CASTELLINOTIZIE.IT 24-07-2022

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Velletri - Ponte Rosso, i giardini comunali sono ridotti così. Dove siete ragazzi? - Castelli Notizie

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di Maria Lanciotti
Ce l’abbiamo, esiste. In Viale Roma, all’ingresso della città di Velletri che conserva ancora la sua magnificenza tra villini Liberty e belvedere da perderci lo sguardo. Ce l’abbiamo e si cerca di ignorarlo per non doversi troppo vergognare. Ci hanno provato in tanti a dare un senso e uno scopo a un tale immeritato patrimonio, uno spazio verde pubblico aperto a tante possibilità  e a ogni fascia di fruitori. Ci hanno provato in tanti, e soprattutto i giovani ci hanno puntato forte, con la visione chiara di ciò di cui si dispone e come utilizzarlo al meglio.  I giovani di cui tanto si parla e che mai si stanno a sentire quando propongono idee e progetti.
Parliamo dei giardini comunali sul Ponte Rosso, che potrebbero essere luogo d’incontro e di fermenti ma anche oasi in cui riparare e ripigliare fiato fuori dal caos, e versano invece nello sfinimento di una incuria senza rimedio e sembrerebbe senza rammarico e dolo da parte di nessuno, a partire dai legittimi responsabili del bene comune.
Ci provarono anche i Lions Club Velletri Host Colli Albani, su lodevolissima iniziativa del presidente Sandro Gasbarri  (1946 ? 2018) che nel maggio 2018 inaugurò il “Sentiero della poesia” con il preciso intento di promuovere un momento di crescita collettiva, e l’opera resta sicuramente a testimoniare il valore della parola poetica che travalica tempo e miserie umane e si fa pietra miliare di un tracciato  arduo che tutti ci convoglia al medesimo destino di transitorietà. 
Giardini e bagni pubblici in Viale Roma, promettono segnalazioni e cartelli, e scendendo la bella scalinata ci si ritrova sperduti nel vuoto e nel silenzio di un territorio privilegiato ridotto a rifugio per cani sciolti e anime disperate. E i segni inequivocabili di pernottamenti senza sonno e senza sogni, spalmati e stratificati in ogni angolo di quello che potrebbe essere un attestato di vita,  piuttosto che un tristo epitaffio: “Il mio modo è l’inferno, se vuoi ti ci porto”.
“Ma tu lo sai come si fanno gli aeroplani di carta?” e allora si torna qui, alla pista skate malconcia ma ancora funzionale,  alla necessità di mettersi a studiare il modo di risollevarsi da uno stato di inettitudine imperdonabile, intollerabile, di una società al collasso che però continua felicemente, stupidamente, ignominiosamente, a giocarsi l’anima sulla pelle e sul futuro degli altri.
Dove siete ragazzi? Dove sono i giovani della Volscis e organizzazioni similari, amanti della vita e del bello? Si ha bisogno di voi, capaci ancora di veicolare progetti e sogni e prima ancora di rimboccarsi le maniche per l’ennesima riconquista di uno spazio vitale e vivificante.   
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