e Melfi. Mara Fabbro, Alberto Pasqual e Sergio Vaccher con le loro opere hanno documentato il vuoto esistenziale dell'uomo d'oggi e il suo essere stridente con un ambiente naturale pieno dei resti di materie plastiche, che la società dei consumi ha utilizzato e disperso in modo del tutto irresponsabile. L'accumulo di rifiuti indistruttibili e i danni irreversibili che esso causa alla Natura, lasciano segni indelebili tanto nell'Ambiente quanto nella coscienza dell'uomo. "Mentre quasi nulla dura nel tempo odierno - ha commentato la presidente - non il sapere, non i sentimenti, non la salute, non la fede, non le relazioni... la plastica permane per sempre ed è su questa materia che si interrogano gli artisti presenti in mostra. Le loro opere lo documentano. I tre artisti colgono questi segni, illuminano le tracce, violano i confini del visibile, s'immergono nella vastità dei Magredi - territori preziosi del Friuli Venezia Giulia, consapevoli della necessità di mostrare problemi, bisogni e valori di un'umanità che ha perso certezze ed assoluti, e che
si trova snaturata nei luoghi selvaggi". La mostra è stata sostenuta dall'azienda Theke di Pasiano: "Abbiamo deciso, anche in collaborazione con la associazione Giovanni Santin onlus di Pasiano, di sostenere, promuovere e organizzare questa mostra - spiega il titolare Michele Filippi - perché ben si sposa con la nostra filosofia di sostenere quegli artisti in senso ampio, quindi pittori, fotografi, scrittori..., che si occupano di temi sensibili come ambiente, immigrazione, pari opportunità, giustizia sociale. Lo facciamo preferibilmente nelle città dove lavoriamo come azienda Theke, allestendo e curando spazi. Si crea così una sinergia virtuosa tra mondo imprenditoriale e mondo dell'arte che non sempre trova facilmente occasioni espositive. Inoltre, come membro della Commissione della pastorale sociale diocesana di Concordia-Pordenone - continua lo stesso - ricordo che i temi sensibili enunciati sono anche quelli che più seguiamo e abbiamo a cuore". L'assessore alla cultura Alberto Parigi ha da parte sua ricordato il lavoro di valorizzazione dei musei cittadini e degli artisti locali: "Questa mostra in particolare si ispira ad un tema urgente come quello dell'ambiente e della natura". Info: la mostra aperta fino al
15 agosto, dal mercoledì alla domenica dalle 15 alle 19.
SimonettaVenturin

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Q??sopra: due delle immagini in mostra; al centro il

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