GAZZETTA DI MODENA 26-07-2022

Sezione: EMILIA ROMAGNA
L'Avap in festa per i suoi 40 anni: «Tutto partì da cinque amici»
Autore: Montanari Daniele

L'Avap in festa per i suoi 40 anni: «Tutto partì da cinque amici»
Nata nell'82, l'associazione di Serramazzoni si regge ancora soltanto sul volontariato
L'omaggio In piazza inaugurazione del nuovo mezzo e targhe ricordo Centro vestito a festa Idi Daniele Montanari
Serramazzoni Quando erano partiti ne11982 con un Fiat 238 comprato d'occasione, i soci fondatori non immaginavano certo che LAvap di Serra sarebbe diventata un'associazione di pubblica assistenza così organizzata da fare oggi più di 2.300 trasporti all'anno, di cui 745 d'emergenza (dati 2021), cioè più di due al giorno. E invece la scommessa è più che mai riuscita, e ha ben meritato sabato un bel momento di omaggio con l'inaugurazione in piazza Tasso del nuovissimo Peugeot Rifter donato dal Lions Club di Castelnuovo peri trasporti sociali (con attrezzatura specifica per carrozzine) e la consegna di targhe ricordo. A cornice, un centro addobbato a festa e la sede di viale Belvedere tappezzata dei gioiosi disegni mandati dai bambini nel contest lanciato per l'occasione. L'Avap nacque 1114 maggio 1982 con l'atto costitutivo firmato a Sassuolo davanti al notaio Giuseppe Malaguti da Alviero Bezzecchi, Maurizio Gottardi, Sisto Regnani, Claudio Bartolacelli ed Enzo Van
deli. A loro o ai famigliari, visto che c'è chi non c'è più, è stata data una targa ricordo. Allora l'idea di organizzarsi per il soccorso in loco era avveniristica e sperimentale, per tanti versi: «Tutto nacque da una chiacchierata in bar a Ligorzano da parte di un grupPo di giovanotti che volevano fare qualcosa per il paese» ha ricordato Bartolacelli, oggi sindaco. «Fondamentale anche il contributo del dottor Alessandro Misley, anestesista di Vignola che ci dette dritte importanti, perché là l'associazione era da poco nata. E poi quello di un altro dottore, il nostro Albano Orlandi, che ci ha messo la faccia accettando di diventare nostro primo direttore sanitario (oggi lo è la dottoressa Barbara Pifferi, ndr) avvalorando l'iniziativa». Ma è stato ricordato anche lo storico volontario Giorgio Sirotti, con un annuncio: «Entro la fine del mandato, vorrei che fosse intitolata a lui la Casa del Volontariato» ha detto Bartolacelli. Al vecchio Fiat 238 segui presto un Ducato («che sembrava già un'astronave a confronto» ha detto Giuliano Pifferi, già volontario all'epoca) e poi via via sempre in crescendo, fino oggi al dono del Lions Castelnuovo. «In 40 anni questa è diventata davvero una grande associazione - ha sottolineato il presidente Nicola Canali - che fa tantissimi servizi. A volte vengono dati per scontati, ma dietro c'è un'organizzazione complessa e soprattutto il tempo che ognivolontario mette a disposizione, sacrificando magari la famiglia. Perché questa, e sono orgoglioso di ricordarlo, è una delle pochissime pubbliche assistenze della provincia che si regge solo sul volontariato. Ci teniamo al nostro paese, e lo dimostriamo tutti i giorni con il servizio: speriamo che in futuro altri si uniscano a noi». Nel direttivo da poco rinnovato ci sono anche Maria Giovanna Roncaglia (vicepresidente), Daniele Serafini (segretario), Francesco Greco (responsabile tecnico), Luisa Manfredini (cassiera), Isella Vignudini (responsabile servizi), poi i consiglieri Gian Carlo Venturelli, Alessandro Venturelli, 'Camilla Ferrari, Antonella Mastinu, Enrico Tinazw, Gian Carla Casolari ed Enza Rioli. Nel collegio dei revisori Erica Toni, Rosalia Vecchiè e Monia Ferrari. •

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lerl e oggi In alto, i volontari
sabato Nel 2021 in piazza
Al centro, 2300 servizi il primo gruppo di cui 744 d'intervento emergenze: sotto, più di due il Rifterdonato al giorno dalLionsClub
Castelnuovo attrezzato Il presidente periltrasporto Canali: carrozzine «Tutto
viene fatto per amore del paese»
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