GAZZETTA DI REGGIO 04-08-2022

Sezione: EMILIA ROMAGNA
I Lions lanciano la raccolta fondi per i familiari di Marcello Esposito
Autore: G.F.

I Lions lanciano la raccolta fondi per i familiari di Marcello Esposito
Attivato un conto. Ieri i funerali nella chiesa di San Maurizio
Reggio Emilia Una raccolta fondi per sostenere la famiglia di Marcello Esposito. E il servizio lanciato dal Lions Host Città del Tricolore di Reggio Emilia in favore dei familiari dell 'operatore sanitario 40enne rimasto vittima di un incidente, in sella alla sua moto, nel pomeriggio di domenica scorsa a Casina sulla statale 63 all'altezza del Bocco. «Una scelta naturale», commenta il presidente dell'Host, Ennio Ferrarini. Il presidente era tra le centinaia di persone che si sono strette intorno alla famiglia ieri mattina nella sede delle Onoranze funebri Reverberi. La sera prima era arrivato il nulla osta dalla magistratura per procedere con i funerali che si sono tenuti nella chiesa di San Maurizio. I Lions voglio no mantenere vivo il ricordo dell'operatore sanitario e sostenere la famiglia: la moglie e i tre bambini. «I fondi raccolti tramite i versamenti di soci Lions della zonareggiana, dei cittadini e delle aziende verranno tempestivamente messi a disposizione della moglie e dei tre piccoli figli di Esposito», garantisce Ferrarini. Le modalità sono presto indicate. «Le offerte possono essere effettuate sul conto corrente numero 010/000/776633 intestato a Lions Città del Tricolore aperto presso Credem sede di Reggio Emilia Iban IT61 1030 3212 8000 1000 0776 633», ribadisce Ferrarini.
II40enne Marcello Esposito, operatore sanitario dell'Ausl di Reggio, è morto domenica scorsa in un incidente stradale
11 presidente specifica che l'iniziativa intende anche essere un modo per ringraziare l'operatore sanitario e i suoi colleghi per l'impegno messo in campo, soprattutto negli ultimianni. «La sua capacità di sdrammati77are con un sorriso anche gli eventi più tragici ha aiutato in molte occasioni il gruppo di lavoro e i pazienti a superare momenti impegnativi - ha ricordato la direzione dell'Ausl di Reggio Emilia -. Il suo intuito e la sua capacità di
empatia, unitamente all'esperienza maturata in molti anni di lavoro in contesti difficili, gli permettevano di sintonizzarsi facilmente con la sofferenza legata alla malattia mentale e di fornire un aiuto efficace». L'operatore sanitario lavorava alla residenza perl'esecuzione delle misure di sicurezza (Rems) di Reggio Emilia. Dava speranza a persone in difficoltà. •
G.F.

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